Claude Monet è stato uno dei pittori più famosi ed importanti nella storia dell’arte. Grazie al suo uso innovativo della luce e dei colori ha dato vita a una nuova tecnica pittorica che ha ispirato molti artisti successivi. Si tratta dell’Impressionismo di cui il francese è stato l’artista più coerente e prolifico.

La denominazione stessa della corrente artistica deriva dal nome del dipinto di Monet dal titolo Impressione, levar del sole. Quest’opera, datata 1872, non può essere considerata la prima impressionista, difatti l’artista francese aveva già delineato questo stile, seppur acerbo, già alla fine degli anni 60 del XIX secolo con Colazione sull’erba e Donne in giardino.

Dal realismo all’impressionismo

I primi lavori fino alla metà degli anni 1860 di Claude Monet includevano immagini realistiche. Riuscì anche ad esporre due quadri che ritraevano un paesaggio marino al Salon del 1865. L’anno successivo cercò nuovamente di esporre dapprima scegliendo di presentare l’enorme opera Colazione sull’erba per poi ripiegare per il più tradizionale ritratto dal titolo Camille in abito verde.

Per la mostra parigina del 1867 dipinse Donne in giardino, che può essere considerato il primo seme dell’impressionismo in Monet. Quel dipinto non fu approvato dalla giuria della mostra che cercava di salvare l’arte tradizionale dall’impressionismo che stava piano piano entrando sempre di più nella produzione dei giovani artisti dell’epoca.

Camille in abito verde

Colazione sull’erba

L’originale Colazione sull’erba, in parte perduto, si trova al Musée d’Orsay di Parigi mentre una copia, però di dimensioni più piccole, può essere ammirata nella collezione del Museo Puškin di Mosca.

Ispirazione

Monet si è ispirato al dipinto Colazione sull’erba di Manet del 1863 esposto al Salon des Refusés di quell’anno. L’opera di Manet aveva suscitato scandalo nella borghesia parigina ma aveva ammaliato il giovane Monet che concepì la sua tela come una sfida ma allo stesso tempo un omaggio. Scelse, infatti, lo stesso tema ma affrontandolo con uno stile diverso, cercando di sorprendere lo spettatore in modo diverso rispetto a come aveva fatto Manet.

Musée d'Orsay monet
Le due parti di Colazione sull’erba al Musée d’Orsay, la grandezza originaria era di 248×217 cm

La realizzazione

I lavori al dipinto iniziarono nella primavera del 1865. In quel periodo Monet abitava a Chailly ai margini della foresta di Fontainebleau e la casa divenne una sorta di studiò impressionista dato che vi risiedeva anche Frédéric Bazille. Quel periodo fu prolifico per entrambi gli artisti potendo studiare la natura e dipingere en plein air.

Una volta tornato a Parigi Claude Monet trasferì il bozzetto su una tela di dimensioni veramente monumentali. Non riuscì a terminare l’opera per il Salon del 1866 scegliendo di realizzare il dipinto Camille in abito verde che lo impegnò soltanto per quattro giorni.

Nonostante non fosse riuscito a presentarla al Salon, Monet era pienamente soddisfatto dell’opera e iniziò quindi a dipingere per la mostra dell’anno successivo. Volle perciò riassumere tutto ciò che aveva appreso mentre lavorava alla Colazione sull’erba, abbandonando l’idea di realizzare una tela gigantesca, fece a meno anche di usare contrasti netti nelle figure e decise di non voler trasferire gli schizzi presi plein air su tela in studio lavorando per la maggior parte del tempo all’esterno. Il risultato fu Donne in giardino.

Bazille e Camille monet
Quest’opera dal titolo Bazille e Camille può essere considerata di preparazione per la Colazione sull’erba

La composizione

Sulla tela sono raffigurate 12 figure che si godono una bella giornata ai margini di un bosco illuminato dal sole. La scena appare piuttosto teatrale ed ha come scenografia un paesaggio naturale. I volti della maggior parte degli uomini sono distolti dallo spettatore e due donne sono raffigurate di spalle, il che consente di esaminare le pieghe dei loro abiti. A differenza dei dipinti del periodo realistico di di Monet, le persone sono completamente occupate dalla loro conversazione, sdraiate a terra o appoggiate agli alberi, e non entrano in alcun modo in contatto con lo spettatore.

Donne in giardino

Donne in giardino è un dipinto realizzato da Claude Monet nel 1866 e oggi può essere ammirato a Parigi presso il Musée d’Orsay.

Dopo aver avuto grosse difficoltà con il suo progetto dell’anno precedente Colazione sull’erba, in particolare a causa delle dimensioni della tela, decise di realizzare un dipinto di dimensioni più modeste. In quel periodo, grazie al successo al Salon del dipinto Camille in abito verde acquisì una modesta notorietà che lo incoraggiò molto e che gli permise anche di guadagnare.

Il seme dell’impressionismo

Il dipinto ritrae la quotidianità borghese di quattro signore, che trascorrono la mattinata raccogliendo fiori in giardino all’ombra degli alberi. In questa scena primaverile si può osservare la capacità di Claude Monet di rappresentare l’ abbigliamento femminile. Infatti, prima di realizzare Donne in giardino, Monet si era già interessato al motivo degli abiti bianchi in un giardino estivo in diverse tele tra cui, ovviamente, Colazione sull’erba. Nel dipinto l’artista esplora intensamente anche la luce. Tutto lo studio sulla luce ed il fatto che fu realizzato quasi completamente en plein air rendono questo dipinto estremamente utile durante il suo percorso impressionista, iniziato qualche anno dopo.

Il rifiuto

L’artista terminò il dipinto appena in tempo per essere presentato al Salon di Parigi ma venne rifiutato. A quei tempi, l’artista francese collaborava con il collega Frédéric Bazille che aveva proposto anche lui un opere al Salon, anch’essa rifiutata. Mosso dalla delusione il pittore decise di non presentare più opere e portò avanti il progetto di realizzare una mostra riservata ai giovani artisti della sua generazione. Stava nascendo il movimento Impressionista.

Donne in giardino monet
Donne in giardino

Maria Giulia Parrinelli

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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