Antonio Marras non disegna solo stoffe e abiti, ma esprime la sua creatività anche con la ceramica. Artista poliedrico, designer, stilista e costumista, Antonio Marras presenta due nuove collezioni artistiche realizzate con i fratelli Colì, artigiani artisti di maioliche e terrecotte. Lo stilista sardo, che aveva dato origine alla sua attività scultorea grazie a Maria Lai, amica e musa ispiratrice, si cimenta ora in un progetto tutto nuovo. A Cutrofiano, Lecce, Marras unisce il suo genio a quello dei fratelli Colì, eredi della storica azienda omonima, fondata nel 1650.

È proprio qui, nel cuore del Salento, che la tradizione antica sposa il genio di Marras. I fratelli Giuseppe e Donato uniscono la loro inventiva, le materie prime e le tradizioni del territorio, creando ceramiche di grande pregio e valore. È in questa cornice che Antonio Marras si inserisce, creando a sua volta 300 pezzi unici e straordinari, dal sapore fiabesco.

Portacandele, piatti, vasi, ciotole, oggetti di design che combinano funzionalità ed estetica, donando all’acquirente un’oggettistica raffinata e unica. I toni del bianco e del nero si sposano in un’idea di semplicità e rigore, che mettono in risalto e il soggetto stesso della ceramica e la pietanza, la candela o qualsivoglia oggetto venga posto su di essi.

Al rigore bicromo del bianco e del nero si unisce, in pezzi selezionati, il richiamo scarlatto di labbra tinte di rossetto o mani colorate di smalto. E in effetti, a ceramiche con decorazioni dai tratti fiabeschi,  in bilico fra Alice in Wonderland, Andersen e Kafka, si contrappongono soggetti di volti e mani, visi senza occhi, mani che coprono il viso, intrecci di linee e combinazioni di colore eleganti ed essenziali.

Antonio Marras

Non mancano i richiami alla collezione autunno/inverno 2020/2021, in cui spicca la presenza della già citata amica Maria Lai, insieme agli influssi inglesi dal sapore più punk. La linearità e il bipolarismo cromatico, unito a tocchi rossi, è tornato anche in questa collezione, presentata alla settimana della moda dal 22 al 28 settembre 2020.

La canonica mise en scène con linee morbide, tessuti fluidi e colorazioni multiple lascia spazio ad un nuovo concept per Marras, che dà vita ad un design semplice e di conseguenza sofisticato, come il portacandele a pois o il piatto con la foto del viso di una ragazzina di inizio Novecento. E ancora i piatti con protagoniste le mani – talvolta unici personaggi del piatto – che si intrecciano, nascondono, uniscono, vezzeggiano.

Ai pezzi base si aggiungono “i fratelli Pois”, esclusiva collezione di piatti da tavola realizzati con la tecnica della calcomania: dopo aver steso l’immagine su fogli di carta appositi, l’immagine stessa viene trasferita su un supporto di altro materiale, che sia vetro, legno, ceramica o altro. In questo modo, Antonio Marras dimostra ancora una volta il suo indiscusso talento di creativo e la sua versatilità nella scelta e nell’uso dei materiali.