Il Fuorisalone 2023 si sposta dal centro della città di Milano per addentrarsi in periferia, tra strutture dismesse e spazi abbandonati riportati a vita nuova, attraverso l’installazione immersiva di arte generativa AbitAZIONE. Deviando l’atteso evento della design industry, Fuorisalone va verso SMS! Spazio Mutuo Soccorso di San Siro, per raccontare l’esperienza urbana di chi vive nei quartieri popolari della città.

Nelle giornate del 19, 20 e 21 aprile dalle ore 19 alle ore 23 in Piazza Stuparich 18 il pubblico potrà entrare in contatto con AbitAZIONE.

‘Laboratorio Futuro’ è il tema al centro della nuova edizione del Fuorisalone, che quest’anno affianca la Milano Design Week con tematiche di circular economy, riuso, sostenibilità di processi e materiali, rigenerazione urbana e intelligenza artificiale.

Tra questi argomenti di complessa attualità si fa spazio AbitAZIONE: il progetto di Edoardo Olivetto, Digital Artist nel settore degli eventi dal 2011, e di Claudia Boca, Photographer – Media&PR Specialist, che offre una narrazione artistica e non convenzionale di che cosa significhi abitare, oggi, in uno spazio occupato e autogestito.

AbitAZIONE
©  Dal video di Data Visualization Art – AbitAZIONE Spazio Mutuo Soccorso, Milano.

L’installazione AbitAZIONE porrà il visitatore di fronte a un’area inaspettatamente verde nel mezzo di uno dei punti più trafficati di Milano, per accoglierlo nell’intimità autentica di un “cortile di casa dal mondo” e farlo accomodare in totale relax. Al centro dell’opera un totem luminoso – emblema di un gruppo di persone, di una tribù, di una famiglia ecc. – sul quale verrà proiettato un video di Data Visualization Art creato dall’elaborazione artistica di dati, immagini, voci e suoni che sono stati raccolti nello spazio circostante. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente sarà l’ambientazione sonora curata dal Sound Designer Carlo Covelli, che si basa su una serie di registrazioni audio realizzate tra le mura di SMS. Un’immersione audio-visiva che coinvolgerà lo spettatore a 360°, rendendolo partecipe di una memoria condivisa di tutti quegli attimi di vita che quotidianamente animano lo spazio.

La manipolazione dell’enorme dataset alla base dell’installazione darà vita a un racconto grafico alternativo alle cronache comuni sull’emergenza abitativa, offrendo al visitatore la possibilità di entrare in questo contesto da un punto di vista puramente percettivo e libero da ogni pregiudizio.

L’aspirazione del progetto è quella di poter essere uno strumento di nuove riflessioni e allo stesso tempo di AZIONE collettiva, di nuove prospettive e interpretazioni di una realtà in cui il mutualismo, l’inclusione e la dignità si ergono a totem di chi vi abita.

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