Victor Pierre Horta è stato un architetto e designer belga, uno dei fondatori del movimento Art Nouveau in architettura. Insieme a Henry van de Velde e Paul Hankar è considerato il pioniere della moderna architettura belga mentre il suo Hotel Tassel a Bruxelles è ritenuto il primo edificio in stile Art Nouveau.

Le forme vegetali stilizzate curve che Horta usò influenzarono molti artisti. Successivamente si allontanò dall’Art Nouveau e divenne più geometrico e formale, con tocchi classici, come dimostrano le colonne che ha progettato. Usò in modo molto originale i lucernari per portare luce nelle strutture, planimetrie aperte e dettagli decorativi finemente progettati. Le successive opere di Victor Horta includono la Volkshuis (1895 – 1899), il Centro di Belle Arti (1923 – 1929) e la stazione centrale (1913 – 1952) tutte situate a Bruxelles.

La sua vita in breve

È nato il 6 gennaio 1861 a Gand in Belgio ed è morto l’8 settembre 1947 a Bruxelles, città che ospita la maggior parte delle sue opere.

Iniziò i suoi studi di architettura nel 1873 all’Académie des Beaux-Arts e poi all’Athénée Royal (1874 -1877), entrambi a Gand, in Belgio. Successivamente Victor Horta lasciò Gand e si trasferì a Bruxelles nel 1881. Frequentò l’Académie Royale des Beaux-Arts e successivamente fu assunto come assistente dal suo professore Alphonse Balat, l’architetto del re Leopoldo II. Horta ha lavorato insieme a Balat alla costruzione delle serre reali di Laeken in cui l’architetto, per la prima volta, utilizzò vetro e ferro.

Il suo primo edificio indipendente, l’Hôtel Tassel, fu tra i primi esempi continentali di Art Nouveau, sebbene incorporasse elementi stilistici neogotici e neorocococò. Una caratteristica importante era la sua sala ottagonale con una scala che portava a vari livelli. La linea curva, caratteristica dello stile Art Nouveau, fu usata sulla facciata e anche all’interno.

Altri edifici a Bruxelles nel suo stile ricco ed elegante sono l’Hôtel Solvay, notevole per il trattamento plastico della sua facciata e l’Hôtel Winssingers. Nel 1898 in questo suo stile inconfondibile progettò e costruì la sua stessa casa in rue Américaine.

Una delle opere principali di Victor Horta è da considerarsi la Maison du Peuple a Bruxelles (1896 – 1899). Questa struttura, che in belga prende il nome di Volkshuis fu la prima struttura in Belgio ad avere una facciata in ferro e vetro. Nel suo auditorium sono presenti travi del tetto in ferro che sono sia strutturali che decorative.

Dopo il 1900 Horta semplificò il suo stile, usando la decorazione con più parsimonia ed eliminando il ferro esposto. Nel 1912 divenne direttore dell’Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles e progettò il Palais des Beaux-Arts in uno stile classico semplice e severo. La sua ultima grande impresa fu la stazione centrale di Bruxelles, iniziata poco prima della Seconda guerra mondiale.

Horta ha lavorato insieme a Balat alla costruzione delle serre reali di Laeken in cui l’architetto, per la prima volta, utilizzò vetro e ferro – ©Eddy Van 3000 (Flickr CC BY-SA 2.0)

Alcune opere di Victor Pierre Horta

Dal 2000 sono patrimonio mondiale dell’UNESCO le opere più celebri di Victor Horta a Bruxelles cioè l’Hotel Tassel, l’Hotel Solvay, l’Hotel van Eetvelde e il Museo Horta.

Hotel Tassel

Nel 1892 gli fu commissionato di progettare una casa per lo scienziato e professore Émile Tassel.

Per la facciata mantenne uno stile tradizionale e usò la pietra per armonizzare l’abitazione con gli edifici vicini però, una volta entrati, si rimane stupefatti.

Victor Horta costruì questa casa di Bruxelles attorno ad una scala centrale aperta ed utilizzò vetro e ferro per creare un interno pieno di luce e spazio. Prese spunto dalle esperienze che aveva avuto nelle Serre reali di Laeken qualche anni prima.

Le decorazioni dell’interno erano caratterizzate da linee a spirale. Queste seguivano un modello floreali di viti e fiori, che si ripeteva nelle ringhiere in ferro della scala, nelle piastrelle del pavimento, nei vetri delle porte e dei lucernari e dipinte sulle pareti.

Questo edificio può essere considerato la prima casa costruita seguendo l’Art Nouveau.

Victor Horta Bruxelles
Hôtel Tassel

Hotel Solvay

Si tratta di una grande casa in stile Liberty commissionata da Armand Solvay, figlio del ricco chimico e industriale belga Ernest Solvay costruita tra il 1898 ed il 1900).

Per la progettazione di questa casa a Bruxelles, Victor Horta ricevette risorse finanziarie illimitate. Progettò ogni singolo dettaglio dai mobili, ai tappeti, ai lampadari perfino le stoviglie ed il campanello sono opera dell’ingegno dell’architetto. Usò materiali costosi come il marmo, l’onice, il bronzo ma anche legni tropicali.

