“Lo spazio infinito può essere diviso in parti finite” è da questa idea di Cartesio che fra il 500 e il 600, in Francia, il giardino all’italiana si evolve in giardino barocco. Alla base di questa tipologia di giardino ci sono effetti scenici con lo scopo di affascinare, intrattenere e stupire i visitatori.
L’arte barocca prese il sopravvento in qualsiasi settore, architettonico, storico, letterario e anche nella realizzazione dei giardini cominciò ad essere applicato uno stile che fosse più pirotecnico e magico lasciando alle spalle la precedente impostazione dei giardini rinascimentali tipici del 500 che erano progettati con una struttura razionale e chiusi ai visitatori. 

Giardino barocco: caratteristiche

Lo scopo della realizzazione di questi giardini era creare una fusione organica tra la residenza e il parco. Giochi geometrici con simmetria che armoniosamente danno vita al parterre frontestante le ville. Un susseguirsi di elementi naturali posizionati in modo tale da creare un tutt’uno tra arte, architettura e natura. Percorsi adornati da siepi, cespugli, aiuole e alberi, della famiglia dei sempreverde, potati secondo l’arte topiaria. Architettura e natura si completano a vicenda avvolgendo il visitatore in un vero e proprio percorso articolato.
I protagonisti di questo stile sono i viali principali che, oltre ad avere la funzione di essere la via unica per accedere alla villa, conducono anche alle parti laterali del parco e alle aree boschive.

La struttura dei giardini

La struttura del giardino barocco era studiata per accogliere ricevimenti e rappresentazioni, capaci di accogliere un gran numero di persone. Al contempo però, non erano mai escluse zone più intime, separate con zone fiorite. Effetti cromatici ottenuti con disegni sul prato erboso regalavano una vista prospettica dai piani nobili delle dimore; statue di marmo, giochi di acqua e piante esotiche, tutto era utilizzato per abbellire e rendere unici questi parchi utili a celebrare la ricchezza e il prestigio dei proprietari.

giardino barocco villegiardiniUn nuovo ruolo per il giardino

Per il giardino barocco, sviluppatosi con le sue caratteristiche in Europa già nel XVII secolo, boschi, dislivelli, colline, scale e elementi rocciosi, sono i particolari che lo denotano nel suo stile. Il giardino aveva cambiato ruolo. i parchi non svolgevano più funzioni solo decorative e di abbellimento alle ville e agli edifici. Ma il contrario, le zone verdi diventarono predominanti e la parte architettonica era aggiunta a contorno. In questo periodo di sfarzo e stravaganze ornamentali, anche l’acqua giocava un ruolo fondamentale. 

Le grotte

Simbolo della vita, nei giardini barocchi cominciarono a sorgere grotte; queste potevano essere di due tipologie. “A nicchia”, in prossimità di una scalinata con cascate o zampilli e “a sala” alle pendici di colline a volte anche totalmente artificiali.Tutte simbologie ritrovate nella struttura di questi parchi. Che acquisiscono sempre più ruoli magici e filosofici come l’epoca barocca in cui sono nati. Di base, per la sua conformazione, il giardino barocco ha bisogno di molte cure, continui interventi da parte dei giardinieri non solo per la potatura e manutenzione ma anche per la gestione dei sistemi di irrigazione.

Il ninfeo di Villa Bologna, a Malta

Tipologie di piante 

La disposizione delle piante all’interno del giardino barocco vede l’utilizzo di siepi di bosso, ligustro o tasso per la realizzazione dei parterrealberi da frutto come melograni, mandorli, fichi, ciliegie peschi, aranci e limoni posizionati in prossimità dei parterre e delle vasche di acqua. Per i giardini segreti erano scelte piante esotiche curative come la rosa centifolia, la rosa phoenica, e la gallica. Gelsomini e oleandri oltre a ortensie, camelie, bouganville, e glicini per quanto riguarda gli arbusti. All’interno del giardino barocco le famiglie dei fiori erano diverse e tutte scelte per tipologia e colore con lo scopo di arricchire il parterre: giglio bianco, primule, viole, ciclamini, iris, non ti scordar di me, giaggioli, garofani e mughetti.

giardino barocco villegiardini
Un parterre di un giardino in stile barocco realizzato con siepi di bosso.

