Quello delle rose è un mondo complesso: migliaia di cultivar e circa 150 specie tra le quali alba, gallica, damascena, centifolia, tea, chinensis e molte altre a cui bisogna approcciarsi in maniera differente e dalle quali non smettiamo mai di imparare qualcosa. Da progettista, posso affermare che la committenza è spesso intimorita dalla proposta di un giardino con la presenza di rose, eppure la mia ostinazione rimane quella di far riscoprire la bellezza e la generosità delle fioriture attraverso scelte mirate, in grado di conquistare anche i clienti più dubbiosi. Rose come la ‘Mermaid’, ad esempio, possono crescere liberamente integrandosi con l’ambiente circostante, senza bisogno di ricorrere a prodotti di sintesi e a potature drastiche. È una rosa dallo stupefacente vigore, caratterizzata da una fioritura quasi continua in tutta la stagione; ibridata in Inghilterra all’inizio del 900 da William Paul, è una magnifica rampicante in grado di espandersi per più di 10 metri. Sempre rimanendo tra le rampicanti di grande vigoria, altre magnifiche rose sono R. banksiae var. lutea o R. ‘Rambling Rector’, che fioriscono una sola volta ma in innumerevoli mazzi di fiori piccoli, completamente doppi e giallo primula la prima, semi-doppi dal color bianco crema la seconda, regalandoci uno spettacolo indimenticabile.

rose Kristian Buziol
Un giardino sui colli asolani, progettato da Kristian Buziol, nel quale sono state usate molte varietà di rose bianche: R. ‘Regina della Neve’, R. ‘Aspirin’, R. rugosa ‘Gufo dell Neve’, R. ‘Iceberg’ e R. ‘Winchester Cathedral’.
Il terreno, posizionato a metà collina tra i vigneti, presenta numerosi dislivelli sui quali le sarmentose fanno un gioco di volumi che sembrano seguire la morfologia del paesaggio.

Rose dall’aspetto morbido e naturale, senza dimenticare che, a patto che non venga potata, R. ‘Rambling Rector’ dopo la fioritura s’impreziosisce di piccole bacche rosse che donano al giardino un aspetto piacevole anche durante l’inverno. Volgendo lo sguardo alle rose inglesi, invece, è impossibile non parlare di David Austin, un uomo che ha rivoluzionato completamente il mondo delle rose, riuscendo a coniugare nelle sue ibridazioni la bellezza e i profumi intensi delle rose antiche, con la rifiorenza e la resistenza delle moderne. Un catalogo elegante, quello di Austin, che si adatta sempre di più al nostro clima. Pensiamo a R. ‘Eustacia Vye’, un’interessantissima varietà dal colore rosa albicocca i cui petali arruffati ricordano l’eleganza di una peonia. Ha un profumo intenso, fruttato, con note di limone e un’ottima resistenza alle malattie capace di renderla adatta a tutti i giardini. La versatilità delle rose ha inoltre un’infinita possibilità d’impiego, scarpate ricoperte da rose tappezzanti come R. ‘Regina della neve’ o bordure e siepi con la più nota R. polyantha ‘The Fairy’ regalano incredibili fioriture di straordinaria affidabilità. Naturalmente ogni rosa va scelta e accostata in modo da tener conto di molti fattori: l’esposizione, il volume, l’altezza, il colore, ma anche considerando abbinamenti armoniosi con piante come Nepeta, Lavandula, Salvia e Geranium, che, se ben accostate, offrono grandi soddisfazioni. Scegliere la rosa giusta significa aver compiuto un viaggio alla riscoperta di specie e varietà dimenticate o meno conosciute, in grado di riempirci gli occhi d’incanto e di stupire anche i più scettici.

Kristian Buziol

Kristian Buziol è un garden designer con una grande passione per la natura che va oltre gli aspetti strettamente professionali. Un lavoro ereditato da una tradizione familiare. I nonni, infatti, già all’inizio del 900 possedevano un’attività commerciale di piante e sementi. La sua passione ben presto si è trasformata in una dedizione totale che lo ha spinto, dopo gli studi di agraria, a viaggiare in tutto il mondo per studiare e conoscere da vicino i giardini più belli. Nel corso della sua carriera ha realizzato oltre 500 progetti nei quali la scelta delle piante è sempre frutto di una prospettiva consapevole per integrarsi perfettamente al contesto, abbattendo il più possibile i costi di manutenzione e l’impatto ambientale.

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