Begonia è un genere di piante tropicali e, appartenente alla famiglia delle Begoniaceae. I suoi fiori possono essere bianchi, rosei, gialli, aranciati o rossi a seconda della specie. Molte varietà, come la begonia elatior, si coltivano a scopo ornamentale e sono adatte alla coltivazione in piena terra, in vaso o in serra.

Il significato della Begonia elatior 

Sono molteplici i significati che sono stati attribuiti alla Begonia elatior nel corso del tempo: secondo alcuni, questa pianta era simbolo di gratitudine, altri ancora la ritenevano emblema di ricchezza e abbondanza. Spesso, infatti, questa varietà viene regalata nelle occasioni speciali, siano esse cene o eventi di particolare importanza.

Inoltre, la Begonia elatior è da considerarsi come un monito ed invito all’attenzione: si regala spesso come simbolo di protezione da eventi o pensieri negativi. Ciò rende questa pianta un inequivocabile emblema di ricchezza e fortuna.

Questa pianta è molto apprezzata per i suoi fiori, che sbocciano dalla primavera fino ad autunno inoltrato. Essi conferiscono a questa pianta una bellezza suggestiva e possono variare dal giallo al rosa, dal rosso al bianco. A seconda del colore del fiore, infatti, è possibile individuare le varietà della Begonia elatior.

Le varietà di Begonia eliator

Begonia elatior gialla

La Begonia Elatior gialla è una pianta da interno con portamento cespuglioso e di modeste dimensioni, dal momento che non supera il mezzo metro di altezza. Le foglie sono caratterizzate da un colore verde scuro e dai bordi frastagliati.

Dalla primavera sino all’autunno inoltrato la pianta produce copiosamente dei fiori dai petali di colore giallo. Date le tinte vivide e brillanti nel periodo della fioritura, la begonia elatior è particolarmente elegante e coltivata soprattutto a scopo ornamentale.


Begonia elatior rosa

La Begonia elatior rosa è una varietà che raggiunge un’altezza massima di 30 cm e una larghezza di 15 cm. Al fine di garantire una buona stabilità alla pianta, si consiglia di utilizzare un vaso dalla dimensione di circa 13 cm, procedendo al rinvaso in contenitori progressivamente più capienti.

Può essere collocata sul davanzale della finestra o in zone della casa particolarmente luminose ed è necessario annaffiare con moderazione.

La cura

La Begonia elatior non tollera le temperature troppo basse e teme l’inverno a causa delle sue gelate: è bene, infatti, non esporla a temperature troppo basse. Si tratta di una pianta che predilige un clima mite e luoghi particolarmente luminosi. Ciò la rende molto adatta alla coltivazione in appartamento, soprattutto nelle zone più soleggiate in cui vi è una diretta esposizione alla luce solare. Nel caso in cui si decidesse di collocare questa pianta all’esterno, è bene scegliere una zona a mezz’ombra, sul balcone o vicino ad una finestra.

Per curare al meglio la Begonia elatior, si consiglia di mantenere il substrato umido in maniera uniforme, attraverso l’impiego della subirrigazione. L’umidità ambientale ottimale si aggira intorno al 65-80%: se inferiore, infatti, le piante tenderanno ad avere una crescita notevolmente più compatta; al contrario, se è al di sopra di tale valore, potrebbero allungarsi eccessivamente.

Infine, la Begonia elatior è sensibile alla salinità, motivo per cui si consiglia di evitare eccessi di cloro, che causerebbero gravi danni alla pianta.

La coltivazione

La Begonia elatior fiorisce da marzo a giugno ed è una pianta che si presta particolarmente alla coltivazione in vaso. Gli esperti consigliano di utilizzare dei vasi con un diametro che può variare da un minimo di 10 cm fino ad un massimo di 18 cm.

Inoltre, si può procedere al rinvaso quando le radici iniziano a fuoriuscire dai fori di drenaggio. Quando la fioritura della begonia elatior si avvia verso la sua fase conclusiva, è buona prassi diminuire la quantità d’acqua somministrata.

