Maxwell Fry è stato un architetto, autore, poeta e pittore britannico. Sostenitore della Neuen Bauens in inghilterra è stato anche un pioniere dell’architettura tropicale dal 1944. Realizzò progetti in collaborazione con Walter Gropius, Le Corbusier, Pierre Jeanneret e con sua moglie Jane Drew.

La formazione

Edwin Maxwell Fry è nato il 2 agosto 1899 a Wallaseyed è morto il 3 settembre 1987 a Cotherstone.

Ha studiato architettura alla Scuola di Architettura dell’Università di Liverpool dal 1920 al 1923, formandosi in architettura neoclassica dello stile georgiano con il professor Charles Reilly. Dopo aver lavorato per un breve periodo a New York e nell’ufficio urbanistico di Adams & Thompson a Londra, divenne assistente capo nel dipartimento di architettura della Southern Railway. Costruì in stile neoclassico le stazioni di Margate, Ramsgate e Dumpton Park nel biennio 1924-1926. Nel 1930 tornò alla Adams & Thompson come partner.

Ramsgate station – ©Hugh Llewelyn (Flickr CC BY-SA 2.0)

Stazione ferroviaria di Margate

La prima stazione di Ramsgate risale al 1864 ma è stata demolita nel 1916. La stazione fu ricostruita nel 1926 dall’architetto Edwin Maxwell Fry. L’edificio presenta uno stile classico monumentale in mattoni marroni con un rivestimento in pietra e un tetto di tegole a padiglione. La sala prenotazioni è stata costruita in modo simile, con una caratteristica forma ellittica con illuminazione a sospensione.

Margate railway station – ©Richard Szwejkowski (Flickr CC BY-SA 2.0)

Passaggio al modernismo

Gradualmente Maxwell Fry passa da opere in stile neoclassico come il villaggio giardino a Kemsley vicino a Sittingbourne del 1929, e una casa a Wentworth nel 1932 al modernismo. Nel 1933, Maxwell Fry si unì al Neuen Bauens e fondò il gruppo Modern Architectural Research (MARS) con Wells Coates e F. R. S. Yorke.

Anche dopo il suo matrimonio con il modernismo, Maxwell Fry rimase appassionato di architettura neoclassica, prestando il suo sostegno a una campagna per la conservazione della Carlton House Terrace di Nash negli anni ’30.

Nel 1937, realizzò lo sviluppo residenziale Kensal House (1937) a Ladbroke Grove a Londra, con la pioniera della riforma sociale Elizabeth Denby. Ha, invece, progettato l’Impington Village College a Impington in Cambridgeshire, con Walter Gropius. Con lui fondò la Gropius & Fry, che durò dal 1934 al 1936 momento in cui Gropius si trasferì alla Harvard University negli Stati Uniti. Dal 1937 al 1942 fu segretario di Arthur Korn, presidente del comitato di gestione del gruppo MARS, che stabilì un piano di ricostruzione e riqualificazione di Londra.

Kensal House – ©Steve Cadman (Flickr CC BY-SA 2.0)

Impington Village College

Si tratta di una scuola aperta nel 1939 fondata da Henry Morris. Per la sua progettazione è stato chiamato Maxwell Fry insieme a Walter Gropius. Per quest’ultimo, fondatore della Bauhaus School of Architecture, questo edificio è l’unico lavoro presente in Gran Bretagna.

Ala dell’Impington Village College di Maxwell Fry e Gropius – ©sps1955 (Flickr CC BY 2.0)

Maxwell Fry incontra Jane Drew

Nel 1942 lascia la prima moglie per sposarsi con l’architetto Jane Drew conosciuta al MARS. Insieme lavorarono dal 1944 al 1946 per il governo britannica dell’Africa occidentale.

La coppia aprì un ufficio in Ghana noto come Gold Coast lavorando lì e in Nigeria. Costruirono principalmente ambasciate ed edifici per l’istruzione collaborando anche con altri architetti britannici. Il più noto è sicuramente l’Università di Ibadan.

Collaborazione con Le Corbusier in India

Nel 1951 Fry e Drew si unirono a un progetto ambizioso per pianificare e creare una nuova città, Chandigarh che sarebbe diventata la nuova capitale del Punjab. La coppia erano responsabili dell’assicurazione della partecipazione di Le Corbusier al progetto che, in precedenza, aveva rifiutato gli inviti. I Fry hanno dunque lavorato usando il piano ideato da Le Corbusier per creare la città. Vi trascorsero tre anni, progettando alloggi, un ospedale, college, un centro sanitario, piscine e negozi.

Chandigarh

Quando la storica capitale della regione del Punjab, Lahore, fu ceduta al Pakistan, Chandigarh doveva simboleggiare la libertà dell’India e un nuovo inizio per la regione.

Inizialmente il lavoro fu affidato agli architetti Albert Mayer e Mathew Novicki ma quest’ultimo morì in un incidente aereo nel 1950. I lavori furono affidati all’architetto Le Corbusier sotto pressione di Maxwell Fry e Jane Drew. Il francese ideò Chandigarh come una città che assolveva le funzioni basilari di lavorare, abitare, e la cura del corpo e dello spirito. Ad oggi la città ospita più di 900.000 persone che vivono in condizioni armoniose considerate le migliori del paese.

Chandigarh è una delle città meglio pianificate dell’India, è divisa in 47 settori autonomi e quattro grandi aree di lavoro. I quartieri sono disegnati in modo geometrico e sono stati progettati strutture in cemento armato. Ogni settore della città presenta i propri negozi, edifici accademici e sanitari, luoghi di culto, spazi aperti, verde e aree residenziali.  Le strade sono abbastanza larghe e spaziose e, a differenza delle altre città indiane, non è cresciuta in modo casuale.

Palazzo della Segreteria di Le Corbusier a Chandigarh – ©Sanyam Bahga (via wikimedia commons CC BY-SA 3.0)

Altre collaborazioni

La coppia ha spesso collaborato ed erano amici intimi di Sir Ove Nyquist Arup, fondatore della ARUP. Si tratta di una multinazionale britannica di servizi professionali con sede a Londra che fornisce servizi di progettazione, ingegneria, architettura, pianificazione e consulenza in ogni aspetto dell’ambiente da loro costruito. Sempre in collaborazione con la moglie, Maxwell Fry e successivamente anche con l’aggiunta di Denys Lasdun ha progettato la sede della Pilkington Glass a St. Helens in Inghilterra. I tre architetti insieme formavano la cosiddetta Fry, Drew and Partners attiva dal 1946 al 1973. Durante gli anni la coppia di architetti ha assunto numerosi partner più giovani formando uno studio di dimensioni notevoli. A causa di questo alto numero di collaborazioni lo studio ha eseguito numerosi lavori in cui però erano meno evidenti le caratteristiche peculiare dello stile di Maxwell Fry.

Maria Giulia Parrinelli

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