Spesso avere un balcone al sole è motivo di preoccupazione. Si pensa infatti che sia difficile che ci siano piante che possano resistere alla canicola estiva. Eppure, con le dovute accortezze, esistono molte piante che sopportano il grande caldo fiorendo a profusione e sono in particolar modo le annuali a dare molte soddisfazioni.

Gerani parigini
Basta anche solo un davanzale e la bellezza della semplicità… – [ph.kalinda12/stock.adobe.com]

Balcone o terrazzo: differenze di insolazione di cui tener conto

Relativamente alle ore di sole cui esporre le piante, va tenuto in debito conto che, su un balcone, il sole arriva in modo alquanto diverso da quello che invece riceve un terrazzo, specie all’ultimo piano di uno stabile, magari completamente scoperto. Difficile, ad esempio, che un balcone non abbia una parte di giornata in piena ombra e questo, non di rado, fa una grande differenza nel facilitare la vita vegetativa delle piante anche se il caldo è davvero intenso. La differenziazione tra le due esposizioni è necessaria proprio ad individuare le piante giuste capaci di sopportare un tale irraggiamento e simili temperature dando, però, il meglio di se stesse.

Balcone al sole
La ricchezza di un balcone al sole fra annuali ricadenti, bulbose, annuali a portamento eretto e compatto e perenni – [ph.PIXATERRA/stock.adobe.com]

Balcone al sole: fiori per tutta estate

Prima dell’acquisto è indispensabile fare tutta una serie di valutazioni e prepararsi adeguatamente alla coltivazione dei fiori che si desiderano, assumendo le informazioni necessarie. Non sono difficili le tecniche per avere un balcone al sole perfettamente fiorito ma quelle poche sono, come sempre, basilari.

Balcone al sole
Un tripudio di contrasti e colori, queste annuali – [ph.Raul/stock.adobe.com]

Annuali per un balcone al sole: le piante ricadenti più diffuse

Che siano nelle fioriere, nelle balconette, nei singoli vasi oppure nei basket appesi, in un balcone al sole o su un davanzale o fuori dalla porta di casa, quel che conta è che fioriscano ininterrottamente. Sono le annuali e quando sono ricadenti, l’effetto è appagante.

I gerani sono i protagonisti incontrastati delle fioriture in qualunque balcone al sole

  • Gerani: sono storicamente i fiori per qualunque balcone. Semplici nella coltivazione, amano il sole e con poco si ottengono fioriture insuperabili a condizione di bagnarli, concimarli e togliere lo sfiorito. Necessitano di pochissimo e danno senza risparmiarsi, purché si seguano quelle pochissime regole di base. Vengono trattati come annuali ma sono perlopiù perenni se si ha l’accortezza di ripararli in inverno (leggasi l’articolo sulle tecniche per avere un balcone fiorito di cui sopra) e si potino all’inizio della primavera. Specie, varietà e cultivar, non mancano nel genere Pelargonium, nome botanico dei gerani: parigini, odorosi ed edera che invece sono ricadenti e non si può non menzionare i classici zonali e imperiali e anche se non hanno lo stesso portamento. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

Petunie, surfinie e ‘Million Bells’: le altre protagoniste delle fioriture più copiose

  • Petunie e surfinie: da moltissimi anni sono regine incontrastate dei balconi assolati. La surfinia è un ibrido di Petunia. Di entrambe le piante sono infinite le varietà. Fioriscono ininterrottamente da aprile fino quasi ai primi freddi, sempre seguendo le regole di cui sopra. In genere si comportano da annuali ma non si può escludere che dove fa più caldo possano superare l’inverno. Perchè rifioriscano bene, appena la pianta si svuota di rami (verso metà stagione) va tagliata a circa 15 cm dal substrato così che ricacci e riformi un bel cuscino.
Petunie e surfinie in un balcone al sole
Petunie e surfinie, la differenza è quasi inesistente – [ph.Angelika Bentin/stock.adobe.com]
  • Calibrachoa: è commercializzata e conosciuta come petunia nana o come ‘Million Bells’. È parente stretta di Petunie e surfinie e anch’essa è ottenuta mediante ibridazione. Dà molte soddisfazioni per la stessa ragione delle due succitate. Più adattabile e più resistente rispetto ad esse, ha ottenuto un grande successo soprattutto grazie alle sue fioriture che diventano veri e propri cuscini fioriti per molti mesi. Calibrachoa ha le stesse necessità di Petunie e surfinie e per le tecniche colturali delle annuali da fiore, si rimanda all’articolo linkato.

