Il grande arco de la défense si trova nel quartiere di La Défense a ovest di Parigi, è una struttura moderna che ricorda un arco trionfale nonostante sia effettivamente un ipercubo quadridimensionale.

La storia

L’idea di costruire un’opera architettonica monumentale sull’Axe historique di Parigi fu portata avanti da due presidenti della Repubblica e se ne occuparono sia Valéry Giscard d’Estaing con il progetto di Jean Willerval sia Georges Pompidou con i progetti di Ieoh Ming Pei, di Émile Aillaud e di Nicolas Schöffer.

Ma sarà soltanto François Mitterrand, durante il suo primo mandato come Presidente della Repubblica francese, nel 1982 a indire ufficialmente un concorso internazionale di architettura. Tra i 424 progetti vinse quello dell’architetto danese Johan Otto von Spreckelsen, era professore alla Royal Danish Academy of Fine Arts ma come architetto era pressoché sconosciuto. La giuria fu attirata dalla particolare forma del progetto quale il cubo aperto che appare come un grande arco.

I rapporti tra l’architetto e l’equipe tecnica francese con cui doveva lavorare furono sempre conflittuali tanto da decidere all’inizio del 1984 di affidare la responsabilità della costruzione a Paul Andreu. Poco dopo, però, Johan Otto von Spreckelsen, non sopportando le grandi modifiche al suo progetto, si dimise e morendo poi pochi mesi dopo. L’inaugurazione del grande arco de la défense avvenne nel 1989 durante le grandi celebrazioni del centenario dell’inaugurazione della Torre Eiffel manche il bicentenario della rivoluzione nonché quello della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.

Arche de la Défense – ©Katell-Ar-Gow (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

La struttura

Il grande arco de la défense è stato concepito da Johan Otto von Spreckelsen come la versione del ventesimo secolo dell’arco di trionfo. Non era un monumento dedicato alle vittorie militari ma piuttosto uno dedicato all’intera umanità.

Presenta una forma di un cubo scavato al centro voi ricordando la struttura di un tesseratto cioè di un ipercubo quadridimensionale. Misura 110 m di altezza, 107 m di larghezza e 112 m di lunghezza.

Sono stati utilizzati materiali di alta qualità come il calcestruzzo precompresso a base di fumi di silice voi che dona solidità e flessibilità ma anche vetro antiriflesso e marmo di Carrara. L’utilizzo del marmo però ha creato non pochi problemi in quanto l’inquinamento atmosferico ha agevolato l’assorbimento d’acqua in questo materiale. Il marmo allora tende a gonfiarsi e a sganciarsi dalle pareti ed è stata indispensabile la sostituzione circa 10 anni dopo la costruzione con il granito.

L’edificio non è allineato esattamente all’Axe historique, ma è ruotato di 6,5 gradi rispetto all’asse. La vista leggermente inclinata conferisce alla struttura un effetto spazialmente più profondo da lontano rispetto a una vista frontale.

Arche de la Défense – ©David McKelvey (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

L’uso

Dentro il grande arco de la défense è presente il ministero della transizione ecologica che possiede il pilastro sud il tetto e due scale monumentali. Nel pilastro voi nord invece sono presenti Axa e l’istituto finanziario pubblico francese Caisse des dépôts.

Fino ad aprile 2014 i turisti potevano prendere uno degli ascensori in vetro per raggiungere l’area del tetto. Da lì è possibile accedere a una piattaforma panoramica, che consente una vista su La Défense e l’ Ax historique. Inoltre, l’ultimo piano ha ospitato diversi congressi, esposizioni e musei ed anche un ristorante gourmet. Dopo i lavori di ristrutturazione, la terrazza sul tetto è stata riaperta il 1 giugno 2017.

La ristrutturazione

Alla fine del 2014 fu annunciato il progetto di ristrutturazione del grande arco de la défense riqualificando l’interno del pilastro sud, riaprendo il tetto in sicurezza e sostituendo progressivamente i marmi della facciata con il granito. I lavori sono terminati nel 2017 ma non sono mancate le critiche. I proprietari della parte nord dell’edificio non si sono, infatti, coordinati con i lavori di ristrutturazione dettati dallo stato sostituendo il marmo non con il granito ma con lastre di lamiera dello stesso tono.

Interno Arche de la Défense – ©Spino73 (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Maria Giulia Parrinelli

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