La tradizione di addobbare un albero di Natale vero nel periodo natalizio proviene dalle regioni nordeuropee e ha origini che si perdono nel tempo. A metà del XIX secolo venne apprezzato anche in Gran Bretagna alla corte della regina Vittoria. In Italia il primo albero di Natale arrivò nella seconda metà dell’Ottocento, grazie alla Regina Margherita che lo fece allestire al Quirinale. Fu soltanto nel secondo dopoguerra che questa tradizione iniziò a radicare nella nostra cultura e in quella di tutto il mondo, diventando quasi il simbolo stesso del Natale. Oggi è ovunque, dalle case, alle scuole, agli uffici, alle piazze e che sia piccolo o grande, classico o non convenzionale, viene accettato da tutti con gioia. 

Quale albero di Natale vero acquistare

È importante sottolineare che nessuna foresta naturale viene disboscata per ricavarne un vero albero di Natale. Tutti provengono da impianti arborei appositamente realizzati con varie specie adattabili a ogni tipo di esigenza. In Italia le specie più utilizzate sono sicuramente l’abete rosso, l’abete del Caucaso e l’abete bianco ma sono disponibili molte altre specie ugualmente adatte e suggestive. Non tutti gli alberi di Natale sono, da un punto di vista botanico, abeti, sebbene questi siano la maggior parte.

Premessa. Albero di Natale vero: in vaso oppure senza radici?

Quando si sceglie un albero di Natale vero è possibile optare per una pianta in vaso provvista di radici. In questo caso sarà opportuno annaffiarla ogni giorno e per una migliore resa è preferibile tenerla in un locale non riscaldato, tipo in pianerottolo o in balcone, e possibilmente portarla all’interno soltanto alla Vigilia di Natale, collocandola lontana da fonti di calore..

L’altra soluzione è scegliere alberi senza radici, che possono essere individui giovani tagliati alla base oppure i cosiddetti cimali, cioè punte di piante adulte che vengono ottenute da operazioni di diradamento di boschi da legna. Nel caso di alberi senza radici è utile effettuare un taglio fresco nella parte terminale del tronco per favorire un ottimale assorbimento dell’acqua

Picea abies (abete rosso)

È caratterizzato da una chioma conica e da rami che hanno un diverso portamento a seconda dell’altezza di intersezione con il tronco principale, quelli bassi presentano un aspetto prostrato mentre i rami superiori sono rivolti verso l’alto.

Picea abies ©James St. John, Flickr (CC BY 2.0)

A differenza della maggior parte degli altri alberi di Natale, l’abete rosso ha strobili, le cosiddette pigne, penduli, lunghi circa 15 cm, prima verdi o rossicci, quindi marroni in autunno.

pigne di abete rosso
Strobili di Picea abies

Se acquistato senza radici risulta difficoltoso mantenerlo in buone condizioni, perciò, è consigliabile optare per la soluzione in vaso.

Abies nordmanniana (abete del Caucaso)

Coltivato in tutta l’Europa meridionale, l’abete del Caucaso è spesso usato come alternativa all’abete rosso per la sua maggiore resistenza a temperature molto al di sotto dello zero e per la ripresa vegetativa tardiva.

Abies Nordmanniana
Abies nordmanniana ©F. D. Richards, Flickr (CC BY-SA 2.0)

Si caratterizza per avere una chioma piramidale e da aghi corti verde scuro sulla lamina superiore e quasi argentati su quella inferiore, donando al fogliame in toto un aspetto quasi lucente.

Abies nordmanniana aghi
Aghi di Abies nordmanniana

Abies alba (abete bianco)

Questa specie è presente in natura nelle regioni appenniniche. La sua chioma è piramidale e slanciata di colore verde cupo. Gli aghi sono disposti sullo stesso piano intorno al rametto dandogli l’aspetto di un pettine.

abete bianco, albero di Natale vero
Abies alba

Abies fraseri (abete di Fraser)

Considerato da molti l’abete ottimo per essere addobbato grazie ai rami disposti leggermente spaziati tra loro. La classica forma piramidale che lo caratterizza lo rende perfetto da ogni angolazione. Presenta aghi dal colore verde argentato, morbidi al tatto e per questa caratterista è adatto in presenza di animali domestici o bambini piccoli. 

