Un concept ricco di significati filosofici ed esperienziali, che delinea una nuova visione della casa contemporanea: Visionnaire partecipa a questa edizione del Salone del Mobile di Milano (Fiera Milano, Rho. Padiglione 5 – Stand L11 M06) con Volare, una nuova collezione ma, soprattutto, un progetto integrato di architettura e interior design. Volare sarà infatti anche una nuova villa che Visionnaire, insieme al designer Alessandro La Spada, ha progettato sulla spiaggia del Bulgari Compound di Dubai e che verrà consegnata nell’autunno del 2024. Un’architettura riconoscibile e iconica, con una palette di materiali e colori definita nel totale rispetto del genius loci, declinata in piena continuità anche negli interni. Volare racconta una concezione dell’abitare ispirata alla parola giapponese yugen: una bellezza suggerita, piuttosto che esplicitamente mostrata, un’esperienza estetica che richiede un atteggiamento di attenzione, contemplazione e sensibilità. Gli ambienti domestici non vengono così più semplicemente definiti da funzioni architettoniche, ma organizzati a partire dalle emozioni di chi li vivrà, dal contenuto per formulare il contenitore, passando così dall’individuo allo spazio.

Visionnaire
Una proposta della collezione Volare, firmate Alessandro La Spada: letto Leonardo.

La dimora di Dubai sarà arredata con le nuove collezioni Visionnaire, firmate da Alessandro La Spada, Steve Leung, Mauro Lipparini, Draga&Aurel, Studiopepe, m2atelier e Gupica, ispirate dagli stessi principi. “Il concept che presentiamo nella collezione esposta al Salone del Mobile è lo stesso applicato al progetto di Dubai”, spiega Leopoldo Cavalli, fondatore di Visionnaire e CEO di IPE, la casa madre del brand. “Il nostro stand sarà l’incipit di questa villa. La collezione è stata infatti svelata in anteprima al developer che ha adottato questo approccio progettuale per il suo sviluppo immobiliare”. Volare si rivela così come un progetto innovativo, coerente dal punto di vista concettuale, ambizioso e che contempla la cura di ogni dettaglio, fino alla definizione dell’identità olfattiva degli ambienti.

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Una proposta della collezione Volare, firmate Alessandro La Spada: area fitness Koster, con sacco da boxe, guantoni, palla fitness, mobile per pesetti.

Intervista a Leopoldo Cavalli

Come è avvenuto l’incontro con Volare, il Developer Visionnaire a Dubai?

Ho incontrato Volare alla fine del 2021 quando abbiamo inaugurato la filiale di Dubai. Nel corso del 2022 abbiamo iniziato a realizzare una serie progetti custom su diverse scale residenziali per arredare ville nella zona delle Palm Islands.

E come siete arrivati a questa collaborazione Volare by Visionnaire che presentate a Milano?

Sulla base delle prime positive esperienze, Volare ha deciso di affidarci il suo progetto più ambizioso, su un lotto di terreno di 4.000 metri quadrati, nel Bulgari Compound. Abbiamo curato dal concept architettonico alla facciata, fino agli interni e alla definizione dell’identità, anche olfattiva di ogni ambiente.

Leopoldo Cavalli, fondatore di Visionnaire e CEO di IPE, la casa madre del brand.

Al Salone viene presentate il mock-up della villa: è un modo per proporre lo stesso tipo di sviluppo anche su altri mercati e ad altri clienti?

Il progetto è stato dato in esclusiva a Volare e la realizzazione sarà unica. Fatta questa premessa, il nostro stand riceverà clienti da tutto il mondo e, al di fuori di Dubai, ci piacerebbe  collaborare con altri partner su progetti che condividono la stessa filosofia ma che vedranno diverse declinazioni dello stesso linguaggio. Ogni villa sarà quindi differente. In questo modo pensiamo di dare un valore aggiunto importante al progetto di development che diventa iconico e unico e non verrà in alcun modo riprodotto o replicato. Ogni progetto di Brand e Real Estate verrà fatto in maniera diversa, ma seguendo gli stessi principi.

Perché questo progetto è importante per il brand? 

Soprattutto perché è la prima volta nel mondo che viene realizzato un progetto brandizzato e completo tra interni e architettura. Sono sempre stati i clienti a sollecitare la nostra crescita, dapprima chiedendoci di trovare soluzioni per ambienti cucina, poi bagno, poi outdoor e infine quest’ultima evoluzione della home philosophy, dal settore yachting e al soft contract, per arrivare al real estate development e quindi un linguaggio che si fa sempre più architettura, per dare un’idea coerente dello storytelling del progetto, una casa che riflette sempre di più la personalità del suo proprietario. 

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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