Architettura italiana dall’anima green

Cristallo, acciaio, pietra e bambù sono i materiali simbolo della nuova Biblioteca Universitaria Centrale di Trento firmata Renzo Piano Building Workshop, inaugurata da poco nel quartiere di Le Albere, a due passi dal MUSE, progettato dallo stesso architetto.

Due anni di duro lavoro che hanno finalmente portato alla luce una delle più importanti biblioteche nazionali: sette piani di edificio, un parcheggio sotterraneo, quasi dieci chilometri di scaffali che ospitano quattrocentottanta mila volumi, quattrocentotrenta postazioni studio con vista Dolomiti, per un totale di sei mila metri quadrati di spazi lettura.

L’edificio che si distingue per leggerezza, luminosità e giochi di volumi pieni alternati a spazi vuoti, nasce come esigenza fondamentale per dare ospitalità al patrimonio librario dell’Università oltre che accogliere studenti, cittadini e tutti coloro che vorranno sfogliare la cultura e condividere momenti.

Quattro piani della Biblioteca sono riservati ad aule didattiche per la consultazione e gli uffici della Biblioteca, gli ultimi due piani hanno un copertura in cristallo e solo sul tetto, anch’esso in cristallo, sono stati installati pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.

Una visione green e altamente ecosostenibile, quindi, quella di Piano; per facilitare la mobilità degli studenti e dei dipendenti della biblioteca una stazione è riservata per la ricarica dei veicoli, le zone docce rinfrescano da lunghe camminate.

Un sistema di raccolta dell’acqua piovana alimenta gli impianti di irrigazione e il riscaldamento di trigenerazione garantisce la giusta sinergia tra energia elettrica, calore e energia frigorifera per la climatizzazione.

Un progetto italiano di riqualificazione urbana che ha portato una ventata di innovazione e cambiamenti così come vuole il pensiero Renzo Piano.

Via – Ansa

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