Il rosmarino prostrato è una pianta aromatica sempreverde che appartiene alla famiglia alla famiglia delle Lamiaceae ed è originaria dei paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Il suo nome botanico è Rosmarinus officinalis ‘Prostratus’ o ‘Repens’. Da poco il rosmarino è stato oggetto di riclassificazione ed è diventato quindi Salvia rosmarinus. Il rosmarino prostrato è una delle una delle varietà  più note e può essere coltivato in vaso o, meglio, utilizzato come pianta ricadente da muretti.

rosmarino prostrato
Rosmarino prostrato coltivato sopra un muretto, si nota la cascata di rami e fiori. Foto [zlajaphoto]/stock.adobe.com

Differenza tra rosmarino e rosmarino prostrato

Il rosmarino comune è un arbusto che può crescere fino a quasi 2 metri in altezza e ha foglie aghiformi, lunghe circa 1,5 cm e larghe 2 – 3 mm, sempreverdi e brillanti e con la pagina inferiore biancastra. Tutta la pianta, sia di rosmarino comune che di rosmarino prostrato, ma ancora di più nel secondo caso, ma in particolare le foglie e i fiori, è fortemente aromatica, motivo per cui viene spesso impiegata in cucina.
Le due piante si distinguono soprattutto per la differente morfologia e dimensione.
Il rosmarino comune si sviluppa verso l’alto.

La pianta del rosmarino prostrato ha un portamento che dapprima si espande e poi si protende verso il basso e in genere ha dimensioni più contenute, che di solito si sviluppano verso il basso per circa 1 metro e si allargano fino a circa 60 cm.

Questa peculiarità la rende particolarmente elegante ed ornamentale, adatta ad abbellire muretti, e, in vasi piuttosto capienti, balconi e terrazzi. Se coltivato in terra e non vicino a un muretto, il suo portamento sarà strisciante.

 

Le caratteristiche del rosmarino prostrato

Il rosmarino prostrato, alla pari del comune rosmarino, fiorisce verso marzo / aprile (dipende dalle condizioni climatiche) e occasionalmente a inizio autunno (non oltre ottobre, ma anche in questo caso le condizioni climatiche sono la variabile da tenere in considerazione), quando compaiono i frutti che contengono il seme. I fiori di un delicato azzurro lavanda o bianchi sono particolarmente decorativi e molti profumati.

I fiori attraggono molti insetti impollinatori.

rosmarino prostrato
Api attratte dai fiori di rosmarino prostrato.
Foto [Rawf8]/stock.adobe.com
La pianta arresta quasi completamente la fase vegetativa in estate e tenderà ad entrare in  riposo. Ha una buona resistenza al freddo  e sopporta temperature che possono scendere fino a -5°C: ciò rende questa pianta particolarmente versatile.
Infine, è una pianta che non necessita di particolari cure e attenzioni e per mantenerla rigogliosa basterà conoscere soltanto alcune regole e abitudini riguardanti l’annaffiatura e la messa a dimora.

Le proprietà

Essendo una pianta molto aromatica, il rosmarino prostrato, alla pari di quello comune, è ampiamente impiegato in cucina, specialmente in quella italiana e mediterranea, per insaporire il cibo.

rosmarino prostrato
Foto [HandmadePictures]/stock.adobe.com
Oltre a essere commestibile si presta ad ulteriori utilizzi, in virtù delle sue proprietà, tra cui quelle balsamiche e stomachiche.  Un infuso di rosmarino, ad esempio, ha un effetto digestivo e purificante dell’organismo.

Foto [Sea Wave]/stock.adobe.com
L’estratto è prezioso per lenire eruzioni cutanee o per purificare la pelle ed è largamente utilizzato in profumeria. Grazie alla sua funzione antisettica, il rosmarino è frequentemente impiegato in caso di raffreddore o tosse, ma anche in condizioni di stanchezza psicofisica per la sua forte azione energizzante.

Foto [Igor Normann]/stock.adobe.com
Inoltre, i rami eliminati durante la potatura possono essere suddivisi in mazzetti ed utilizzati per profumare gli ambienti della casa.

Foto [motorolka]/stock.adobe.com
Spesso il rosmarino prostrato è coltivato insieme alla lavanda; anche quest’ultima, infatti, è un’erba aromatica a portamento arbustivo, apprezzata per il profumo dei fiori. Così come il rosmarino, vanta delle proprietà fondamentali per il benessere psico-fisico ed è considerabile come una preziosa alleata contro insonnia, stanchezza e ansia.

Quando e come si pianta il rosmarino prostrato, in piena terra e in vaso

Non ci sono dei periodi dell’anno particolarmente raccomandati per mettere a dimora il rosmarino prostrato; tuttavia si consiglia di eseguire questa operazione quando le temperature non sono troppo elevate o troppo basse. Per la coltivazione in vaso è opportuno scegliere un contenitore che abbia una dimensione leggermente superiore al pane di terra del vaso originale della pianta, quindi riempirla parzialmente con buon terriccio, successivamente trasferirvi la pianta e poi aggiungere terra fino a raggiungere il colletto, che non deve mai essere coperto.

