La Cattedrale di Notre-Dame di Parigi, chiamata anche Notre-Dame de Paris, è la più famosa cattedrale gotica del Medioevo e si distingue per dimensioni, antichità e interesse architettonico. Si trova all’estremità orientale dell’Île de la Cité, un’isola della Senna.

Un nuovo periodo di stabilità e prosperità

Verso la fine del XII secolo iniziò in Europa un periodo di stabilità e di prosperità religiosa, culturale, architettonica ed economica. Le città crebbero e divennero più forti e il commercio fiorì anche la classe clericale iniziava ad avere potere e influenza grazie ai molti possedimenti e alle donazioni. In questo contesto iniziò la costruzione di magnifiche cattedrali in pietra erette per elevare lo status della chiesa agli occhi della gente comune, oltre che per costituire una sublime espressione della fede cristiana.

Île de la Cité

La cattedrale di Notre-Dame si trova sull’ Île de la Cité, una delle isole fluviali della Senna nel centro di Parigi. Questa zona era già luogo di culto da circa duemila anni. Anticamente era presente un tempio romano in onore del dio Giove poi la Basilica di Saint-Etienne, dedicata a Santo Stefano che divenne la prima chiesa cristiana di Parigi.

Poi venne la volta della chiesa romanica e quest’ultima lasciò il posto alla cattedrale di Notre-Dame in stile gotico che vediamo tutt’oggi a Parigi.

cattedrale Notre Dame parigi
La cattedrale di Notre Dame si trova sull’ Île de la Cité

Demolire per costruire

Nel XII secolo, dopo che la locale basilica divenne la “Chiesa dei Re d’Europa”, il vescovo Maurice de Sully decise che la basilica romanica non era degna del suo ruolo e ne ordinò subito la demolizione. Parigi, infatti, stava diventando un importante centro economico e culturale con una popolazione in repentina crescita. Per potere accogliere il nuovo popolo il vescovo decise di erigere una cattedrale maestosa. Demolì, non solo la vecchia cattedrale di Nostra Signora ma anche la chiesa di Santo Stefano.

Le chiese gotiche già presenti a Parigi, che mostravano magnifiche e imponenti strutture riccamente decorate, influenzarono lo stile della cattedrale di Notre Dame come la Basilica di Saint-Denis a Parigi (1140 – 1144), la Cattedrale del Sense (1142) e la facciata della Cattedrale di Chartres (1145).

Per iniziare la costruzione, il vescovo fece demolire anche diverse case dell’isola e pavimentò una nuova strada larga sei metri (Rue Neuve – Notre-Dame) per trasportare i materiali da costruzione alla nuova chiesa, la più alta fino ad allora in Francia.

La costruzione

La cerimonia di inizio costruzione avvenne nel 1163 sotto il regno di Luigi VII alla presenza del papa Alessandro III e del vescovo Maurice de Seille che dedicò gran parte della sua vita e delle sue ricchezze alla costruzione della cattedrale.

Il vescovo de Seille riuscì a vedere soltanto il completamento della navata principale che avvenne nel 1196 anno in cui morì.

La costruzione della parte occidentale e delle sue due torri iniziò prima che fosse completata la navata principale. La cattedrale fu una delle prime strutture ad utilizzare doppi supporti, sia interni che esterni a forma di semiarcata che sostenevano il pesante carico della struttura creando così una navata molto alta. Questa tecnologia è stata sviluppata proprio per la cattedrale di Notre Dame e successivamente usata anche in altre cattedrali fuori Parigi.

Gli archi rampanti del coro

Più architetti per una sola grande cattedrale

Durante la costruzione, diversi architetti hanno lavorato alla cattedrale, come testimoniano i diversi stili sui diversi piani delle torri. Tra il 1210 e il 1220 il quarto architetto curò la costruzione del pavimento con il rosone e le grandi sale sotto le torri completando la parte occidentale nel 1225.

