Torna la rubrica Fioriture, dedicata a uno dei fiori più amati del periodo estivo: la Lavanda. Testo di Valentina Suffia

La lavanda è una pianta della famiglia delle Lamiaciae, costituita da piccoli arbusti sempreverdi di circa un metro con foglie generalmente strette, semplici, intere, dentate o lobate. In cima a delle piccole spighe di color grigio-verde ci sono i perali, che fiorisscono da giugno ad agosto inoltrato, ma questo periodo può variare sia in base al clima sia per la varietà di pianta. Ne esistono infatti, almeno 30 specie differenti. Il colore del fiore della è viola-blu, un colore magico e suggestivo.

Il profumo è tra i più piacevoli, riposanti e accoglienti che il nostro olfatto possa percepire. A differenza degli altri sensi, le stimolazioni olfattive sono le sole a passare direttamente nella corteccia cerebrale, quindi la sensazione di benessere è immediata. Oramai da qualche anno vediamo aprire nelle nostre città sempre più negozi a tema, che vendono: essenze di lavanda, saponette, olii, sacchetti profuma biancheria e profumatori di ambienti.

Lavanda, come coltivarla 

 

La lavanda è una pianta molto resistente, sopporta le estati secche e aride, non ha bisogno di molta acqua. Le concimazioni devono essere fatte in primavera, mentre la potatura deve avvenire al termine della fioritura, che avviene a fine agosto – primi di settembre, eliminando tutti gli steli. Le piante più debilitate possono avere una potatura più drastica, in questo modo la pianta crescerà più rigogliosa, sviluppando nuovi germogli. In linea di massima non bisogna avere il pollice verde per prendersene cura, è una pianta semplice da gestire.

Le proprietà della lavanda

La lavanda vanta diverse proprietà benefiche: antinfiammatorie, analgesiche e antibatteriche. L’olio essenziale ricavato da questa pianta è rilassante, esercita un’azione equilibrante del sistema nervoso. Calma l’ansia e l’agitazione, allevia il mal di testa e i disturbi causati dallo stress e concilia il sonno. Notevoli anche le capacità purificatrici. Non a caso il suo nome deriva dal gerundio del verbo latino “lavare”. 

Cenni storici

La lavanda è stata utilizzata sin dall’antico Egitto principalmente per uso cosmetico. I greci invece cospargevano i piedi di unguento: “se la strofino sugli arti inferiori avvolge tutto il mio corpo e li ascende graziosamente al naso” (Diogene, filosofo greco). I romani avevano anch’essi compreso che la lavanda ha qualità curative e antisettiche; la prima testimonianza scritta degli usi curativi della pianta è quella riportata nel testo “De Materia Medica” del medico Dioscoride nel 77 d. C.

Questa pianta ebbe una nuova rinascita in Inghilterra nel 500, dove veniva coltivata nei giardini domestici e messa tra le lenzuola. Le donne inglesi benestanti successivamente, in epoca vittoriana, erano particolarmente appassionate di lavanda. In tempi moderni la lavanda fu riscoperta da Rene Gatefosse, uno dei fondatori dellaromaterapia.