Il nespolo del Giappone, il cui nome botanico era Eriobotrya japonica ma da poco Rhaphiolepis bibas, è apprezzato soprattutto come piccolo albero frutto e ornamentale. e da frutto. Originario della Cina centro meridionale, appartiene alla famiglia delle Rosaceae e ha fiori bianchi profumati raccolti in grappoli e foglie coriacee. I suoi frutti arancio chiaro e dalla polpa succosa sono particolarmente graditi e gustosi per via del loro sapore dolce.

Caratteristiche del nespolo del Giappone

L’albero del nespolo giapponese è un sempreverde, i cui frutti dalla polpa succosa, giungono a piena maturazione nei mesi compresi tra giugno e luglio. Pur essendo diffuso in tutta la penisola, la produzione dei frutti, tuttavia, si concentra in particolare in Puglia, in Campania e in Sicilia, tutte località in cui le nespole giapponesi sono coltivate da oltre due secoli.

nespole
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Oltre a essere un albero decorativo per la sua fioritura il suoi frutti sono ricchi di sali minerali,apportano notevoli benefici all’organismo. È apprezzato anche dalla medicina tradizionale cinese.

La fioritura del nespolo del Giappone

La fioritura del nespolo del Giappone è una caratteristica che da sempre la rende una pianta ornamentale particolarmente affascinante e attrattiva. I fiori del nespolo sono di colore bianco-crema e leggermente vellutati e, inoltre, emanano un delicato profumo. Sono portati su un racemo posto all’apice di un ramo di consistenza molto vellutata.

Nespolo del Giappone
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Il nespolo giapponese fiorisce in autunno e in inverno, da ottobre a dicembre.

I frutti di Rhaphiolepis bibas

I frutti sono tondeggianti, di colore albicocca che può essere anche più intenso in alcune zone meglio esposte, oppure più chiaro e risaltano con il verde scuro delle foglie. Hanno buone qualità organolettiche. I frutti sono portati su rami dell’anno precedente.

Rhaphiolepis bibas
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Coltivazione del nespolo

È una pianta che predilige un clima mite, ma si è acclimatato nel nostro paese al punto da essere coltivato anche nelle aree più settentrionali, tuttavia le temperature troppo basse ne impediscono la fioritura e la fruttificazione.

Per avere un esemplare in buona salute è bene coltivarlo in pieno sole, in un terreno di medio impasto, con una buona presenza di sostanza organica. È opportuno evitare i ristagni idrici.

Rhaphiolepis bibas
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La buca di impianto deve essere almeno il doppio della zolla o del vaso, e poco più profonda. Sul fondo della buca deve essere apportato terriccio misto a terra da giardino, quindi si coiloca la pianta all’interno della buca, apportando sempre nuova terra e facendo attenzione a non interrare il colletto. Questa fase è particolarmente delicata poiché una volta interrato il colletto, che è la parte più vitale, la pianta potrebbe morire per asfissia. Utilizzare terra da giardino mista a terriccio di buona qualità favorisce la fuoriuscita della radici dal pane radicale.

La coltivazione in vaso di Rhaphiolepis bibas

L’albero del nespolo del Giappone può essere coltivato anche in vaso, con un diametro superiore a  50 cm di resina o la terracotta.
La pianta si coltiva in terreni ben drenati e argillosi, in pieno sole ma in ombra parziale. Facile da coltivare, tollera i terreni alcalini e brevi periodi di siccità.

Come si innaffia il  nespolo del Giappone

È necessario fare attenzione alla quantità di acqua che viene somministrata, se poca non bagna adeguatamente la pianta, se troppa potrebbe provare pericolosi marciumi radicali.

Come e quando potare il nespolo  del Giappone

Come tutte le piante il nespolo del Giappone deve essere potato solo quando e se necessario (pulizia del secco e rami che crescono disordinatamente). Sono da evitare potature drastiche con grandi asportazioni di rami. Una buona regola è non eliminare mai una porzione di chioma superiore al 30% del totale.

Poiché fiori e frutti sono portati su rami emessi l’anno precedente è ovviamente sconsigliato rimuoverli. Gli interventi di potatura, quindi si effetuano dopo la raccolta dei frutti e tagliano i rami  che li hanno prodotti al fine di permettere la formazione di una nuova vegetazione per l’anno successivo.

Come per tutte le potature si consiglia l’utilizzo di attrezzi affilati e disinfettati con sali quaternari di ammonio.

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La riproduzione: semi ed innesto

La riproduzione da seme viene effettuata solo a livello amatoriale oppure in genetica per selezionare varietà con caratteristiche differenti (che poi verranno riprodotte in altro modo , a livello florovivaistico)

All’interno del frutto si possono trovare dai 3 ai 5 semi che potranno essere utilizzati per la riproduzione della pianta. La semina non è un’operazione complessa ma deve avvenire poco dopo aver consumato il frutto. Innanzitutto è necessario pulirli da eventuali residui del frutto con un panno umido; quindi si interrano a una profondità doppia

È bene evitare l’esposizione diretta al sole fino a quando la piantina non sarà cresciuta abbastanza da essere travasata in un vaso più grande.

In florovivaismo il nespolo del Giappone viene riprodotto per innesto utilizzando il cotogno come portainnesto, che gli conferisce una maggiore resistenza al freddo.

Malattie e cure del nespolo

Tra le varie malattie del nespolo, la ticchiolatura è quella più frequente. Quest’ultima si manifesta con delle macchie inizialmente brune con aloni rossastri e, solo successivamente, necrotiche. Per prevenirla è necessario utilizzare prodotti rameici in primavera rameici.
Anche gli afidi del nespolo costituiscono una notevole minaccia. Si ammassano prevalentemente sulla parte inferiore delle foglie, sui germogli apicali, sugli steli e sui boccioli e si nutrono assorbendo la linfa.

Altri nespoli

Conosciuto con il nome di nespolo comune è Mespilus germanica, ora Crataegus germanica originario dell’Asia minore. I suoi frutti hanno una maturazione piuttosto lenta e si raccolgono in autunno, la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Maturano dopo la raccolta dentro cassette riempite di paglia, collocate in un luogo chiuso. La piena maturazione delle nespole, infatti, si verifica entro 15-20 giorni da quando il frutto è stato raccolto. In questo intervallo di tempo, il frutto acquisisce un gusto molto dolce.

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