Il Pothos o Potos è una pianta erbacea rampicante o decombente, perfetta per decorare gli ambienti interni come uffici, camere da letto e appartamenti, grazie alla crescita vigorosa ed alla bellezza del suo fogliame. Richiede pochissima cura e si adatta facilmente alle differenti condizioni ambientali, oltre ad avere proprietà disinquinanti, purifica l’aria negli ambienti chiusi.

Sommario dell’articolo

Pothos caratteristiche

La pianta sempreverde del Pothos in ambito botanico viene denominata Epipremnum, appartiene alla famiglia delle Araceae ed è originaria dell’Oceano Indiano ed il suo genere comprende oltre 40 specie. Si tratta in realtà di una liana che cresce nelle foreste pluviali aggrappandosi agli alberi grazie al suo stelo ed alle carnose radici aeree. In natura ci sono piante che possono arrivare anche ai 6 metri di altezza, per riuscire a superare la vegetazione circostante e approfittare della luce e delle piogge. Le piante in vaso raggiungono un’altezza di circa due metri. Le foglie del Pothos sono grandi con lamine lucenti, spesse e coriacee di un bel verde con macchie e screziature.

La fioritura avviene solo in ambito naturale allo stato spontaneo o se coltivate in serra, alla fine della stagione secca. I fiori del Pothos sono piccoli, composti da una spata che varia dal color crema al rosa, fino al verde chiaro.

E’ considerata una pianta tossica per i gatti, potrebbe causare irritazione ai tessuti e alle pareti gastro intestinali se ingerita. E’ necessaria quindi una particolare se nell’ambiente ci sono felini.

Pothos

Pothos Aureus

Il Pothos Aureus è il genere più diffuso come pianta da appartamento, con le inconfondibili foglie a forma di cuore, di un bel verde scuro variegato, con screziature tendenti al giallo. Il fogliame è rigoglioso e leggermente ceroso. Possono raggiungere una lunghezza di circa 10 centimetri. La pianta è conosciuta anche con il nome latino di Scindapsus Aureus. Oltre ad essere un rampicante che si sviluppa avvolta ad un tutore, grazie ai tralci samentosi, rientra anche fra le piante perenni ricadenti, posizionandola su mensole o in cestini appesi e permettendo agli steli di pendere. Ha una grande capacità di adattamento a qualsiasi ambiente, richiede poche cure e la sua coltivazione è alla portata di tutti. Ha una crescita rapida e rigogliosa, anche in ambienti con poca luce e scarsità di acqua.

Cura e coltivazione

Il Pothos Aureus è una pianta di origine tropicale, per la sua crescita si addice un ambiente caldo con un buon grado di umidità, lontano da correnti d’aria e da sbalzi termici. Non ama le temperature al di sotto dei 10 gradi e durante i mesi invernali l’ambiente più adatto per il Pothos è quello interno. Sarebbe preferibile spostarla all’esterno in primavera, per intensificare il verde ed il giallo delle sue foglie. Necessita di luce, ma mai diretta. Riesce a sopravvivere anche in ambienti poco luminosi, in questo caso le sue foglie tenderanno a diventare verde scuro.

L’Aureus non richiede molta acqua. Anche durante l’estate le annaffiature andranno fatte con moderazione al massimo tre volte alla settimana, facendo attenzione che il terreno sia ben umido, ma senza ristagni di acqua. In inverno l’annaffiatura dovrà essere minima, lasciando quasi seccare il terreno, prima di irrigarlo nuovamente. Molto importante per la salute della pianta è nebulizzare le foglie per aumentare l’umidità soprattutto in estate.

Se utilizzata come pianta rampicante, nel vaso dovranno essere inseriti appositi sostegni, attorno ai quali potrà svilupparsi. Il Pothos dovrà essere posizionato in un vaso non troppo grande, per evitare che si sviluppino troppo le radici a discapito dell’apparato aereo. Il terriccio dovrà essere universale, leggero e poroso, in modo che possa mantenersi fresco e drenato. E’ consigliato il rinvaso in primavera.

Concimazione e potatura

La terra del Pothos richiede una concimatura mensile con un concime liquido diluito nell’acqua. La pianta non necessita di essere potata ma, se nella tarda primavera verranno tagliate le gemme, si stimolerà la crescita ottenendo un aspetto compatto e rigoglioso del fogliame.

Coltivazione in acqua

L’idrocoltura, ovvero la coltivazione in acqua del Pothos è uno dei metodi che permette alla pianta di assorbire la quantità d’acqua necessaria per svilupparsi e crescere. E’ possibile mettere una talea a radicare in acqua oppure trasferirne una che abbia iniziato il suo ciclo vegetativo nel terreno.

In questo caso sarà necessario scegliere una pianta giovane, in modo che possa facilmente adattarsi al cambiamento, in quanto il Pothos perderà le radici con la successiva formazione delle radici acquatiche. Le nuove radici saranno bianche e carnose, capaci di assorbire le sostanze nutritive disciolte nell’acqua grazie a pastiglie a base di sali minerali.

Pothos
Mokkie, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons

Moltiplicazione

La moltiplicazione del Pothos può avvenire per talea o per divisione. Il metodo più facile è sicuramente per talea, prelevando un tralcio e mettendolo a radicare nella terra o nell’acqua. La divisione invece necessita una maggiore attenzione. Sarà necessario utilizzare una lama affilata e ben disinfettata, per poi metterle a dimora come se fossero piante adulte.

Curiosità

Nelle Isole dell’Oceano Pacifico, gli stralci del Pothos vengono utilizzati per adornare la testa dei vedovi che convolano a nuove nozze.

Alessandra Appiani