DI MARCO BAY

LA MIA CARTOLINA PER L’ESTATE

Ma allora il giardino in movimento esiste davvero? Parafrasando il manifesto, divenuto planetario, del mitico paesaggista francese, questa è la mia cartolina per l’estate. Questo prezioso carico di piante, scelte tra quelle coltivate da Sofia Meda al Podere Restelli nel vivaio di Olgiate Olona, ora fa da cornice a uno dei giardini che guardano uno dei porti naturali più belli del Mediterraneo. Qui ho piantato una selezione di salvie, dalla ‘azurea’ alla ‘uliginosa’ per quelle loro sfumature dell’azzurro, del blu e dei turchese e che si accompagnano così bene ai riflessi delle profondità del mare. Mescolate alle erbacee perenni ho piantato un unica varietà di rosa, la ‘Sombreuil’, speciale per quel profumo intenso di agrumi. I lentischi, che spuntavano dal finestrino della cabina di guida, crescono adesso anche loro liberi insieme ai Daucas carota nel Portofino mix borders. La giardiniera Marisetta, che vive lì vicino, ha esclamato notando le ombrellifere: “ma io questi li elimino dalle fasce perché spontanei!” Dopo questi impegni ora mi fermerò all’ombra dei pini a leggere “L’invenzione della terra” di Franco Farinelli all’inseguimento di riflessioni suggestive su cosmologie e cosmografie; alternandolo a letture più legate al mondo vegetale “Il giardino mediterraneo” di Mimma Pallavicini, fresco di stampa, era presente con l’autrice alla piccola fiera delle “Erbe in festa” a Rollo; il libro dispensa numerosi consigli su come muoversi in questi ambienti con tanto sole e poca acqua; ho intenzione poi di rileggere dopo trent’anni “La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell, per quelle divertentissime avventure con tutti gli amici dell’uomo. Ma, non solo, poi si riparte per ammirare il nuovissimo padiglione degli architetti Selgascano alla Serpentine Gallery per stimolare il mio continuo confronto di idee tra mondo naturale e gesto artistico, perché il giardino è un ‘opera d’arte.