Gli spazi di Villa Capponi, nobile dimora storica tra le colline fiorentine, sono stati riportati in vita grazie al progetto dell’architetto Dmitry Kulish. Con il massimo rispetto e cura per la storia dell’edificio, antica residenza di origine medievale sulle colline fiorentine in località Querceto, il progetto di restauro ha riportato la villa alla sua originaria eleganza, evidenziata dagli arredi interni firmati Chelini.

Architetti, designer e artigiani per Villa Capponi

Un team di architetti, designer ed esperti artigiani ha restaurato diligentemente e con precisione Villa Capponi, riportando la struttura a uno stato di estrema perfezione estetica, come era un tempo durante l’epoca d’oro della famiglia Capponi. Ogni dettaglio, dalle decorazioni agli stucchi, dalle murature in pietra alle armature seicentesche, è stato accuratamente restaurato con la massima cura. Un attento lavoro di restauro che ne ha preservato tutto il fascino, in un perfetto equilibrio tra forma e funzione nel rispetto dell’eredità storica dell’edificio. La villa è suddivisa in quattordici lussuosi appartamenti in cui trovano spazio gli arredi di lusso del brand Made in Italy Chelini. Il risultato è una miscela perfetta di design classico e moderno, un’espressione senza tempo di equilibrio e bellezza che onora il patrimonio della villa e la rende una luxury experience a 360° gradi.

Chelini

Dal 1898 Chelini realizza complementi d’arredo, artigianalmente lavorati e prodotti, affermandosi nel panorama dell’arredamento di lusso Made in Italy. L’azienda, fondata dalla famiglia Chelini a Firenze, da sempre culla di un patrimonio di arte e bellezza di inestimabile valore. Lo stretto legame con il mondo artistico e dell’antiquariato ha permesso la formazione di talenti eccelsi che, da generazioni, tramandano i lori saperi e le più antiche tecniche di produzione per la creazione di collezioni che, partendo da linee classiche ed eterne, si evolvono stilisticamente incontrando il design più moderno.

Villa Capponi

Il Complesso di Villa Capponi sorge negli immediati dintorni di Firenze, in un dolce paesaggio collinare segnato dalla secolare coltivazione dell’olio e della vite e dalla successione di antiche ville e dimore signorili, le cui radici affondano nelle stagioni più lontane. Qui abitarono e vissero prima gli Etruschi e i Romani, che vi costruirono strade e acquedotti, fattorie, ‘domus’ e ville di cui si conservano ancora suggestive e importanti vestigia, come l’imponente tumulo funerario della Mula; poi nel corso del Medioevo su queste colline vennero alzati castelli e torri, furono erette chiese e pievi, che insieme disegnarono l’organizzazione del territorio e il paesaggio delle colline.

La storia della villa

È allora che inizia la storia di questa villa, alla metà del XIII secolo. Sappiamo che qui sorgeva la dimora signorile dell’antica famiglia dei Della Tosa, tra le più potenti in quella stagione della storia di Firenze. Fa da sfondo alla Divina Commedia di Dante Alighieri e al suo esilio, nella lotta tra guelfi bianchi e guelfi neri. Ma è con il Rinascimento che le colline fiorentine videro il fiorire di una serie pressoché continua di ville delle più importanti famiglie di Firenze.

Il suo paesaggio

Il paesaggio diviene un disegno armonico, altissima espressione della civiltà̀ rinascimentale in cui natura, coltivazione e artificio umano si compenetrano in raffinato equilibrio. E’ questo il paesaggio che ritroviamo rappresentato, ad esempio, nella pittura di Benozzo Bozzoli e nelle tavole del Botticelli, e nei grandi capolavori del Rinascimento fiorentino. A poca distanza da Querceto furono costruite per la dinastia dei Medici, dal Cinquecento granduchi di Toscana, le ville di Castello e della Petraia. I loro giardini geometrici, tra i primissimi esempi di ‘giardino all’italiana’ e questi luoghi divennero la residenza estiva dell’aristocrazia fiorentina. Dall’Ottocento, abitato e frequentato dalla nobiltà̀ europea, dai familiari di Napoleone Bonaparte ai principi Demidoff.

 

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