Nella Grecia antica l’acropoli, dal greco akros alto e polis città, indicava la parte più elevata delle città greche, generalmente difesa da mura. Situata a più di cento metri sopra il livello del mare, l’Acropoli di Atene è considerata l’acropoli per eccellenza, un capolavoro di inestimabile valore. Tra arte, storia e mitologia, l’Acropoli di Atene è sopravvissuta nei secoli, diventando simbolo della città e dello splendore della Grecia antica.

Le origini dell’Acropoli di Atene

Dedicata alla dea Atena, l’Acropoli si erge sulla città, dominando il paesaggio a cui è indissolubilmente legata. La storia del pianoro su cui sorge l’acropoli è antichissima, con tracce risalenti al Neolitico e Paleolitico. In età micenea, l’area ebbe finalità esclusivamente difensiva, ruolo che perse in epoca successiva, diventando un centro religioso dedicato al culto di Atena. I primi santuari furono edificati durante il regno di Pisistrato, ma l’acropoli fiorì all’epoca di Pericle che vide la realizzazione dei monumenti più significativi. Il Partenone, i Propilei, l’Eretteo e il Tempio di Atena Nike diventarono, quindi, espressione della supremazia economica e culturale di Atene.

L’Acropoli nella storia

Acropoli di Atene

Il Tempio di Atena Nike, primo tempio dell’acropoli completamente realizzato in stile ionico. © Paolo Villa, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

In epoca romana, l’Acropoli di Atene non perse il suo prestigio ma acquisì nuovi elementi, tra cui un tempio dedicato ad Augusto, mura fortificate e due nuovi varchi. Nel corso dei secoli, l’Acropoli fu plasmata dalle diverse culture e religioni che si avvicendarono, il che risultò anche in modifiche strutturali. Con l’affermarsi del Cristianesimo i templi diventarono chiese, poi successivamente moschee, mentre in epoca medievale l’acropoli fu trasformata in una fortezza. Numerosi i danni subiti, conseguenza del tempo e dell’azione dell’uomo. Uno degli eventi più gravi ebbe luogo nel 1687, quando i veneziani, durante la guerra di Morea, danneggiarono pesantemente il Partenone. Agli inizi del XX secolo iniziarono i primi lavori di restauro e conservazione dell’area e, nel 1987, l’UNESCO dichiarò l’Acropoli di Atene patrimonio dell’umanità.

I Propilei: l’ingresso monumentale

Acropoli di Atene
Il lato est dei Propilei, l’ingresso monumentale dell’Acropoli © George E. Koronaios, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Come centro religioso della città, l’acropoli si divideva in un’area nord, dedicata al culto degli dèi dell’Olimpo e una zona sud, interamente consacrata ad Atena. Per incorniciare l’entrata nell’acropoli, i greci realizzarono un ingresso monumentale, conosciuto con il nome di Propilei, realizzati in marmo pentelico e pietra grigia di Eleusi. Costruiti tra il 437 e il 432 a.C., i Propilei si presentavano caratterizzati da un corpo centrale e due ali laterali. Come molte altre opere dell’acropoli, nei Propilei è evidente un mix di stili, con colonne doriche per la facciata ed elementi ionici all’interno. La particolare struttura dell’ingresso monumentale è dovuta, inoltre, alla pendenza del terreno che spiega la presenza di scalinate sia all’interno che all’esterno. Anche le sezioni laterali risultano disposte più in basso rispetto a quella centrale, sempre seguendo la pendenza del terreno.

L’eccellenza architettonica del Partenone

Acropoli di Atene
Il Partenone, considerato il migliore tempio dorico mai realizzato © George E. Koronaios, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Il Partenone è il monumento più celebre custodito nell’Acropoli di Atene, esempio di assoluta perfezione architettonica. Costruito nel V secolo a.C. per volere di Pericle, il Partenone è un tempio periptero di ordine dorico, dedicato alla dea Atena. Il progetto del Partenone si deve agli architetti Ictino, Callicrate e Mnesicle, supervisionati dallo scultore Fidia, autore delle decorazioni e della statua di Athena Parthènos. Considerato un monumento senza eguali, il tempio presenta numerose qualità uniche, piccole variazioni, come la curvatura dello stilobate, estremamente innovative per l’epoca. Il Partenone è, inoltre, ottasilo poiché presenta otto colonne sul lato corto e diciassette su quello lungo. Impressionanti anche le decorazioni, in particolare, le novantadue metope, scolpite come altorilievi, raffiguranti battaglie leggendarie, come la Gigantomachia e la Centauromachia.

I santuari dedicati ad Atena

Acropoli di Atene
L’Eretteo, tempio prostilo, così denominato in onore di Eretteo, re mitologico di Atene © Jebulon, (CC0 1.0), via Wikimedia Commons

Nell’ambito dell’acropoli si ergeva, inoltre, uno dei templi più sacri della città, edificato nel luogo dove si sarebbe svolta una disputa tra Atena e Poseidone. Qui l’architetto Filocle realizzò l’Eretteo, un tempio prostilo, con colonne di ordine ionico solo sulla facciata, ricco di decorazioni ornamentali in materiali preziosi. Il tempio sostituì un santuario più antico, dedicato ad Atena Poliàs e, così denominato in onore di Eretteo, re mitologico di Atene. Tra i monumenti principali dell’acropoli anche il Tempio di Atena Nike, opera dell’architetto Callicrate, il primo completamente realizzato in stile ionico. Il piccolo santuario, a strapiombo sulle rocce, è definito da quattro colonne ioniche sui lati corti e decorato da bassorilievi raffiguranti la battaglia tra Greci e Persiani.

Maria Teresa Morano

Vi potrebbero interessare anche: