Ieoh Ming Pei è stato uno degli architetti più famosi del 900. Qui ripercorreremo la formazione dell’architetto cinese-americano e le prime opere che lo portarono ad una delle sue opere più famose, l’iconica piramide del Louvre.

L’infanzia

Ieoh Ming Pei è nato a Guangzhou il 26 aprile 1917 ed è morto a New York il 16 maggio 2019.

La famiglia, ricca e ai livelli più alti della società, si trasferisce quando ancora Ieoh Ming Pei era neonato a Hong Kong. Gli aspetti internazionali della città colpirono fin da subito il giovane Pei tanto che influenzarono profondamente le sue opere. Anche i giardini Suzhou, dove trascorreva le estati con la famiglia allargata, influenzarono il futuro architetto. Primo su tutti il Giardino Shizilin risalente al XIV secolo colpì Ieoh Ming Pei grazie alle insolite formazioni rocciose, i ponti di pietra e le cascate.

La formazione

Si iscrisse all’Università della Pennsylvania nonostante fosse corteggiato da molte altre università. Ieoh Ming Pei non era soltanto interessato al programma di architettura ma rimase affascinato dalla vita universitaria americana che aveva visto soltanto nei film di Hollywood.  Rimase molto deluso una volta arrivato in Pennsylvania dato che il programma di studi verteva molto sull’architettura “Beaux Arts” e su quella classica. Ieoh Ming Pei era, infatti, appassionato dell’architettura moderna e questo lo portò a trasferirsi alla Massachusetts Institute of Technology.

Anche qui non trovò quello che cercava e iniziò a formarsi anche autonomamente iniziando a studiare le opere di Frank Lloyd Wright e di Le Corbusier che incontrò personalmente durante una visita nella sua università nel 1935. Si laureò al MIT nel 1940.

Harvard e la Seconda guerra mondiale

Si unì alla facoltà della Graduate School of Design (GSD) di Harvard nel 1942 sospendendo le lezioni bruscamente per via della guerra.

Durante la Seconda guerra mondiale per due anni e mezzo lavorò per il National Defense Research Committee. Qui le sue abilità tecniche furono usate per migliorare le bombe in vista dei bombardamenti delle città giapponesi. Esse dovevano essere diverse a causa della diversità degli edifici in quanto in Europa prevalevano edifici in pietra mentre in Giappone erano costruiti per di più in legno e carta.

Ieoh Ming Pei tornò ad Harvard nell’autunno del 1945 diventando assistente professore di design. Il GSD si stava trasformando in un centro che puntava a distaccarsi dall’architettura “Beaux Arts”. Accolsero anche i membri del Bauhaus, un movimento architettonico europeo alla base del design modernista, tra cui Walter Gropius e Marcel Breuer con cui Pei lavorò a stretto contatto. Terminerà il master nel 1946 continuando ad insegnare ad Harvard per altri due anni.

I primi progetti

Nel 1948 entrò a far parte dello studio di Webb e Knapp del magnate immobiliare di New York William Zeckendorf. Il suo primo progetto fu un edificio aziendale a due piani per la Gulf Oil ad Atlanta in Georgia (demolito nel 2013).

Presto Ieoh Ming Pei fu così inondato di progetti tanto da aver bisogno di soci chiamando soci ai tempi del GSD come Henry N. Cobb e Ulrich Franzen. Insieme progettarono il centro commerciale Roosevelt Field a Long Island e riprogettato l’edificio degli uffici Webb e Knapp, trasformando l’ufficio di Zeckendorf in uno spazio circolare con pareti in teak e un lucernario in vetro. Nel 1952 lavorarono ad una serie di progetti a Denver in Colorado tra cui il Mile High Center e ridisegnando la Courthouse Square della città

Gulf Oil al 131 Ponce de Leon Avenue, Atlanta – ©Keizers (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

IM Pei & Partners

Nel 1955 il gruppo di Pei si stacco da Webb e Knapp fondando una nuova società chiamata I. M. Pei & Associates diventata poi I. M. Pei & Partners continuando a lavorare anche per Zeckendorf.

Tra i primi progetti notevoli dell’azienda c’erano la Luce Memorial Chapel a Taiwan, il Mesa Laboratory del National Center for Atmospheric Research a Boulder in Colorado e l’Everson Museum of Art a Syracuse nello stato di New York. Per la Federal Aviation Agency ha progettato un tipo di torre di controllo pentagonale che è stata installata anche in molti altri aeroporti americani.

Luce Memorial Chapel – ©Shou-Hui Wang (Flickr CC BY-SA 2.0)

Mesa Laboratory

Nel momento in cui l’University Corporation for Atmospheric Research (UCAR) ottenne il sito di circa 3 km2 dallo stato del Colorado si rese necessario la scelta di un architetto per costruire il centro. La scelta venne fatta da decani di architettura delle università costituenti l’UCAR e ricadde su Ieoh Ming Pei. A quei tempi Pei era noto per il suo lavoro su progetti urbani su larga scala e per l’uso innovativo del calcestruzzo nell’edilizia ma mancava di reputazione per progetti rurali o di laboratorio.

Si dedicò al progetto dal 1962 al 1964. Inizialmente era intenzionato di proporre un’unica alta torre ma presto la trasformò in tre più basse di 5 piani poste in un modello simile ad un villaggio. I vincoli di budget erano particolarmente stringenti ma Pei riuscire ad incorporare aspetti stilistici a lui importanti come la bocciardatura della finitura in cemento.

Per questa serie di edifici Ieoh Ming Pei si è ispirato alle abitazioni rupestri degli Anasazi, popolo nativo del Nord America. La bocciardatura del calcestruzzo, la disposizione di forme geometriche per gli edifici e l’utilizzo di un aggregato rosato locale aiutano il complesso a fondersi con le colline circostanti. La disposizione labirintica degli edifici non è casuale ma aiuta e incoraggia una maggiore interazione tra gli scienziati.

Mesa Laboratory – ©Kent Kanouse (Flickr CC BY-NC 2.0)

John F. Kennedy Presidential Library and Museum

A seguito dell’assassinio del presidente John F. Kennedy nel novembre 1963 venne decisa l’erezione di un monumento commemorativo. A scegliere Ieoh Ming Pei fu Jacqueline, la moglie del presidente, soprattutto per la carica emotiva che gli aveva dato sia l’architetto che l’opera.

Il primo progetto proposto da Pei includeva una grande piramide di vetro che avrebbe permesso alla luce di entrare in modo intenso rappresentando così l’ottimismo e la speranza che l’amministrazione Kennedy aveva simboleggiato per così tanti negli Stati Uniti. Ad opporsi fu Cambridge a causa della posizione scelta. Temevano che la biblioteca diventasse un’attrazione turistica portando troppo pubblico in aggiunta non apprezzavano il design in netto contrasto con l’atmosfera architettonica della vicina Harvard Square.

Infine, il progetto venne spostato a Columbia Point vicino all’Università del Massachusetts di Boston. Il nuovo design combina un grande atrio quadrato chiuso in vetro con una torre triangolare e una passerella circolare. La John F. Kennedy Presidential Library and Museum venne inaugurata il 20 ottobre 1979 e, nonostante alla critica piacque l’edificio finito, Ieoh Ming Pei non ne fu mai pienamente soddisfatto. Nonostante la sua insoddisfazione questo edificio rafforzò la sua reputazione rendendolo uno degli architetti più apprezzati del tempo.

John F. Kennedy Presidential Library and Museum – ©Bill Ilott (Flickr CC BY-NC-ND 2.0)

Maria Giulia Parrinelli

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