Nella versione originale di Green Tapestry, uscita nel 1989, Beth Chatto ha raccontato come ha creato i suoi famosi giardini nell’Essex e il pensiero che l’ha guidata durante la loro creazione: una filosofia che può essere riassunta nell’etica della “pianta giusta al posto giusto”, alla base del giardinaggio sostenibile.
Insieme alle selezione delle piante corrette per il luogo, la chiave del successo dei giardini è stata anche la passione della Chatto per il gioco di forme, linee e texture, che il colore può o non può valorizzare.
Considerato che “un giardino non è un quadro” ma è in continua evoluzione, l’edizione completamente rivista e aggiornata, oltre a far conoscere i giardini a un nuovo pubblico, è anche l’occasione per raccontare, con l’aggiunta di nuovi testi, come essi si siano sviluppati, con l’aggiunta del Woodland Garden, la trasformazione del giardino d’ingresso nel famoso Gravel Garden, la creazione dello Scree Garden e del Reservoir Garden.
La nuova edizione contempla anche i progetti di impianto per le aiuole campione nelle sette aree chiave dei giardini e un elenco aggiornato di riferimento pratico con le piante preferite di Beth.

Elisabetta Pozzetti

Scheda libroGreen Tapestry revisited a guide to a sustainability planted garden

AutoreBeth Chatto (con testo aggiuntivo di David Ward and Åsa Gregers-Warg)

Casa Editrice: Berry & Co

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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