L’Art Nouveau è uno stile artistico che fiorì in Europa ma che ebbe degli esponenti anche negli Stati Uniti. Nacque tra il 1890 e il 1914 ed influenzò i campi delle belle arti, dell’architettura, del design e dell’artigianato.

Il termine “Art Nouveau” è stato coniato, in Belgio dal periodico L’Art Moderne per descrivere il lavoro de Les Vingt, gruppo di artisti che espose insieme in Belgio. Mentre a Parigi il mercante e critico d’arte Bing chiamò la sua galleria L’Art Nouveau.

La nascita dell’Art Nouveau ed i primi esponenti

Per liberarsi dallo storicismo imitativo che dominò gran parte dell’arte e del design del XIX secolo fu necessario creare un nuovo stile. L’Art Nouveau è caratterizzato dall’uso di una linea lunga, sinuosa e organica. Può essere trovata, infatti, nell’architettura, ma anche nel design di gioielli e vetro e nelle illustrazioni.

In Inghilterra gli esponenti immediati dell’Art Nouveau furono l’Estetismo dell’illustratore Aubrey Beardsley, che dipendeva molto dalla qualità espressiva della linea organica, e il movimento Arts and Crafts di William Morris, che stabilì l’importanza di uno stile vitale nelle arti applicate. Nel continente europeo, l’Art Nouveau fu influenzata dagli esperimenti con linee espressive dei pittori Paul Gauguin e Henri de Toulouse-Lautrec.

Fogliame attorcigliato in curve sinuose sullo schienale di una sedie di Mackmurdo, precursore dell’Art Nouveau

Le caratteristiche basi

La caratteristica ornamentale distintiva dell’Art Nouveau è la sua linea ondulata asimmetrica. Spesso prende la forma di steli e boccioli di fiori, viticci, ali di insetti e altri oggetti naturali delicati e sinuosi. La linea può essere elegante e graziosa o infusa di una forza fortemente ritmica e frusta.

Nelle arti grafiche la linea subordina tutti gli altri elementi pittorici come forma, struttura, spazio e colore al proprio effetto decorativo.

In architettura la struttura e l’ornamento si fondono, come inghiottita dal ritmo organico e lineare. Una combinazione liberale di materiali, nuovi o non convenzionali, come ferro, vetro, ceramica e mattoni fu impiegata nella creazione di interni unificati in cui le colonne e le travi diventavano come viticci diffusi. Questo approccio era direttamente opposto ai valori architettonici tradizionali di ragione e chiarezza della struttura.

Gli esponenti dell’Art Nouveau nella pittura

È la natura ad ispirare la pittura dell’Art Nouveau. Tramite la linea dinamica e ondulata tutti gli elementi naturali vengono riprodotti splendidamente. Lo stile può ricordare i Preraffaelliti inglesi o il movimento francese dei Simbolisti ma l’Art Nouveau si stacca completamente dal passato rivolgendo lo sguardo soltanto al futuro. Tra i pittori e gli illustratori vanno ricordati gli austriaci Gustav Klimt e l’allievo Egon Schiele. Ma anche l’inglese Aubrey Beardsley e le copertine disegnate dall’olandese Jan Toorop. Sicuramente è Alfons Mucha l’esponente di spicco dell’Art Nouveau per quanto riguardo l’illustrazione con le sue famose locandine e manifesti pubblicitari secondi solo forse a Henri de Toulouse-Lautrec.

Dettaglio di “Morte e Vita” di Gustav Klimt

Gli esponenti dell’Art Nouveau in architettura

Gli architetti superarono lo storicismo eclettico dell’età vittoriana ed abbandonando completamente l’ordine architettonico, rimodernizzando molti elementi decorativi ispirandosi ad elementi naturali.

L’architetto e designer scozzese Charles Rennie Mackintosh si specializzò in una linea prevalentemente geometrica e condizionò particolarmente il Secessione viennese. Mentre i belgi Henry van de Velde e Victor Horta, le cui strutture estremamente sinuose e delicate influenzarono l’architetto francese Hector Guimard, altra figura importante.

Ma è forse lo spagnolo Antonio Gaudí l’artista più originale del movimento. Andò oltre la dipendenza dalla linea trasformando gli edifici in costruzioni curve, bulbose, dai colori vivaci e organici. L’Art Nouveau può contare anche esponenti americani come Louis Henry Sullivan, che usò il ferro per decorare i suoi edifici tradizionali.

Casa Batlló di Antoni Gaudí a Barcellona

Gli esponenti dell’Art Nouveau nel design

Oltre le caratteristiche linee curve ed i fregi vegetali saranno le stampe giapponesi ead influenzare molto la creazione di nuovi oggetti di arredo o mobili. Gli artisti dell’Art Nouveau, a differenza degli esponenti dell’Art and Crafts, abbracciavano le nuove macchine moderne, integrandole nella creazione delle loro opere.

Molti dei sopraccitati architetti sono stati anche eccellenti designer. È necessario aggiungere anche il francese Louis Majorelle con i suoi mobili e oggetti in ferro e l’italiano Carlo Bugatti, ebanista e designer, padre di Ettore Bugatti che fondo l’omonima fabbrica di automobili.

Salone di Carlo Bugatti al Kunstgewerbemuseum di Berlino – Jean-©Pierre Dalbéra (Flickr CC BY 2.0)

Design di gioielli

La gioielleria e la lavorazione del vetro riacquistarono importanza. Il gioielliere stava diventando sempre più un artista ed un designer avendo a disposizione sempre più tecniche, materiali e pietre preziose e semipreziose. Il forte interesse al Giappone unito all’osservazione della natura portò alla creazione di piccole opere d’arte indossabili. Il francese René Lalique è forse il più famoso designer di gioielli in stile Art Nouveau e l’americano Louis Comfort Tiffany può essere considerato il maggior esponente dell’arte vetraria.

Spilla di René Lalique nel Museo Calouste Gulbenkian di Lisbona – ©Paul Hermans (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

Il declino e la riscoperta

Dopo il 1910 lo stile decorativo distintivo dell’Art Nouveau non fu quasi più usato apparendo ormai antiquato e superato. Tuttavia negli anni 60 lo stile fu riabilitato da grandi mostre organizzate al Museum of Modern Art di New York nel 1959 e al Musée National d’Art Moderne nel 1960, così come da una grande retrospettiva su Beardsley tenuta al Victoria & Albert Museum di Londra nel 1966. Le mostre elevarono lo status del movimento. I critici avevano considerato l’Art Nouveau come una tendenza passeggera e adesso la ponevano al livello di altri importanti movimenti artistici della fine del XIX secolo.

Maria Giulia Parrinelli

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