Abies fraseri
Abies fraseri ‘Julian Potts’ @F. D. Richards, Flick (CC BY-SA 2.0)

Abies procera (abete nobile)

Questo abete in natura può raggiungere anche gli 80 metri, infatti, è spesso usato per ornare piazze o locali interni di dimensioni elevate. Gli aghi assumono una colorazione glauca (verde tendente al blu) e sono posti su rami particolarmente flessibili che vengono usati spesso per la composizione di ghirlande e corone.

Abies procera
Abies procera

Picea pungens (peccio del Colorado)

È caratterizzato da rami forti, ottimi per gli addobbi natalizi, e dalla forma piramidale quasi perfetta. Il fogliame appare quasi blu e gli aghi sono molto appuntiti e per questo motivo è consigliato usare i guanti durante la decorazione.

Picea pungens, albero di Natale vero
Picea pungens

Abies grandis (abete bianco americano)

Presenta un bel fogliame verde, aghi morbidi al tatto e rami che riescono a reggere addobbi pesanti. Viene scelto soprattutto per la sua fragranza che può ricordare vagamente quella degli agrumi. Negli Stati Uniti l’odore che emana è considerato il classico profumo dell’albero di Natale.

Abies grandis
Cima di Abies grandis

Abies balsamea (abete balsamico)

Amante delle zone fredde, è usato ampiamente in Canada. I suoi aghi sono morbidi, con una colorazione verde scuro e molto aromatici, al punto che spesso vengono raccolti in piccoli sacchetti per profumare l’ambiente. Frequentemente i suoi rami piatti e flessibili sono usati anche per ghirlande natalizie.

Abies balsamea, albero di Natale vero
Abies balsamea

Abies concolor (abete bianco del Colorado)

I suoi aghi sono bianchi e arcuati verso l’alto conferendo a questo abete una caratteristica forma a cono. Se aghi e rami vengono schiacciati emettono un intenso profumo di limone. È una delle specie con minori esigenze idriche e colturali.

Abies concolor
Abies concolor

Pseudotsuga menziesii (abete di Douglas)

È uno degli alberi di Natale più stretti e compatti, caratterizzato da aghi verdi lucenti e morbidi che presentano leggere sfumature di grigio o blu. Può raggiungere altezze elevate. Molto usato sia in vaso che tagliato alla base, sebbene in quest’ultima modalità sia sicuramente la specie meno adatta rispetto a tutte le altre menzionate.

Pseudotsuga menziesii
Pseudotsuga menziesii

Albero di Natale vero: che cosa fare dopo le feste

Una volta finite le feste termina anche la funzione decorativa del nostro albero e diverse possono essere le soluzioni da seguire per un nuovo utilizzo o per il suo smaltimento. Se abbiamo scelto piante con radici è possibile effettuare un rinvaso in un contenitore più grande e ponendo l’albero all’aperto oppure piantarlo in giardino esclusivamente in presenza di condizione climatiche adatte. La sua piantagione, quindi, si consiglia in luoghi montani poiché tutti gli abeti in commercio non tollerano il clima mediterraneo.  Alcuni vivai, che producono alberi di Natale, offrono un servizio del reso con riconsegna della pianta al termine delle feste, mentre in alcune regioni italiane, viene offerto un servizio di ritiro gratuito che li destinerà al compostaggio. Altamente sconsigliato e nocivo piantare spontaneamente l’albero in boschi montani o parchi pubblici in quanto, essendo spesso specie non italiane, possono mettere in pericolo il corredo genetico degli abeti autoctoni presenti sul luogo.

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