Robert Adam è stato un architetto neoclassico scozzese, designer di interni e di mobili. Insieme ai fratelli ha dato il nome ad uno stile architettonico chiamato appunto Stile Adam. È stato un leader della prima fase del revival classico in Inghilterra e Scozia per tutta la seconda metà del XVIII secolo. È riuscito ad influenzare lo sviluppo dell’architettura occidentale, sia in Europa che nel Nord America.

La formazione

Robert Adam è nato a Kirkcaldy in Scozia il 3 luglio 1728 ed è morto a Londra il 3 marzo 1792. Figlio dell’architetto William Adam è stato un bambino di debole costituzione e passò la sua giovinezza a Edimburgo. Si immatricolò all’Università di Edimburgo nel 1743 interrompendo gli studi un paio di anni dopo a causa dell’occupazione della città da parte dei giacobini e per diversi problemi di salute.

Nel 1746 si unì al fratello maggiore John come apprendista del padre lo assistette in progetti come la costruzione del castello di Inveraray e negli ampliamenti di Hopetoun House. Il padre William Adam in quel periodo era molto ricercato ma l’ambizione iniziale di Robert era quella di essere un artista piuttosto che un architetto come può essere visto nei suoi primi disegni architettonici sopravvissuti.

Hopetoun House, costruita da William Adam e rimaneggiata anche da Robert e John – ©Supergolden (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

I primi lavori

Alla morte del padre, il fratello maggiore ereditò sia l’azienda di famiglia che la posizione di Maestro Muratore del Board of Ordnance e prese subito sotto di sé il fratello minore. La prima commissione importante dei fratelli Adam fu la decorazione degli appartamenti di stato al primo piano di Hopetoun House, seguita dalla loro prima costruzione a Dumfries House.

La posizione di Maestro Muratore del Board of Ordnance rese i fratelli gli appaltatori principali di Fort George, un grande forte moderno. Le visite a questo progetto, iniziato nel 1750, avrebbero occupato i fratelli in modo intermittente per i successivi 10 anni e, insieme ai lavori in molte altre caserme e forti, fornirono a Robert Adam una solida base nella costruzione pratica diventando un abile architetto.

Il viaggio verso Roma

A fine 1754, Robert Adam insieme a suo fratello James partì da Edimburgo per un Grand Tour, fermandosi per alcuni giorni a Londra, dove visitarono i maggiori luoghi d’interesse. Successivamente si unì a loro il politico Charles Hope-Weir e viaggiarono insieme verso Roma passando per Bruxelles, Lille e Parigi. Qui sicuramente hanno ammirato la cattedrale di Notre Dame.

Rimase a Roma fino al 1757. Robert Adam studiò nella capitale architettura classica e migliorò le sue capacità nel disegno tra i suoi insegnanti c’era l’architetto francese Charles-Louis Clerisseau e l’artista Giovanni Battista Piranesi. Conobbe anche il lavoro di Winckelmann pioniere dell’archeologia classica e storico dell’arte. Durante il suo viaggio di ritorno, Adam e Clerisseau studiarono le rovine del Palazzo di Diocleziano a Spalato in Dalmazia. Questi studi furono pubblicati nel 1764 come “Ruins of the Palace of the Emperor Diocletian at Spalatro in Dalmatia”.

Peristilio del palazzo di Diocleziano a Spalato (Robert Adam 1764)

La fama

Robert Adam arrivò a Londra nel 1758 e cominciò a lavorare come architetto sotto il fratello James. Si concentrarono sulla decorazione e l’arredamento delle case, seguivano liberamente il design palladiano, molto popolare al tempo. Robert progettò un buon numero di case di campagna in quello stile ma, via via sviluppò uno stile più personale. Stile più flessibile che incorporava elementi del design classico romano con influenze greche, bizantine e barocche.

Proprio il desiderio e la possibilità di progettare tutto nei minimi dettagli, dall’esterno fino all’interno garantendo un senso di unità nel loro design garantì ai fratelli Adam un enorme successo. Tutti gli arredi erano progettati su misura per uniformarsi con la decorazione della stanza tanto che spesso i tappeti erano tessuti per abbinarsi ai decori del soffitto e a volte accessori, come le applique, gli specchi e le maniglie, seguivano un disegno personalizzato con i motivi scelti della stanza.

Stile Adam

Grazie al loro viaggio in Italia e in Dalmazia e lo studio approfondito delle rovine del mondo antico i fratelli Adam definirono lo stile dell’architettura domestica e degli interni per tutta la seconda metà del XVIII secolo. Miravano a semplificare gli stili rococò e barocco che erano stati di moda nei decenni precedenti, per portare nelle case uno stile più leggero ed elegante.

Lo stile Adam si allontanò dalle rigide proporzioni matematiche introducendo anche pareti curve e cupole, decorate con intonaci elaborati e impressionanti schemi di colori misti. Usavano nuovi colori pastello come il verde chiaro, il blu cielo, il giallo limone, il lilla, il rosa brillante ma anche il color terracotta. Erano sempre presenti motivi decorativi classici romani, come medaglioni incorniciati, vasi, urne e tripodi ma anche volute di vite arabescate, sfingi, grifoni e ninfe danzanti che strizzavano l’occhio allo stile egizio.

Dello stesso periodo è stato James Wyatt che però non riuscì a farsi conoscere tanto quanto i fratelli Adam ma anche William Chambers, che però disegnò meno mobili per i suoi interni lavorando insieme ad abili ebanisti. Lo stile Adam cadde progressivamente in disuso con l’inizio del XIX secolo. In Gran Bretagna fu sostituito dal più semplice stile Regency mentre in Francia e in Russia prese piede lo stile Impero.

Esempio di decorazioni in stile Adam nella Derby House di Grosvenor Square

Robert Adam architetto

Robert Adam non volle mai progettare pienamente in stile palladiano considerandolo pesante e di cattivo gusto. Traeva ispirazione direttamente dall’antichità classica soprattutto grazie agli studi che aveva fatto durante i suoi viaggi in Europa. Lo stile che sviluppò era innovativo e non legato ai precedenti. Era infatti più accurato dal punto di vista archeologico rispetto ai passati stili neoclassici. Il principio dello stile di Rober Adam e dei fratelli si basava su contrasti intensi e sulla diversità delle forme, attingendo all’estetica pittoresca.

Le case Adelphi

Nel 1768 i fratelli Adam acquistarono un terreno accanto al Tamigi a Westminster, dove erano intenzionati a costruire un complesso di 24 case a schiera noto come Adelphi. Il progetto era molto ambizioso. Si trattava del primo caso di case a schiera progettate individualmente e non replicando fianco a fianco lo stesso modello di abitazione. Nonostante fossero state diverse lo stile sarebbe stato il medesimo rendendo il complesso armonico e unitario. Tuttavia, il progetto fu fallimentare a causa dei pochi finanziamenti e dei costi alti. Non riuscirono ad affittarli nemmeno come magazzino e per poco evitarono la bancarotta.

L’Adelphi in una stampa di Benedetto Pastorini 1772-1830)  – ©Rijksmuseum CC0

Maria Giulia Parrinelli

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