Qualora si decidesse di collocare questa pianta all’esterno, ad esempio in giardino, è bene garantire alla pianta un terreno sempre umido. Il terriccio deve essere grossolano, al fine di garantire un buon drenaggio: la begonia elatior, infatti, è particolarmente vulnerabile ai ristagni idrici. Per una coltivazione ottimale, il pH del terreno oscilla tra 5,3 e i 5,7.

Anche il balcone si rivela un ottimo luogo per la coltivazione della begonia ed è bene collocarla in una posizione di mezz’ombra. All’interno dell’appartamento, invece, si consigliano dei luoghi il più possibile luminosi, data l’esposizione indiretta alla luce solare.

 

La potatura e cimatura

Per favorire getti laterali e fiori più vistosi, si consiglia di procedere alla potatura durante il mese di marzo. Infatti, la potatura consiste nell’asportare una parte dei rami per eliminare la vegetazione indesiderata o superflua. Questa operazione facilita la crescita delle piante a portamento cespuglioso e, se ben fatta, ne migliora l’aspetto e le attitudini produttive.
In particolare, la cimatura è un metodo di potatura che consiste nell’asportare le parti terminali dei getti e si esegue per stimolare una vegetazione compatta e cespugliosa. Serve a frenare la crescita dei getti robusti e a provocare quella di germogli che sarebbero rimasti altrimenti quiescenti. Favorisce quindi la fioritura, regolando al contempo l’altezza della pianta.

Si procede quindi staccando le cime dei germogli in corrispondenza del punto di intersezione con la foglia. Questa operazione rafforzerà le ramificazioni sottostanti al taglio, rendendo i nuovi getti più rigogliosi e compatti. Nelle begonie, infatti, la cimatura esercita indubbiamente un effetto benefico sia per la crescita che per l’aspetto generale della pianta.

Come propagare la begonia elatior

Si può procedere alla moltiplicazione della begonia elatior attraverso talea apicale  nella stagione primaverile o verso l’inizio di quella estiva.

In particolare, le talee devono essere scelte tra i getti più rigogliosi con germogli ben sviluppati; devono, inoltre, possedere una lunghezza compresa tra 7 e 10 cm e contenere da 4 a 6 foglie.

Le radici si svilupperanno meglio se le talee verranno sistemate in un substrato di radicazione, preventivamente inumidito. Il substrato di radicazione può essere semplicemente vermiculite, perlite o sabbia molto fine. Si consiglia quindi di riempire un vaso, di terracotta o plastica, con il substrato di radicazione prescelto, lasciando tra la superficie di questo e l’orlo del vaso 2,5 cm circa. Successivamente, è bene procedere ad un’annaffiatura abbondante, inserendo le talee a debita distanza l’una dall’altra. È inoltre necessario rimuovere tutte le foglie situate lungo il gambo in quanto potrebbero marcire una volta terminata l’invasatura.

Infine, è bene collocare le talee in posizione luminosa, ma lontane da raggi solari diretti.

Problemi e malattie 

La Begonia elatior è soggetta a diverse malattie e parassiti. La muffa grigia, ad esempio, costituisce una vera e propria minaccia per questa pianta, in quanto può svilupparsi sul terriccio, sui fiori o sulle foglie. Attacca più comunemente le piante coltivate in vasi di plastica, dove il terriccio si asciuga più difficilmente. Una causa di questo problema potrebbe essere il terriccio troppo bagnato o un eccesso di fertilizzante organico ed umidità elevata.

Per risolvere questo problema, si consiglia di rimuovere la muffa dalla superficie e di diminuire le annaffiature. Tuttavia, se la muffa persiste, è bene impregnare il terriccio con una soluzione diluita di Captano, sciacquando il fogliame con acqua tiepida.

Ulteriore minaccia per la salute della begonia è l’oidio o mal di bianco. Si tratta di una malattia dovuta a un fungo che colpisce tutte le parti verdi della pianta, ricoprendole di una patina grigia feltrosa e rendendo le foglie secche e avvizzite. Ciò accade in quanto l’oidio impedisce il passaggio della luce. È necessario, quindi, diminuire il grado di umidità, asportare il fogliame danneggiato e sciacquare le foglie con acqua tiepida.

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