Juan de Villanueva è stato un architetto spagnolo, maggiore rappresentante dell’architettura neoclassica ottocentesca in Spagna insieme a Ventura Rodríguez.

La formazione

Juan Antonio de Villanueva y de Montes è nato a Madrid il 15 settembre 1739 ed è morto nella capitale spagnola il 22 agosto 1811.

Juan de Villanueva è cresciuto in una famiglia d’arte in quanto suo padre era Juan de Villanueva y Barbales noto scultore e accademico spagnolo. Mentre il suo fratellastro, l’architetto Diego de Villanueva, divenne il suo primo mentore e maestro. A soli 11 anni fu ammesso come allievo alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando a Madrid e, nel 1758 per completare la sua formazione si trasferì a Roma fino al 1765, anno in cui tornò in Spagna. In quegli anni viaggiò in Italia come per esempio a Parma, a Napoli e Ercolano e di questo viaggio rimangono numerosi disegni da lui realizzati.

Le prime opere

Juan de Villanueva, grazie al viaggio a Roma, consolidò lo schema teorico del Neoclassicismo. Al suo ritorno in Spagna, però, rimase in secondo piano come architetto ufficiale della monarchia poiché era Francesco Sabatini a monopolizzare le commissioni reali. Alla sua morte cioè nel 1797, divenne Architetto Senior delle Opere Reali.

Nel 1768 fu nominato architetto della comunità dei monaci dell’ordine di San Girolamo del monastero dell’Escorial, dove fece due dependance annesse. Completò la chiusura della Lonja, uno spazio che confina con il suddetto edificio sui lati nord e ovest. Proprio accanto la facciata settentrionale del monastero costruì la Casa de los Infantes y de la Reina nel 1769 mentre nel 1785, progettò la Terza Casa dei Mestieri.

Palazzo Villanueva del Museo del Prado

Il suo capolavoro è sicuramente Palazzo Villanueva che fa parte di quello che oggi è chiamato Museo del Prado e che ai tempi si chiamava edificio del Gabinetto di Storia Naturale. Considerato uno degli edifici neoclassici spagnoli più belli di sempre riassume perfettamente lo stile di Villanueva. Predominano, infatti, le linee rette e la disposizione rigorosamente simmetrica degli elementi architettonici. Si tratta di un edificio dalle tracce monumentali organizzato in cinque corpi, due dei quali di raccordo tra il corpo centrale e i lati esterni. I suoi materiali preferiti erano il granito e la pietra bianca, con cui costruiva edifici di enorme austerità ornamentale, in cui l’armonia deriva esclusivamente dalla combinazione di forme architettoniche come colonne, frontoni o finestre.

Descrizione

Il corpo centrale è caratterizzato da un ampio portico formato da sei colonne, una trabeazione, un cornicione e un solaio. Non è presente il caratteristico frontone triangolare sul colonnato sostituito da uno di forma rettangolare. Questa è la facciata è l’accesso principale.

Mentre la facciata posteriore termina a forma semicircolare, in modo tale che la sua pianta assuma una forma che ricordi una basilica. Originariamente questa stanza era alta due piani quello inferiore era inizialmente dedicato alla scultura e successivamente usato come auditorium. Il piano superiore è una delle sale del museo ed accoglie il dipinto di Diego Velázquez “Las meninas”.

Le due gallerie laterali oggi presentano tre piani ma originariamente ne avevano soltanto due. Il piano inferiore presenta finestre profonde e allungate che terminano con un arco semicircolare ed il secondo un loggiato di colonne ioniche.

Quando l’edificio fu costruito, il primo piano della facciata nord era sotto il livello del suolo. Solo successivamente il dislivello fu smantellato. Questa facciata presenta un portico con due colonne ioniche con sopra una trabeazione liscia. La facciata meridionale è costituita da un’apertura architravata, che dà accesso all’interno, e da una loggia con sei colonne corinzie su cui poggia una trabeazione.

Aspetto originale della facciata nord del Museo , in un dipinto del pittore Ferdinando Brambilla

Altre opere di Juan de Villanueva

Fu un architetto prolifico, a cui si devono anche la Casa del Nuevo Rezado e Oratorio del Caballero de Gracia. Ha progettato anche l’Osservatorio Astronomico che si trova nel Parco del Retiro a Madrid.

Osservatorio Astronomico

L’edificio principale dell’Osservatorio Reale di Madrid è stato progettato da Juan de Villanueva nel 1790 mentre il telescopio fu costruito dall’astronomo britannico William Herschel. Si tratta di un edificio a pianta centrale con ampio portico di accesso e caratteristico tempietto ionico circolare a coronamento.

Osservatorio Astronomico Reale – ©Fanattiq (via wikimedia commons CC BY 3.0)

Oratorio del Caballero de Gracia

Costruito in parte già nel 1654 era già in un avanzato stato di degrado già nel 1700 e l’architetto Juan de Villanueva fu chiamato per la sua ricostruzione nel 1782. L’opera fu una pietra miliare nella sua carriera per essere stata la prima grande commissione religiosa. Si tratta di una chiesa neoclassica a pianta basilicale, adattata a un sito molto angusto, sormontato da abside semicircolare e cupola ovale sopra il transetto. La disposizione dell’edificio è molto semplice. È presente un coro, la navata basilicale, false navate delimitate da colonne che in realtà sono semplici corridoi, un transetto ritagliato con cupola, abside e ambienti attigui come la sagrestia, le stanze dei cappellani e altre sale.

Il sito è di forma trapezoidale e la basilica è stata costruita in uno spazio angusto e allungato. Ciò ha condizionato l’opera sin dall’inizio, ma l’architetto ha saputo risolvere questo problema creando uno spazio chiaro e monumentale nonostante le sue ridotte dimensioni. Juan de Villanueva seppe, infatti, creare in questo spazio l’effetto di un transetto e aggiungendo le due colonne sullo sfondo dopo di esso ha ottenuto un effetto di profondità, allungando e dilatando lo spazio.

Oratorio del Caballero de Gracia – ©Ulleskelf (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Maria Giulia Parrinelli

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