Déjà-vu – lo specchio minimal che regala luce all’ambiente

Déjà-vu è una collezione di oggetti di design, ideata, nel 2011, da Naoto Fukasawa, per l’italiana Magis.

Ne fanno parte un tavolo, una sedia, uno sgabello e uno specchio (oggetto del nostro articolo), in diverse varianti.

Lo specchio Déjà-vu ha una cornice a rilievo, in estruso di alluminio lucido o verniciato, gli spigoli smussati ed è molto curato nei dettagli.

Include giunti in pressofusione di alluminio lucido o verniciato, un vetro retropellicolato ed è dotato di piastrine, per il fissaggio a parete, in ferro zincato a freddo.

Disegnato su un concept minimal e raffinato, arricchisce di luce brillante e suggestioni il bagno o il living (anche la cornice è riflettente) e può essere fissato a parete o appoggiato a terra.

Déjà-vu è disponibile in due varianti cromatiche e in 3 diversi formati: 73 centimetri per un’altezza di 190 (versione a terra), 73 x un’altezza di 137 o 105 x 105 (modello quadrato).

Il designer

Naoto Fukasawa è un designer nato, nel 1956, in Giappone, che ha saputo creare un network-laboratorio per la progettazione industriale e l’interior – con sedi a Tokyo e a Milano.

Convinto di dover guardare all’essenza degli oggetti, secondo una filosofia di matrice orientale, esprime il suo approccio al design con queste parole:

progettare la forma è dare forma ai valori che le persone condividono e a cui aspirano … (occorre) catturare visivamente questi valori, cercando di delinearne il contorno preciso

Fukasawa insegna alla Tama Art University e alla Musashino Art University di Tokyo e il suo studio lavora con marchi prestigiosi in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Spagna, Scandinavia e, naturalmente, in Giappone.

Negli anni, ha conseguito premi e riconoscimenti, quali l’IDEA Gold Award, il Gold Award, il D&AD Gold Award , l’Interior Innovation Award e il Mainichi Design Award.

L’azienda

Magis, fondata, nel 1976, da Eugenio Perazza è un’azienda presente in circa 100 paesi e ha festeggiato, di recente, il 40° anniversario.

Le sue linee progettuali sono segnate da un visual fluido, innovativo e originale, arricchito da contaminazioni artistiche.

Nel tempo, ha attivato sinergie con firme importanti del design, ricevendo premi importanti.

Per fare qualche nome, hanno collaborato con Magis: Ron Arad, Stefano Giovannoni, Konstantin Grcic,  Jasper Morrison, Philippe Starck, Andries e Hiroko Van Onck, Marcel Wanders e, ovviamente, Naoto Fukasawa.

Alcune produzioni sono entrate a far parte delle collezioni del MoMA – Museum of Modern Art di New York e del Centre Pompidou di Parigi.

Per i credits, le immagini della galleria sono tratte dal sito web di Magis; vi consigliamo di visitarlo per suggestioni o approfondimenti.