Le finestre sono elementi architettonici che rispondono a esigenze tecniche e formali. Presenti in quasi tutti i muri, definiscono la scansione del prospetto dell’edificio, filtrano la luce e consentono la circolazione di aria e persone tra interno ed esterno. In architettura esistono molteplici tipi di finestre, la cui descrizione si intreccia con importanti momenti della storia dell’architettura. Sono riportate secondo una mappatura che non è organizzata in ordine cronologico quanto piuttosto suddivisa per tematiche, nella definizione di un quadro al tempo stesso eterogeneo e completo.

Finestra a crociera

Finestra a crociera © Albarubescens (CC BY-SA 4.0)

Nota anche come finestra “guelfa”, questo tipo di apertura è composta da un montante e una traversa disposti a forma di croce, da cui sono ricavabili quattro serramenti indipendenti. Caratterizzata generalmente da una telaio fisso in pietra, era tipica dell’architettura tardogotica.

Finestra con vetri piombati

Finestra con vetri piombati © pixaby.com

Finestra composta da piccole lastre di vetro quadrate o romboidali separate da bacchette di piombo. Comparsa inizialmente nell’architettura religiosa gotica con il celebre esempio delle vetrate della Cattedrale di Canterbury a Londra, sono state riprese poi durante il movimento dell’Art Noveau.

Finestra a tutto sesto

Finestra a tutto sesto © pixabay

Rappresenta la tipologia di finestra che segna il passaggio dalla logica strutturale del sistema trilitico, composto da due elementi di sostegno verticali e un architrave orizzontale, a quella dell’arco a tutto sesto di epoca romana. L’architettura rinascimentale, nell’articolazione delle piante e degli alzati, reinterpreta la purezza degli elementi classici usando l’apertura a tutto sesto come l’emblema di un nuovo senso di equilibrio e stabilità.

Finestra a sesto acuto

Cattedrale di Salisbury, Inghilterra, 1220-1320 © wikiwand.com

La soluzione della finestra con arco a sesto acuto è emblematica dello spiccato verticalismo dell’architettura gotica. Questa evoluzione formale corrisponde a rinnovate caratteristiche statiche per cui si poteva operare uno snellimento della struttura di sostegno verticale.

Finestra ogivale

Costituisce un’evoluzione formale dalla finestra a sesto acuto. La cattedrale gotica di Notre-Dame de Paris costituisce una campionatura di questa particolare tipologia. Negli elementi turriti del fronte di ingresso si trova una coppia di finestre ogivali, alte, strette e affusolate.

Oculo

L’oculo della cupola del Pantheon, Roma © maxpixel.net

L’oculo può essere applicato sia sul piano verticale di facciata che in copertura come fonte di illuminazione zenitale. Archetipa è l’apertura di nove metri di diametro al centro della cupola del Pantheon a Roma, che ispira villa La Rotonda progettata da Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi.

Rosone

Rosone della chiesa romanica di San Tommaso, Ascoli Piceno, 1064 © Infinitispazi (CC BY-SA 3.0)

Il rosone è una apertura circolare, visibile in esempi di architettura religiosa, delineata da una lavorazione a traforo che si lega all’iconografia del periodo storico di riferimento.

Finestra Gibbs

Finestre Gibbs sul prospetto della Chiesa di San Martino nei Campi, 1722-26 © Ewan Munro (CC BY-SA 2.0)

Il tipo di finestra in architettura ‘Gibbs’ ha un bordo caratterizzato da bugnato a blocchi, sormontato da una massiccia chiave di volta. Il nome deriva dall’architetto scozzese James Gibbs (1682-1754), che ha adottato lo stile di apertura in maniera ricorrente nelle sue opere. Tuttavia, già nell’Italia rinascimentale, la finestra apparve sui prospetti del Palazzo Caprini (1501-1514), oggi distrutto, di Bramante.

