Un polo culturale a più valenze

Il Palazzo Vertemate Franchi è una delle più prestigiose ed affascinanti dimore cinquecentesche lombarde.

Dal 1988 il palazzo è Casa Museo del Comune di Chiavenna, che ha provveduto al restauro delle opere lignee interne, quadri ed alla catalogazione di tutti gli arredi e oggetti contenuti nel palazzo.

Il complesso che comprende palazzo, rustici ed un sistema di aree a verde con diversificate caratterizzazioni funzionali, sorge all´estremità nord dell’abitato di Prosto, in una posizione isolata rispetto al borgo di Piuro, distrutto da una frana nel 1618.

Grazie alla posizione climaticamente privilegiata, nel vigneto del Palazzo si produce il Vertemate Vino Passito. Intorno spiccano: il frutteto dominato da un’edera monumentale, l’orto, il giardino all’italiana con peschiera in pietra locale, il castagneto.

L’edificio, dalle linee eleganti e sobrie, non fa trasparire all’esterno la ricchezza delle decorazioni e degli arredi degli spazi interni.

Varcata la soglia del portale bugnato, con incisi i nomi dei due fratelli che fecero costruire il palazzo e con il loro stemma sulla chiave dell’arco, si entra nell’atrio.

Visitando le singole sale, si coglie il sapore di un tempo perduto. Due commercianti nella seconda metà del Cinquecento seppero creare in una residenza di periferia, oggi diremmo nella seconda casa, un ambiente raffinato, senza guardare a spese.

I dipinti si ispirano alle “Metamorfosi” di Ovidio. Al piano rialzato si va dall´ampia sala di Giove e Mercurio alla raccolta e luminosa “stua” di Giunone, dove la dea, dall´alto della volta sul carro trainato dai pavoni, assiste alle marachelle del marito.

La visita del palazzo si chiude con la camera che venne intitolata a Giosue Carducci, che fu accompagnato a vedere la villa, quando usava frequentare Madesimo per fare la cura delle acque.

 

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