Le piante ricadenti più utilizzate ma non sufficientemente conosciute

  • Lobelia erinus: questa è una tappezzante parecchio utilizzata, ma il suo nome è noto a pochi. Forma cuscini ricadenti di tonalità intense, soprattutto quella blu-viola che danno notevole rilievo ai contrasti compositivi. Anch’essa non necessita di cure particolari e fiorisce fino quasi a dicembre.
  • Verbena peruviana (sin. Verbena chamaedrifolia): è un’annuale che non tradisce mai le aspettative. Utilizzatissima su qualunque balcone al sole, è una pianta che a causa del freddo sparisce in inverno comportandosi da annuale pur essendo una perenne. Ne esistono numerose varietà con colori diversificati. Fiorisce copiosamente e ininterrottamente fino all’arrivo del freddo e non necessita di particolari cure.
Verbena peruviana perfetta per un balcone al sole
Verbena peruviana – [ph.YuiYuize/stock.adobe.com]

Le piante annuali ricadenti meno utilizzate

Di seguito qualche suggerimento sulle piante annuali ricadenti che meritano di essere conosciute meglio per essere maggiormente utilizzate.

Piante tappezzanti che diventano ricadenti

  • Bacopa (sin. Sutera cordata): è una pianta perfetta sia come esemplare, sia in una composizione con altre piante in una cassetta, dato il suo portamento un po’ ricadente ma al tempo stesso tondeggiante. Bellissima la fioritura che continua per tutta la stagione. Una pianta che mostra un notevole equilibrio estetico tra i piccoli fiori e le foglie, in termini di grazia.
  • Diascia: anche questa pianta forma dei bellissimi cuscini di fiori che vengono prodotti dalla primavera ad autunno inoltrato. Nell’Europa del sud si comporta ormai da perenne ma in realtà viene utilizzata come annuale. Non ha necessità di coltivazione particolari, valgono le regole generali relative ai fiori da balcone al sole. Per avere una fioritura prolungata e copiosa è bene cimare la pianta.
  • Nemesia strumosa: forma cuscini di fiori molto colorati e graziosissimi nel loro insieme. L’effetto scenico è notevole. Si comporta da annuale perché non tollera i climi europei ma nelle zone d’Italia dove le temperature restano miti per tutto inverno riesce a sopravvivere. Non ha necessità colturali di rilievo.
  • Nemophila menziesii: un’altra annuale spettacolare che produce fiori azzurro intenso a profusione. Ricade leggermente e forma un bel cuscino azzurro cielo. Anche questa annuale non richiede cure particolari. Non tollerando basse temperature, in inverno scompare.
  • Scaevola aemula: bella come poche altre ricadenti, forma grandi cuscini di fiori a forma di ventaglio di un bel lilla intenso, rosa fuchsia o bianco. Anche Scaevola non è una annuale ma per le temperature viene utilizzata come tale. Sopporta infatti fino a -4° e, riparandola per l’inverno, riesce tranquillamente a resistere. Anche questa pianta è perfetta per un balcone al sole e per lei valgono le regole generali di coltivazione di cui all’articolo al link.