Finestra veneziana (o serliana)

Serliana del Palazzo di Carlo V, Granada, 1526 © PhotoLanda (CC BY-SA 2.0)

L’apertura a serliana è tripartita, composta da due aperture sormontate da un architrave simmetriche rispetto a una luce centrale ad arco. Individua come antecedente storico gli elementi architettonici presenti nell’atrio del Palazzo di Diocleziano a Spalato (293-305), per poi trovare diffusione nel Rinascimento italiano. In particolare, la serliana è stata illustrata nel libro «Sette libri dell’architettura» (1537) e ha derivato il nome dall’autore, l’architetto Sebastiano Serlio. Successivamente è diventata nota come finestra palladiana, in riferimento allo stilema ricorrente nell’architettura di Andrea Palladio.

Finestra diocleziana o termale

Dettaglio della finestra termale di Villa Pisani (Bagnolo), 1542-45 © Hans A. Rosbach (CC BY-SA 3.0)

È una finestra di forma semicircolare divisa in tre parti da montanti verticali, dove la porzione centrale trasparente risulta più grande rispetto alle due laterali. È un’apertura che si trovava originariamente nelle Terme di Diocleziano (298-306) a Roma, da cui prende la duplice denominazione. Venne poi impiegata da Andrea Palladio in numerosi edifici religiosi e in ville private, per poi essere ripresa sia in periodo neoclassico che in epoca moderna.

Finestra a battente con telaio in acciaio

Finestre a battente con telaio in acciaio adottate per la sede del Bauhaus a Dessau, 1926 © Aufbacksalami (CC BY-SA 4.0)

Con apertura a battente e telaio in acciaio, invece che in piombo, è un tipo di finestra di produzione industriale. Joseph Paxton, pioniere dell’architettura della prefabbricazione, ha adottato aperture in acciaio e vetro in molte delle sue opere, come il celebre Crystal Palace (1851). Si è affermata definitivamente nel primo Novecento unendo intenti etici e funzionali. Nel Bauhaus, ad esempio, l’idea di trasparenza si allineava da un lato ai principi democratici espressi dalla Repubblica di Wiemar e dall’altro alle nuove esigenze spaziali e distributive.

Cabinet Window

Questo tipo di finestra in architettura è tradizionalmente realizzata in legno e composta da una struttura a più pannelli, con una parte opaca alla base. Posta sul fronte commerciale della strada, è tipica dei piccoli esercizi artigianali e di vendita al dettaglio presenti nel nucleo urbano delle città storiche.

Vetrina commerciale

Vetrine di Bulgari in via Condotti, Roma © Antonio Barella (CC BY-SA 4.0)

In epoca moderna, la vetrina commerciale presenta una grande apertura vetrata per consentire la visibilità della merce dall’esterno. I distretti della moda di lusso costituisco una tassonomia di soluzioni innovative. A Shanghai, ad esempio, un recente progetto dello studio di architettura olandese MVRDV, seguendo un’idea di economia circolare, ha realizzato per la vetrina del flagship store di Bulgari una composizione sui toni di verde cangiante riciclando bottiglie di vetro compresso.

Finestre a nastro

Finestre a nastro di Villa Savoye, 1928-31 © Netphantm (CC BY-SA 4.0)

Durante il Movimento Moderno, le nuove possibilità compositive generate dall’uso della griglia strutturale in pilastri di cemento armato hanno consentito l’introduzione di una nuova apertura continua, orizzontale, per tutta la lunghezza dell’edificio. L’esempio più emblematico è l’apertura, scandita solo da esili montanti verticali metallici, che si ritrova articolata nei quattro prospetti di Villa Savoye (1928-31) di Le Corbusier.

Finestra a battente con telaio in PVC

Finestra a battente con telaio in PVC © Janneau.mkt (CC BY-NC-SA 2.0)

Ulteriore tipo di finestra in architettura generata da un’innovazione tecnica è rappresentata dall’apertura a battente con telaio in PVC. Si tratta di una soluzione più economica della finestra con telaio in acciaio e offre inoltre migliori prestazioni di isolamento termico.

 

Marco Miglio, Andrea Zanin

 

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