Gustave Eiffel si distinse come architetto e ingegnere nel periodo di maggior sviluppo tecnologico che l’umanità avesse mai conosciuto, la seconda rivoluzione industriale. Ogni lavoro per lui costituì una nuova opportunità di sperimentazione.

La formazione

Gustave Eiffel in una fotografia del 1910 © Gallica

Gustave-Alexandre Eiffel nacque il 15 dicembre 1832 a Digione in Francia. La sua famiglia era di origini tedesche, ma dopo il trasferimento in Francia, il padre di Gustave aveva deciso di cambiare il cognome da Bönickhausen in Eiffel (dall’altopiano Eifel in Germania).

Si laureò in chimica presso l’École centrale di Parigi nel 1855. In seguito si specializzò in costruzioni metalliche, in particolare si interessò alle tecnologie del ferro.

Inizialmente lavorò come costruttore e collaboratore per diverse imprese, poi come progettista ed esecutore in proprio. Nel 1867 fondò l’impresa Maison Eiffel con cantieri in tutto il mondo. L’architetto si impegnò nella realizzazione di ponti, dighe, chiuse, gasometri, serbatoi e strutture metalliche, ma anche nel miglioramento di sistemi di travi reticolari metalliche per offrire il massimo di resistenza e di flessibilità d’uso con il minimo peso e la minima resistenza al vento.

Sperimentazione di nuovi materiali

Eiffel e i suoi collaboratori durante la costruzione del Ponte Garabit © Giacomo Coppi (CC0 1.0)

Grazie alla sostituzione del carbone vegetale con il più calorico coke (derivato dalla lavorazione del carbone fossile) e ai processi di fusione ad altissime temperature, gli impianti siderurgici furono in grado di produrre travi e altri elementi in ferro di dimensioni, forma e resistenza tali da poter essere impiegati in campo edilizio. La produzione di ghise, acciaio e vetro rivoluzionò non solo il modo di costruire ma anche le tipologie stesse degli edifici. Iniziò a emergere la nuova figura professionale dell’ingegnere, ritenuto come l’unico capace di intendere e interpretare le leggi interne alla materia. Gustave Eiffel acquisì tale titolo in quanto perfezionò l’attacco tra parti in ghisa e parti in ferro. Creò un nuovo sistema di bullonatura secondo cui la madrevita doveva essere annegata nella ghisa al momento della colata, e non a piè d’opera come avveniva con la cerchiatura esterna.

Inoltre Eiffel collaborò con l’architetto Frédéric Auguste Bartholdi nella realizzazione della struttura della Statua della Libertà nel porto di New York. Si interessò anche dell’aerodinamica e ad Auteuil costruì un laboratorio, dove lavorò per tutta la prima guerra mondiale. Nel 1921 donò il laboratorio allo stato. Morì a Parigi il 27 dicembre 1923.

Gustave Eiffel, ingegnere e progettista di ponti

L’ingegnere e progettista Eiffel fu tra i primi a ideare e impiegare cassoni ad aria compressa per le fondazioni di ponti nei letti dei fiumi.

Dal 1858 al 1860 coordinò i lavori insieme all’ingegnere capo Paul Régnauld per l’erezione di un ponte ferroviario di ferro sulla Garonna a Bordeaux. La Passerella Saint-Jean era lunga 509,69 metri con un ponte largo 8,60 metri. Era così chiamata perché collegava la stazione di Orléans a quella di Saint-Jean. Oggi è anche nota semplicemente come Passerella Eiffel.

Nel 1877 realizzò in Portogallo Ponte Maria Pia, il viadotto sul fiume Duoro (Porto), lungo 352,875 metri e con un unico arco d’acciaio di 160 metri. Rimase in funzione fino al 1991.

Ponte Maria Pia, Porto (Portogallo) © François Philipp (CC BY 2.0)

Eiffel fu l’ingegnere di quello che per molti anni è stato il ponte più alto del mondo: il viadotto ferroviario di Garabit. Tale ponte ad arco in ferro fu costruito tra il 1880 e il 1884. Contava una lunghezza di 5,65 metri e un’altezza di 1,24 metri sul fiume Truyère, nel sud della Francia.

Viaduc Garabit © christomor2003 (CC BY-NC-ND 2.0)

Le opere dell’architetto Eiffel per le Esposizioni Universali a Parigi

Con l’obiettivo di mostrare il meglio della produzione industriale di ogni singolo paese, nelle varie capitali d’Europa e negli Stati Uniti vennero realizzati enormi padiglioni di facilità di montaggio e altrettanta facilità di smontaggio in occasione delle Esposizioni Universali.

Nel 1867 il giovane architetto Eiffel collaborò con l’architetto Dutert e l’ingegnere Contamin alla progettazione dell’alta Galleria delle Macchine.

Torre Eiffel © piqsels.com

In vista della quarta esposizione universale del 1889 a Parigi realizzò la torre che porta il suo nome, la celebre Tour Eiffel. Con un’altezza di 300 metri diventava l’edificio più alto del mondo. Ebbero un ruolo importante nella progettazione della torre i suoi collaboratori Maurice Koechlin e Émile Nouguier. Anche se inizialmente i parigini la criticarono molto, non fu mai più smontata. Oggi è il monumento più emblematico della Francia. L’architetto Gustave Eiffel divenne famoso grazie a tale struttura, che gli portò il soprannome di “mago del ferro“.

Base della Torre e il busto di Gustave Eiffel © Fernando Losada Rodríguez (CC BY-SA 4.0)

Nicoletta Totaro

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