Il giallo è protagonista sul balcone al sole

  • Bidens ferulifolia: forma un cuscino di fiori che ricordano delle piccole margherite gialle che vengono prodotti in continuo per tutta la stagione fino all’arrivo dell’autunno. Di facile coltivazione, non richiede cure particolari, ragione che la rende perfetta per decorare un balcone al sole.
Bidens ferulifolia: il giallo ideale per il balcone al sole
La fioritura di Bidens ferulifolia – [ph.Natalia/stock.adobe.com]
  • Sanvitalia procumbens: è conosciuta come zinnia strisciante per la forma dei suoi fiori che ricordano appunto il fiori di Zinnia. Se coltivata in piena terra o in un largo vaso/cassetta, tappezza fino a ricadere. Anch’essa è perfetta per un balcone al sole e i suoi fiori gialli vengono prodotti a profusione fino a fine autunno.
Sanvitalia procumbens ricadente per il balcone al sole
Una cascata di piccoli fiori gialli che formano cuscini e poi ricadono: Sanvitalia procumbens – [ph.profi/stock.adobe.com]

Annuali per il sole più filtrato

  • Torenia fournieri: nel cuscino di fiori e foglie che forma Torenia fournieri, ci si perde. Il viola vellutato che la contraddistingue è tale per cui diventa quasi ipnotica per lo sguardo, una sorta di attrazione fatale. Ama essere esposta alla luce molto intensa e sopporta il caldo ma se l’insolazione è eccessiva, è meglio tenerla schermata da altre piante o spostarla in un punto del balcone meno assolato.
  • Thunbergia alata: bellissima pianta rampicante che si può utilizzare sia come ricadente sia su un grigliato. Fiorisce copiosamente ma teme il freddo e per questo, pur essendo una perenne, nelle zone più fredde d’Italia si utilizza come annuale. Nei balconi più assolati è bene che abbia un’esposizione dove il sole arriva un po’ filtrato. La bellezza dei suoi fiori è data dal contrasto di colore delle corolle con la gola del fiore molto scura che le è valso il nome volgare davvero curioso di Susanna dagli occhi neri.
Thunbergia alata
Splendida Thunbergia alata – [ph.finecki/stock.adobe.com]

Piante rampicanti utilizzate come ricadenti

  • Lathyrus odoratus (pisello odoroso): è una pianta rampicante che si può allevare anche come ricadente. I fiori e le foglie ricordano appunto quelli dei piselli. Non ha necessità di rilievo e fiorisce da fine maggio fino all’arrivo dei primi freddi. Si consiglia in particolare la cultivar ‘Solvay Classic’.
Lathyrus odoratus
I bellissimi fiori di Lathyrus odoratus – [ph.pikumino/stock.adobe.com]
  • Mandevilla laxa: è molto scenografica e negli ultimi anni è molto utilizzata come ricadente ma è una rampicante. È commercializzata e usata come annuale ma in realtà è una perenne. Infatti, avendo cura di ripararla dal freddo intenso (sopporta fino a -6°), si può evitare di rimpiazzarla. È profumata ed estremamente decorativa per il bel fogliame verde scuro e lucido e i grandi fiori campanulati.
Mandevilla laxa
La bellezza di Mandevilla che orna i balconi, è insuperabile –
[ph.fotograf-halle.com/stock.adobe.com]
  • Tropaeolum majus (nasturzio): è una pianta rampicante spesso usata come ricadente sui balconi poiché alcune varietà ibridate nel tempo, ben si prestano molto bene alla coltivazione in vaso. È a tutti gli effetti una perenne ma non di rado è utilizzata come un’annuale. Esistono anche alcune varietà nane. Si adatta a qualunque condizione e fiorisce ininterrottamente da maggio/giugno fino alla fine dell’autunno. I fiori sono molto appariscenti e di forma campanulata.
Tropaeolum majus, una rampicante/ricadente ideale per il balcone al sole
L’emblema dell’estate, Tropaeolum majus – [ph.shiro2mashiro/stock.adobe.com]

Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata

 

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