Parte oggi la mostra personale del pittore Roberto del Frate, a Trieste, presso l’Atelier Home Gallery. La mostra, curata da Matilde Tiriticco, è dedicata proprio al capoluogo giuliano ed infatti è intitolata Le vedute di Trieste.
Roberto del Frate è un pittore contemporaneo di origine veneziana, che ha il suo studio proprio a Trieste, nella sua dimora d’epoca, presso Palazzo Panfili. Tramite una serie di dipinti, realizzati dal 2009 ad oggi, ci ha voluto raccontare il suo sguardo su Trieste e le storie che la città gli ha saputo raccontare. Gran parte delle istantanee pittoriche di Roberto del Frate, prendono vita a partire dalle vedute nel rione di S.Giacomo e dalle privilegiate viste sul mare.
Il termine istantanee non è stato utilizzato a caso, dal momento che il pittore veneto trae ispirazione proprio da quegli artisti che per primi risentirono dell’influenza della nascente arte fotografica, ovvero, gli impressionisti. Roberto del Frate cerca di trasporre sulla tela le impressioni reali che la vita di città di ogni giorno lasciano prima nell’anima. I dipinti sono, così, caratterizzati da tocchi rapidi e decisi, ricchi di vitalità.
Molto interessante la ricerca intorno al colore ed alla luminosità, ottenuta in modi variabili: dalla semplice stesura del colore, all’utilizzo degli oli o dell’acrilico. Il tutto è in perfetto stile impressionista contemporaneo, assimilato durante gli anni dell’apprendistato presso lo studio del padre pittore Frattini, a Venezia.
I paesaggi captati e trasmessi allo spettatore con un forte carico di emozioni spaziano dal mare – come su accennato – alla città, fino alla pianura: ogni conformazione geografica diversa offre l’occasione a del Frate di mostrare la sua abilità tecnica nella costruzione di territori divergenti per strutturazione fisica, grazie al sapiente utilizzo del colore ed anche di tecniche vedutiste.
A tal proposito, si riporta un’interessante citazione del pittore: “Le vedute di Trieste” nasce proprio come traccia del “foedus” tra me e quest’affascinante città, concepita come un luogo di riflessione sulla sua indicibile bellezza nonché sulla sua “scontrosa grazia”.
La mostra sarà aperta fino al 28 febbraio 2017, tutti i giorni, negli orari 10/13 – 17/20.
Piero Di Cuollo
Via Arte.it