Mec-Art (abbreviazione di Mechanical Art) è un movimento artistico nato in Francia nella seconda metà degli anni Sessanta. Il movimento si distingueva per la scelta di utilizzare immagini provenienti dai nuovi media (televisione, rotocalchi, cinema) come punto di partenza per le opere d’arte, che venivano riprodotte attraverso procedimenti meccanici, come i riporti fotografici. Gli artisti del movimento ritenevano che questa forma ibrida di arte fosse il modo migliore per descrivere i profondi cambiamenti sociali ed economici dell’epoca.

Mec-Art
By Filippo panseca – Template:Fotografia scattata alla personale di Mimmo Rotella a Milano Studio Marconi, Archivio Panseca, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=40775123

L’origine del termine Mec-Art è controversa: molti la fanno risalire al critico e pensatore Pierre Restany, mentre più accreditata sembra essere la teoria che attribuisce l’invenzione a uno dei principali esponenti di questo movimento, il francese Alain Jacquet. Questo movimento riuscì a diffondersi velocemente soprattutto in Italia, ma la sua influenza coinvolse tutta Europa, lambendo persino gli Stati Uniti. Rispetto alla pop art statunitense questo movimento si contraddistingue per la scelta delle immagini come punto di partenza: non solo immagini della cultura di massa, ma anche opere classiche e iconiche, come i dipinti impressionisti di Monet e Degas o i dipinti degli Old Master. Tra gli artisti che hanno preso parte a questo movimento vanno annoverati gli italiani Gianni Bertini, Bruno di Bello, Elio Mariani, Elisa Magri, Mimmo Rotella, Aldo Tagliaferro; i francesi Alain Jacquet, Serge Bèguier e il belga Pol Bury Nikos.

Secondo questo movimento la pittura era superata grazie e a causa della proliferazione delle nuove immagini meccaniche provenienti dai nuovi media (televisione, rotocalchi, cinema). Non solo la Mec-Art si caratterizza per l’impiego di procedimenti meccanici di riproduzione dell’immagine, soprattutto riporti fotografici: ovvero queste “nuove” immagini erano riportate con la tecnica della tela emulsionata su tela e mescolate con tecniche e gesti pittorici. Era quindi la fotografia il punto di partenza, integrato solo in seconda battuta dalla pittura. Il risultato è astratto partendo da un’immagine per lo più popolare: la Mec-Art riteneva che tale forma ibrida di arte fosse il miglior modo per descrivere i profondi cambiamenti sociali ed economici dell’epoca.

I principali esponenti della Mec-Art 

Gianni Bertini

Gianni Bertini nasce a Pisa nel 1922, muore a Caen nel 2010. E’ noto per una tecnica di pittura informale chiamata non a caso “bertinizzazione”, che prevedeva una meccanizzazione del gesto pittorico. Ciò lo avvicinò molto alla Mechanical art tanto che partecipò nel 1966 alla Galleria Blu di Milano alla prima mostra di questo movimento in Italia a cura di Pierre Restany.

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Mimmo Rotella

Mimmo Rotella (Domenico Rotella) nasce a Catanzaro nel 1918, muore a Milano nel 2006. E’ un artista noto per il suo legame al movimento del Nouveau Réalisme e della Pop Art internazionale. L’inizio della sua carriera fu profondamente influenzato dalla Mec-Art. In seguito a vicissitudini giudiziarie in Italia, si trasferisce a Parigi nel 1964 dove matura e completa i celebri reportages iniziati in Italia l’anno precedente. Queste opere vengono esposte per la prima volta nel 1965 alla Galerie J di Parigi nella mostra intiolata “Vatican IV”. La sua esperienza nel movimento si esaurisce e completa con il trasferimento a New York, dove diventa amico e collabora con Christo ed Andy Warhol.

Alain Jacquet

Alain Jacquet nasce nel 1939 a Neuilly-sur-Seine, muore a Manhattan nel 2008. Dopo la formazione come architetto, si afferma a partire dai primi anni Sessanta come pittore. Sebbene autodidatta i suoi provocatori e dissacranti lavori intitolati Camouflages sono tra le prime forme di Mec-Art. In queste opere l’artista sovrapponeva immagini tratte dalla vita quotidiana a capolavori della storia dell’arte. Tra le sue opere più iconiche la Nascita di Venere (1964) in cui sovrappone al celebre dipinto di Botticelli quella di una pompa di benzina della Shell.

La Mec-Art in breve 

Chi è Pierre Restany e come ha contribuito al movimento
della Mec-Art?

Pierre Restany è stato un critico d’arte e pensatore francese, noto per essere stato uno dei principali teorici e promotori del movimento Mec-Art, di cui scrive il manifesto nel 1965. Ha scritto numerosi testi sull’argomento e ha organizzato diverse mostre per promuovere il movimento.

In che modo il movimento Mec-Art si distingueva
dalla Pop Art statunitense?

Il movimento Mec-Art si distingueva dalla Pop Art statunitense perché impiegava immagini che raffiguravano opere classiche e iconiche, come i dipinti impressionisti di Monet e Degas o i dipinti degli Old Master. Inoltre questo movimento utilizzava immagini provenienti dai nuovi media come punto di partenza per le opere d’arte, mentre la Pop Art statunitense utilizzava principalmente immagini della cultura di massa. Infine, il Mec-Art utilizzava tecniche meccaniche di riproduzione dell’immagine, come i riporti fotografici, per creare un’arte ibrida.

Quali sono stati gli artisti più importanti del movimento Mec-Art?

Tra gli artisti più importanti del movimento Mec-Art si possono citare i francesi Alain Jacquet, Serge Bèguier e il belga Pol Bury e gli italiani Gianni Bertini, Bruno di Bello, Elio Mariani, Elisa Magri, Mimmo Rotella e Aldo Tagliaferro.

Come la fotografia ha influito sull’arte del movimento Mec-Art?

La fotografia ha influito sull’arte del movimento Mec-Art in quanto era il punto di partenza per le opere d’arte, che venivano poi integrate con tecniche e gesti pittorici per creare un’arte ibrida.

Quali sono state le principali influenze culturali e sociali
del movimento Mec-Art?

Le principali influenze culturali e sociali del movimento Mec-Art sono state i cambiamenti sociali ed economici dell’epoca, in particolare la proliferazione delle nuove immagini meccaniche provenienti dai nuovi media.

Qual è stata la relazione tra il movimento
Mec-Art e il Nouveau Réalisme?

Il movimento Mec-Art è stato strettamente legato al Nouveau Réalisme, poiché entrambi i movimenti hanno cercato di creare un’arte legata alla realtà e alla società contemporanea.

Come il movimento Mec-Art ha influito sull’arte contemporanea?

Il movimento Mec-Art ha influito sull’arte contemporanea ponendo l’accento sull’importanza dell’immagine nell’arte e sulla sua capacità di descrivere la realtà contemporanea. Inoltre, ha influenzato molte tendenze artistiche successive, come l’arte ibrida e l’utilizzo di tecniche meccaniche di riproduzione dell’immagine.

Quali sono state le principali mostre e gallerie che hanno esposto le opere degli artisti Mec-Art?

Le principali mostre e gallerie che hanno esposto le opere degli artisti Mec-Art sono state la Galleria Blu di Milano, la Galerie J di Parigi e la Galleria Apollinaire di Milano.

Qual è stato l’impatto del movimento della Mec-Art in Italia?

Il movimento Mec-Art ha avuto un notevole impatto in Italia, dove ha raggiunto una grande diffusione e ha influenzato molte correnti artistiche successive.

Sabino Maria Frassà

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