Foto [encierro]/stock.adobe.com
Sia che il rosmarino prostrato sia coltivato in piena terra sia che sia coltivato in vaso il suo terriccio deve essere leggero e soprattutto ben drenato, per evitare ristagni idrici, che porterebbero, alla lunga, la pianta a marcire. Può essere utile mescolare il terriccio con sabbia di fiume.

Rosmarino coltivato in terreno drenante. Foto [dp3010]/stock.adobe.com
Quando l’apparato radicale è cresciuta abbastanza da aver riempito il contenitore, è necessario rinvasare. Il nuovo vaso deve essere più grande dei precedenti di un paio di centimetri. Un buon consiglio è quello di rinvasare ogni due anni prima che la pianta inizi a fiorire, oppure subito dopo la fioritura.

Come si coltiva e si cura

Coltivazione e cura del rosmarino prostrato non sono complesse, in quanto si tratta di una pianta versatile e che necessita soltanto di alcuni, ma essenziali, accorgimenti. Per garantirne una buona crescita, un’adeguata esposizione è fondamentale: è bene posizionarlo in zone del balcone o del giardino ben soleggiate, in modo tale che possa ricevere la luce diretta del sole per almeno 8 ore.

L’annaffiatura del rosmarino prostrato è importante se la pianta è in vaso: deve essere effettuata con regolarità, la sera tardi o la mattina presto, nel periodo vegetativo, sempre facendo attenzione a lasciare asciugare quasi completamente il pane di terra per evitare ristagni idrici ed eliminando il sottovaso per la medesima ragione.
In inverno, invece è possibile diminuirne la frequenza, limitandosi a annaffiature in caso di protratta mancanza di pioggia da effettuarsi nelle ore più calde del giorno. Se il rosmarino prostrato è messo a dimora in piena terra saranno sufficienti solo annaffiature in caso di siccità. In località in cui le temperature invernali scendono molto al disotto di 0° C è opportuno collocare la pianta in una serra fredda.
Infine, il periodo maggiormente indicato per procedere alla potatura è quello del risveglio vegetativo, evitando tagli drastici e comunque senza mai arrivare al legno, perchè poi la pianta non sarà più in grado di emettere nuove gemme. Si recidono inoltre i rami secchi e non più produttivi.

Foto [Thomas_]/stock.adobe.com
Quando si vuole usare un rametto di rosmarino un cucina, si può prelevare la parte terminale del ramo in ogni momento.

Come riprodurre il rosmarino prostrato

È possibile riprodurre il rosmarino prostrato facendo una talea. È sufficiente prelevare dei rametti sani di rosmarino prostrato lunghi circa 5 – 10 cm, eliminando le foglie basse e lasciando solo quelle in cima. Successivamente si dispongono in un vasetto riempito con una miscela di torba e agriperlite e in prossimità del bordo del vaso stesso. È importante mantenere il terriccio moderatamente umido e nebulizzare ogni tanto la parte aerea e riporre il vaso in un luogo riparato; in 40 – 50 giorni circa, le talee avranno emesso radici sufficienti che consentiranno il trasferimento in terra o in un altro vaso. Possono anche essere usati anche specifici contenitori per talee, per facilitare le operazioni.

riproduzione per talea di rosmarino prostrato
Talee di rosmarino. Foto [zlajaphoto]/stock.adobe.com
In alternativa al terriccio si può usare solo agriperlite, evitando di farla asciugare completamente.

La riproduzione per talea può avvenire tutto l’anno, anche se la percentuale più alta di successo si ottiene con le talee estive; in autunno e inverno si si prelevano rametti legnosi dell’anno, in primavera semierbacei e in estate semilegnosi. 

Problemi e malattie

Nonostante il rosmarino prostrato sia una pianta particolarmente resistente, può comunque essere bersaglio di alcuni parassiti, come nel caso degli afidi. Questi ultimi si nutrono assorbendo la linfa delle piante, determinando così un arresto nello sviluppo. Per ovviare a questo problema, è bene procedere a un trattamento preventivo antiparassitario.

Se, invece, il rosmarino prostrato ingiallisce, è probabile che il drenaggio non sia adeguato. Se la pianta è coltivata in vaso si procede al suo trasferimento in un altro contenitore con nuovo terriccio poroso. A volte è sufficiente eliminare il sottovaso. Se la pianta è in piena terra di può arieggiare il terreno e aggiungere torba o sabbia di fiume.

©Villegiardini. Riproduzione riservata

Potrebbero interessare anche:

Balcone fiorito: come realizzarlo?

Balcone al sole: quali annuali ricadenti?