Nel 1250 sono state finite le torri e l’architetto Jean de Chelles si occupò del rosone settentrionale, di 12,9 metri di diametro. Un decennio più tardi un altro architetto, Pierre de Montreuil, aggiunse i rosoni meridionali.

Ufficialmente la data di completamento dell’intera cattedrale è il 1345.

Nel secolo successivo, però, furono effettuati dei completamenti e delle modifiche aggiungendo sostegni nell’abside e completando le cappelle sotto di essi. Fu poi separata la navata principale e il presbiterio. A causa del lungo periodo di costruzione e delle varie modificazione, la cattedrale si presenta come una combinazione delle varie fasi di gotico.

Distruzioni e modifiche

Fine del XVII secolo

Durante il regno di Luigi XIV e Luigi XV, furono apportate modifiche significative alla cattedrale come parte di un’ondata di rinnovamento delle cattedrali in tutta Europa. Nel processo, tombe e vetrate furono distrutte e scamparono a questo destino soltanto i grandi rosoni.

L’architetto Robert de Cotte effettuò i primi restauri e rimodernamenti. Demolì lo jubé sostituendolo con un cancello in ferro battuto decorato in oro, rimosse delle tombe dal pavimento e ricostruì un nuovo altare maggiore in stile barocco.

Successivamente l’architetto Jacques-Germain Soufflot modificò il portone centrale per favorire il passaggio dei fedeli e delle processioni, eliminando delle colonne e modificando la lunetta.

Rivoluzione francese

Durante la Rivoluzione francese, l’industria delle armi necessitava di ferro e perciò tutte le campane (tranne una) e tutti gli arredi in metallo furono fusi.

Sull’onda della rivoluzione la cattedrale subì la perdita di molte statue che andarono distrutte così come alcune guglie e torri. Arrivarono al punto di volerla demolire finché, nel 1793, la cattedrale divenne il “Tempio della Ragione”.

Napoleone

Un nuovo ciclo di restauri iniziarono con la salita al potere di Napoleone. La cattedrale di Notre Dame ha poi ospitato l’incoronazione del generale come imperatore dei francesi il 2 dicembre 1804.

“L’incoronazione di Napoleone” (Jacques-Louis David 1805-1807) è avvenuta dentro la Cattedrale di Notre Dame a Parigi

XIX secolo

Il governo avviò un programma di restauro soltanto nel 1845. Jean-Baptiste-Antoine Lassus e Eugène Viollet-le-Duc seguirono i lavori che durarono circa 23 anni.

Le numerose riparazioni e integrazioni comprendevano l’installazione di nuove vetrate realizzate dai grandi artisti del vetro e la costruzione di un santuario. Riportarono a prima delle modifiche pre-seicentesche il cancello principale e aggiunsero nuovi affreschi ed un grande organo. Viollet-le-Duc ricostruì la caratteristica flèche sulla crociera che poi andò distrutta nell’incendio del 2019.

I lavori finirono simbolicamente il 31 maggio 1864 con la riconsacrazione della cattedrale.

Raffigurazione di Notre Dame del 1860 fatta da Émile Harrouart – (via Wikimedia Commons CC BY 3.0)

XX-XXI secolo

Nel 1991, il governo francese ha avviato un programma completo di manutenzione e conservazione, che includeva la pulizia e il restauro di antiche sculture che sarebbe dovuto durare 10 anni.

Il 15 aprile 2019 nella cattedrale è scoppiato un enorme incendio, probabilmente causato da lavori di ristrutturazione urgente dell’edificio. Subì gravi danni, bruciarono e collassarono la guglia costruita da Viollet-le-Duc, il tetto ed il transetto mentre il rosone settentrionale ne uscì indenne cosa che non accadde alla maggior parte delle vetrate colorate.

La cattedrale di Notre Dame a fine 2019 durante i primi lavori di recupero post-incendio – Kirk K CC BY-NC-ND 2.0

Maria Giulia Parrinelli

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