Che cosa succede quando il mondo della moda incontra la gastronomia stellata? Sicuramente nascono grandi cose e nuove opportunità: è il caso infatti di Massimo Bottura, lo chef pluristellato di Osteria Francescana a Modena, che ha da poco inaugurato Gucci Osteria, la boutique del gusto in Piazza della Signoria a Firenze.

Gucci Osteria a Firenze, la seconda dopo Modena…

È proprio in occasione della 93esima edizione di Pitti Immagine Uomo e dell’inaugurazione del Gucci Garden, che si celebra il 9 gennaio 21018 la Gucci Osteria di Massimo Bottura ospitata nel celebre museo di Palazzo della Mercanzia, in piazza della Signoria.

E come spesso accade, l’osteria è luogo di incontri e frutto di collaborazioni importanti. Infatti lo chef modenese ha accettato la collaborazione con la maison di moda portando in alto l’amicizia con Marco Bizzarri, amministratore delegato di Gucci, amico modenese fin dai tempi dei banchi di scuola.

Bottura aveva precedentemente rifiutato una proposta gastronomica di un altro locale in Italia. Invece a Firenze ha detto sì (è una bella soddisfazione per la Toscana, no?!).

Il locale mette a disposizione 25 coperti al piano terra del Garden e i suoi piatti sono un omaggio alla “fiorentinità”.

«Il ristorante contribuirà a ricordare che Firenze è sempre stata un centro di scambi culturali, particolarmente durante il Rinascimento» racconta Bottura a Agrodolce 

… e un menu di incontri dal mondo

È vero che il menu di Gucci Osteria è firmato Massimo Bottura ma la cucina è capitanata dalla messicana Karime Lopez, nonché moglie di Takahiko Kondo, sous chef dell’Osteria Francescana.

Si tratta, quindi, di una cucina internazionale dove la tradizione italiana (in particolar modo modenese) incontra esperienze gastronomiche orientali.

E ne sono testimonianza, ad esempio, il Taka bun, un panino soffice cotto al vapore ripieno di pancia di maiale e salsa piccante, i tortellini modenesi in crema di Parmigiano reggiano, la tostada di palamita (palamita marinata con tortilla messicana). 

Tutto negli segno di una contaminazione di stili e gusti cosmopoliti.

I prezzi oscillano tra i 15 e i 30 euro, 15 per i dolci e i vini rigorosamente toscani e francesi.

“Viaggiando per il mondo, la nostra cucina interagisce con tutto quello che vediamo, sentiamo e gustiamo. Aguzziamo gli occhi, sempre alla ricerca della prossima e inaspettata scoperta” aggiunge Bottura durante l’inaugurazione (cit Agrodolce).

Una bella soddisfazione, non credete?

Per immagini – Scatti di gusto