Emile Aillaud è stato un architetto molto apprezzato nel secondo dopoguerra grazie a diversi complessi residenziali caratterizzati da forme tondeggiate e colorate ma anche grazie alla sua visione poetica e culturale dell’architettura.

La formazione

Emile Aillaud è nato a Città del Messico il 18 gennaio 1902. Ha studiato negli atelier di Georges Gromort e Louis Arretche diplomandosi nel 1921 all’École nationale supérieure des beaux-arts.

Prima della guerra mondiale era specializzato nell’architettura effimera collaborando dal 1922 con André Ventre. In quel periodo era legato anche al mondo della moda, progettò, infatti, con Étienne Kohlmann il Pavillon de l’élégance et de la parure per l’Exposition internationale des arts et techniques di Parigi del 1937.

La visione di Emile Aillaud

Dopo la seconda guerra mondiale si occupò di ricostruzione come per la città di Arras nel 1950 oppure a progetti di urbanistica come per esempio a Houillères de Lorraine. Numerosi furono gli edifici industriali ed i complessi progettati da Émile Aillaud nell’immediato dopoguerra.

Negli anni sessanta l’architetto francese si occupò sempre più progettare complessi residenziali molto originali. Si schierò contro i principi della Carta di Atene, si trattava di un documento del IV Congresso internazionale di architettura moderna pubblicato da Le Corbusier. Cercò di introdurre valori diversi da quelli meramente funzionali arrivando ad una visione più poetica e culturale dell’architettura e cercando soluzioni innovative e umane. Émile Aillaud venne, invece, influenzato positivamente dall’architettura moderna dei Paesi scandinavi.

Complessi residenziali

Emile Aillaud tra il 1954 ed il 1978 costruì diversi complessi residenziali spesso dotati di spazi urbani pubblici. Progettò il complesso residenziale Abreuvoir a Bobigny e Drancy poi les Courtillières a Pantin, il complesso residenziale Wiesberg a Forbach, La Grande Borne a Grigny, il complesso La Noé a Chanteloup-les-Vignes ed, infine, le torri Aillaud nel quartiere Picasso a Nanterre. Costruì anche molte scuole, in particolare nei suoi complessi di edilizia popolare, e una chiesa a Forbach.

La Grande Borne

Si tratta di una vasta città di edilizia sociale che si trova sul territorio dei comuni di Grigny e Viry-Châtillon. Costruita dall’architetto Émile Aillaud tra il 1967 e il 1971 comprende 3.685 unità abitative su una superficie totale di circa 90 ettari. La città era stata pensata per trasferire gli abitanti del 13° arrondissement di Parigi che stava subendo profonde modifiche.

Il Serpent de Mer nel settore radar  – ©Nioux (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

Sebbene divisa in quartieri ed ulteriormente suddivisa in settori la città di La Grande Borne rimane tuttavia profondamente unitaria. Elementi e processi architettonici si ripetono e lo spirito del luogo, che traspare attraverso il colore o le sculture, permea il grande complesso. Molte facciate sono ondulate e colorate creando prospettive in movimento e dando l‘impressione che il quartiere non finisca mai, sono presenti anche molte piazze tra cui una adibita a teatro e diverse zone destinate ai bambini.

Rue du Labyrinthe – ©Nioux (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

Les Courtillières

Progettato dall’architetto Émile Aillaud nel 1954, il Parc des Courtillières è uno dei primi grandi complessi residenziali costruiti nell’unità urbana di Parigi. L’architetto francese progettò e realizzò diverse scuole e strutture pubbliche contemporaneamente agli edifici residenziali.

Emile Aillaud decise di disegnare una città-parco composta da circa 655 abitazione che si susseguivano in un lungo serpentone di cemento per oltre un chilometro circondando un parco attrezzato di 4 ettari.

La costruzione di questi edifici venne effettuata utilizzando un processo di prefabbricazione in cui le facciate venivano realizzate pannelli di cemento precedentemente preparati e attrezzati in fabbrica. Molte strutture pubbliche sono poste al centro come per esempio un asilo nido caratterizzato da una colorazione accesa e laccata tanto da ricordare ricorda un giocattolo. Questa attenzione ai colori si ritrova in tutte le creazioni di Les Courtillières per esempio le torri sono rivestite in gres porcellanato blu, bianco e ocra, uno degli edifici è azzurro all’esterno e rosa mentre una delle scuole è giallo acceso.

Tour Aillaud

Le torri Aillaud chiamate anche o torri Nuages sono un complesso residenziale situato a Nanterre nel quartiere Picasso, alla periferia di Parigi. Emile Aillaud collaborò con l’ingegnere Ashton Azaïs e la società Proco per la loro progettazione e vennero terminate nel 1981.

Il complesso è formato da un totale di 1.607 appartamenti suddivisi in 18 torri residenziali realizzate in due fasi. Nella prima furono costruite due torri di 38 piani conosciute come B1 e B2 e sei torri di 19 piani che vanno dalla C2 alla C7. Nella seconda fase costruirono la cosiddetta torre 1 di 19 piani ed altre nove torri da 8 e 12 piani numerate dalla 2 alla 9.

Emile Aillaud per la progettazione delle torri accostò sapientemente curve e linee rette dando agli edifici una insolita forma a nuvola. Sono ricoperti da mosaici in pasta di vetro i cui disegni ricordano le nuvole, gli alberi ed il cielo sono opera sia dell’architetto francese ma anche dell’artista di origini italiane Fabio Rieti.

Sul finire del 2008 le torri di Emile Aillaud hanno sono diventate Patrimonio del XX secolo.

Serpente delle Tours Aillaud, alcune delle opere scultoree sono della figlia di Emile Aillaud nonchè moglie di Fabio Rieti, Laurence Rieti – ©Guilhem Vellut (Flickr CC BY 2.0)

Polemiche

Se da una parte il progetto viene lodato per la sua originalità e per aver rotto la tradizionale ortogonalità apparendo più come sculture che come abitazioni dall’altra parte sono state aspramente criticate. Per molti richiedono costi di manutenzione troppo elevati e per alcuni non sono altro che gli ennesimi complessi residenziali tipicamente anni 70 non particolarmente graziosi.

Nel 2017 fu necessaria un’operazione di risanamento termico e artistico delle facciate delle torri. Due anni dopo un altro progetto prevedeva addirittura la demolizione di una torre e il cambio di destinazione d’uso di altre sei destinate ad uffici ed attività.

Tours Aillaud – ©Guilhem Vellut (Flickr CC BY 2.0)

Gli ultimi anni

Emile Aillaud insegnò all’École nationale supérieure des beaux-arts dal 1965 al 1967. Ebbe successo grazie ai suoi progetti originali diventando anche membro della giuria internazionale del centro Beaubourg. Dal 1972 al 1983 è stato incaricato del completamento de La Défense e lavorò anche al progetto Halles de Paris nel biennio 1972-1974.

Dopo la sua morte, avvenuta il 29 dicembre 1988, si è tenuta a Parigi una mostra dei suoi schizzi e progetti con il titolo Exposition Emile Aillaud, Oeuvres Graphiques dal 1989 al 1990.

Maria Giulia Parrinelli

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