Giunto alla sua 9° edizione, il SaloneSatellite piace e attrae, oltre a essere la bussola per orientarsi tra quello che sarà il design di domani. E ieri, al Cargo 4 dei padiglioni 13 e 15, la fucina dei nuovi talenti ha decretato come di consuetudine tre progetti vincintori di questa edizione. Distintesi per il messaggio che contengono, essi privilegiano non solo l’incisività formale del design ma anche la componente sostenibile, comunicativa, interattiva e ludica indispensabile per la vita di adulti e piccini, nel presente e, auspicabilmente, anche nel futuro.

And the winner is… Italy!

È un giovane designer italiano ad aggiudicarsi il primo premio del SaloneSatellite: Stefano Carta Vasconcellos vince con la sua Cucina Leggera (Light Kitchen). Contraddistintasi per la sua facilità costruttiva e di assemblaggio, compattezza e accessibilità economica, il blocco cucina è assemblabile tramite l’incastro dei sette elementi che la compongono, senza l’utilizzo di viti o ferramenta.

Gli altri vincitori del SaloneSatellite

La costola della kermesse milanese, voluta e curata da Marva Griffin, ha decretato come secondo vincitore il designer croato Tink Things che ha dato il medesimo nome alla sua creazione. Un progetto che considera i bambini non come piccoli adulti, ma solo come bambini. Tink Things asseconda le loro precise esigenze ludiche e sensoriali offrendo stimoli per una crescita serena e consapevole.

Infine, il giapponese Yuri Himuro sale sul terzo gradino del podio del SaloneSatellite con Soft Block. Costituito da una serie di moduli di tessuto esso favorisce l’interazione e la creatività di chi li usa, come un progetto non finito, ma aperto a infiniti sviluppi e possibilità. Inoltre, il progetto dimostra come anche il tessuto può diventare un elemento tridimensionale e modulare per decorare in modo semplice e personale il proprio ambiente di vita