L’iconica lampada di casa Oluce disegnata da Vico Magistretti celebra 40 anni con un progetto curato da Nicola Di Battista e sviluppato con la collaborazione della Fondazione Vico Magistretti. È AtolloArte – presentato in occasione della settimana del design – in cui quattro maestri dell’arte contemporanea le rendono omaggio creando una propria reinterpretazione.

Omaggio all’archetipo della lampada da tavolo

Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto ed Ettore Spalletti: questi i nomi chiamati a rendere omaggio ad Atollo, ideata nel 1977 da Vico Magistretti e diventata negli anni l’archetipo della lampada da tavolo, vincendo  il  Compasso  d’Oro  nel  1979,  e  rivoluzionando  completamente  il  modo  di  immaginare  il  classico  abat-jour.  Le  forme  geometriche  che  la  compongono  –  il  cilindro,  il  cono  e  la  semisfera  –  hanno  dato  vita  a  un  prodotto  decorativo essenziale,  slegato  dal  periodo  storico  dalle  mode  del  momento  e  divenuto  ormai  a pieno  titolo  una  delle  icone  del  design  italiano.

Il progetto di AtolloArte è di fatto un calembour, un gioco di parole tra l’Atollo come prodotto di design e come isola, accostata al mondo dell’arte: la lampada diventa il punto di partenza dell’opera e al tempo stesso il fil rouge che tiene insieme tutte le opere, definendo uno spazio chiuso come una sorta di isola, un atollo.

AtolloArte: dalla riconfigurazione spaziale al semplice imballaggio

Partendo da un grande classico del design e valicando i confini del semplice eppur sincero omaggio, è il modo di intendere l’arte che gli artisti hanno portato in scena con AtolloArte. Come racconta il curatore stesso “Abbiamo allora chi, come Mimmo Paladino tocca in maniera profonda la forma della lampada, riprogettandone l’intera configurazione spaziale e creando così un oggetto completamente nuovo; oppure chi, come Ettore Spalletti, aggiunge alla lampada un lieve segno sulla sua curva perfetta, che semplicemente la accarezza; o ancora chi, come Michelangelo Pistoletto, sceglie di aggiungere alla lampada originale un’altra forma, che ci spinge a pensare criticamente all’idea stessa di luce artificiale; o infine chi, come Enzo Cucchi, ritiene la lampada non modificabile nella sua perfezione formale e allora si occupa solo di ridisegnarne l’imballaggio.”

Accanto ai progetti degli artisti protagonisti del progetto AtolloArte, l’azienda ha voluto rendere omaggio alla Atollo realizzando la storica lampada in una versione in portoro, prezioso marmo italiano originario della zona ligure di Porto Venere. Questo pezzo spettacolare è stato realizzato partendo da un singolo blocco di pietra, intagliato e rifinito dalle migliori eccellenze italiane tra i maestri marmisti. L’utilizzo specifico del portoro – caratterizzato da un nero intenso e venature dorate – ha voluto aggiungere alle geometrie essenziali della lampada di Magistretti un carattere più spiccatamente decorativo e scultoreo, sottolineando il carattere celebrativo di questo esemplare.

AtolloArte il progetto che reinterpreta l'iconica lampada di Oluce
Atollo Marmo Portoro