La facciata frontale è costruita simmetricamente attorno alla grande porta finestra del primo piano. Questa da accesso ad un balcone ed è affiancata da due finestre a bovindo

All’interno si trova una scala con balaustra in metallo dorato che vede la collaborazione del pittore puntinista belga Théo van Rysselberghe. Tramite la scalinata si accede ad un pianerottolo sul quale si aprono diverse stanze, separate solo da pareti di vetro con motivi diversi.

Questa magnifica dimora è stata aperta al pubblico soltanto nel 2021.

Hotel Solvay – ©Fred Romero (Flickr CC BY 2.0)

Hotel van Eetvelde

Edmond van Eetvelde, commissionò questa abitazione per dimostrare il suo successo e per poter organizzare ricevimenti in una residenza adeguata e dallo stile innovativo. Per questo motivo, è considerato uno degli edifici più completi e innovativi di Horta a Bruxelles.

L’Hotel van Eetvelde fu costruito in tre fasi sulla avenue Palmerston. La casa principale fu costruita nel 1895. Successivamente nel 1899, per ampliare la sua casa, Edmond van Eetvelde fece costruire l’edificio d’angolo da Victor Horta.  L’architetto, un paio di anni dopo, eresse un annesso alla casa principale.

Nel 1950 la Gas Industry Federation acquistò l’Hotel van Eetvelde per trasformarlo in uffici. L’architetto Jean Delhaye, un ex studente di Horta, riuscì a salvare le vetrate colorate dalla distruzione. Questi uffici saranno distrutti nel 1988 e il tetto in vetro riportato al suo stato originale.

Originariamente la pianta aperta dell’Hotel Van Eetvelde era particolarmente originale e offriva un’abbondanza di luce, sia in orizzontale che in verticale, e una grande sensazione di spazio. Una corte centrale saliva per l’altezza dell’edificio, portando la luce dal lucernario soprastante. Al piano nobile, i saloni di forma ovale erano aperti sul cortile ed erano illuminati anche da grandi finestre a bovindo.

Il famoso Winter Garden all’interno dell’Hôtel Van Eetvelde (appartenente alla collezione all’ Horta museum)

Maison & Atelier Horta (Museo Horta)

Quella che originariamente era la casa e l’ufficio di Victor Horta a Bruxelles è adesso adibito a museo dedicato all’architetto. Sicuramente può essere considerata la più modesta delle case da lui progettate, ma aveva le sue caratteristiche originali e la sua ricerca dei dettagli. Ha realizzato insoliti accostamenti di materiali, come legno, ferro e marmo nella decorazione delle scale.

L’elemento più importante di questo edificio è sicuramente la sua ricerca della massima trasparenza e luce, qualcosa spesso difficile da ottenere nella capitale belga. Ci riuscì con l’uso di grandi finestre, lucernari, specchi e soprattutto con le sue planimetrie aperte, che portavano la luce da tutti i lati e dall’alto.

Centro di Belle Arti

Victor Horta sviluppò i piani per il Centro di Belle Arti di Bruxelles (Paleis voor Schone Kunsten) a partire dal 1919 ma la costruzione iniziò soltanto nel 1923 e completato nel 1929. Originariamente doveva essere costruito in pietra, ma Horta realizzò un nuovo piano in cemento armato con una struttura in acciaio. Aveva previsto che il cemento fosse lasciato a vista all’interno, ma l’aspetto finale non ha soddisfatto le sue aspettative e l’ha coperto. La stessa sala da concerto ha un’insolita forma ovoidale ed è accompagnata da gallerie d’arte, sale riunioni e altre sale funzionali. L’edificio occupa otto livelli, in gran parte interrati dato che non doveva ostruire la visuale dal Palazzo Reale.

Sala da concerto – ©lilas59 (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Stazione centrale di Bruxelles

Victor Horta è l’architetto che progettò la stazione centrale di Bruxelles. Inizialmente era previsto che la stazione facesse parte di un progetto di riqualificazione molto più ampio ma non fu mai realizzato.

L’architetto fu incaricato della costruzione della stazione nel 1913, ma in realtà i lavori iniziarono molto dopo. La demolizione di oltre mille edifici lungo il percorso della nuova ferrovia tra le stazioni principali di Bruxelles richiese molto più tempo del previsto e successivamente la costruzione iniziò finalmente nel 1937 come parte dei piani per rilanciare l’economia belga. Purtroppo, lo scoppio della Seconda guerra mondiale ritardò nuovamente i lavori. Horta stava ancora lavorando alla stazione quando morì nel 1947. La stazione fu finalmente completata, secondo i suoi progetti, dai suoi colleghi guidati da Maxime Brunfaut e fu inaugurata il 4 ottobre 1952.

Stazione centrale di Bruxelles – ©Fred Romero (Flickr CC BY 2.0)

Maria Giulia Parrinelli

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