Incantevoli peonie

peonie
Al Centro Botanico Moutan si possono ammirare tutte le specie e cultivar di peonie cinesi, arbustive e loro ibridi, molte varietà coltivate di erbacee (per un totale di circa 600 tra specie, ibridi naturali, e cultivar). Notevole è la grande quantità di Peonia rockii, in onore di Joseph Rock, cacciatore di piante del 900, e loro ibridi. Alcune P. rockii sono state ibridate con P. ostii, unica peonia a portare il nome di un italiano, Gianlupo Osti, grande appassionato e ricercatore. Foto ©Dario Fusaro 

Coltivate per centinaia di anni in Cina e in Europa, inizialmente per le loro qualità medicinali, le peonie sono apprezzate per la loro bellezza che ha ispirato artisti e poeti. 

Le origini delle peonie si perdono nel tempo e se ne hanno notizie certe solo quando le prime Mu dan, nome cinese di Paeonia suffruticosa (arbustiva), furono coltivate nei giardini imperiali della Cina, di cui sono originarie, durante la dinastia Tang (618-907 d.C.). Da quei giardini si diffusero gradualmente in tutto il paese, insieme alle Paeonia lactiflora (erbacee) e da allora le peonie sono apparse ripetutamente nella poesia cinese, nei dipinti, nelle porcellane e nei ricami, come simbolo di ricchezza e nobiltà. La peonia era la musa preferita dei pittori cinesi. È curioso notare che ben prima che l’Olanda venisse colta dalla frenetica passione per i tulipani, passata alla storia come ‘tulipomania’, la Cina fosse pervasa da una febbre da peonia. Esiste ancora una varietà denominata ‘Cento once d’oro’, il prezzo per poterne ammirare i fiori. E non a caso il nome cinese della pianta è Sho yu: la più bella.