Alcuni esempi di giardini barocchi

giardino barocco
Statueria di un giardino barocco

In Italia fu l’architetto Leon Battista Alberti che, nel XV secolo, introdusse questo stile di giardino unito alla residenza con forme architettoniche, geometrie e viali. Il Cortile Belvedere in Vaticano fu in Europa uno dei primi giardini con disegni geometrici che poi furono utilizzati nelle realizzazioni successive barocche. Pirro Ligorio, oltre al Cortile di Belvedere si occupò anche del parco di Villa d’Este: giardino suddiviso in terrazze con scale e ornamenti che acquisivano ancor più valore con la vista prospettica da lontano.
Nel regno di Napoli, Carlo V di Spagna fece costruire in pieno stile barocco cascate e colline con fontane, parterre e siepi. Tutto secondo i principi l’arte geometrica dell’epoca.

Villa Panfili – foto di Smeerch (flickr.com/photos/smeerch/)

Anche i giardini di Villa Borghese furono realizzati secondo questi principi, con vicoli geometrici, boschetti, aiuole, spazi segreti corredati da siepi e alberi. Inoltre, l’epoca barocca andò ad abbellire anche il giardino rinascimentale come Villa Aldobrandini, Villa Mondragone a Frascati e Villa Panfili a Roma. In Italia, nel corso del 600 assistiamo a una transizione nella progettazione dei giardini dello stile barocco a quello manierista. Le più significative eccezioni a questa tendenza sono rappresentate dai giardini di Villa Garzoni a Collodi, con la spettacolare scalinata tripartita e di Palazzo Borromeo a Isolabella, sul Lago Maggiore.

Un dettaglio del Teatro Massimo, Palazzo Bprromeo, Isolabella

Francia

In Francia, dove divenne noto come il jardin à la française (giardino alla francese), il giardino barocco ottenne il picco della sua realizzazione con Luigi XIV e il suo progettista André Le Nôtre, dopo diverse realizzazioni con progettazioni in questo stile, tra il 1662 e il 1666, Luigi XIV lo incaricò di realizzare il giardino del Palazzo di Versailles. Decorato con aiuole, vicoli e sentieri arricchito con la Fontana di Apollo simbolo del “Re Sole”, è l’esempio più alto del giardino barocco. A questo modello, nei periodi successivi, si ispirarono molti altri architetti paesaggisti in tutta Europa.

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Il parco di Versailles

Nord Europa

In Germania, per volere d Federico V del Palatinato nel 164 fu realizzato un meraviglioso giardino barocco per la sua sposa Elisabbetta Stuart. Si tratta dell’Hortus Palatinus, presso il castello di Heidelberg. Inigo Jones fu l’architetto che curò il progetto insieme all’ingegnere  Salomon de Caus, insieme realizzarono quella che viene ritenuta l’ottava meraviglia del mondo: un giardino barocco distribuito su più livelli intorno al castello per ricreare una sorta di labirinto architettonico e naturale.

Il giardino barocco di Wilanów Park, a Varsavia (Photo By Kgbo – Own work, CC BY-SA 4.0)


Nei Paesi Bassi fu Claude Desgots, nipote di Le Nôtre, che progettò il giardino barocco per il sovrano Guglielmo III d’Olanda e il suo Palazzo Het Loo. Lo stile era ispirato a Versailles per la parte superiore. La parte inferiore, davanti al castello, aveva sezioni separate da vicoli con siepi e alberi.

Parterre del giardino barocco di Wilanów Park, a Varsavia

Spagna 

In Spagna, l’arrivo dell’arte barocca nei giardini fu per opera di Filippo V di Spagna il quale volle un giardino nello stile di Versailles al Palazzo Reale di La Granja de San Ildefonso. Per la realizzazione Robert de Cotte sfruttò la naturale pendenza per accentuare l’aspetto prospettico e valorizzare le ventisei fontane scultoree con i loro giochi d’acqua.

Marco Miglio

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