Il lago d’Orta è un angolo di Piemonte dal paesaggio nobile e di ineffabile dolcezza che per secoli ha ispirato poeti e viaggiatori. Per me è il più bello di quelli prealpini, forse perché è il lago dei ricordi, delle passeggiate nei boschi densi di faggi monumentali. È ancora vivo nella mia memoria il ricordo della casa dei nonni che guarda l’isola di San Giulio e, sullo sfondo, il Monte Rosa: il giardino che ho realizzato si trova al limitare di uno di quei paesi antichi che punteggiano i pendii e le piccole valli. Sono diversi i temi che ho affrontato, sia nel disegno, sia in cantiere; l’organizzazione degli spazi, l’ingresso al giardino, il parcheggio, l’orto, per finire con lo studio delle pergole in ferro, panchine e vasi in rame.
La piscina, elemento che domina il giardino, ha trovato la posizione ideale al centro di un prato preesistente (anche per la favorevole esposizione al sole). Rivestita di una pietra di color grigio caldo ha un doppio sfioro sul bordo che crea una continuità ideale con il prato. Un antico muro in pietra separa il giardino “domestico” dalla piscina: la pergola in ferro ricoperta di rose rampicanti è il collegamento fra le due stanze del giardino.
Un piccolo portico in fronte alla piscina ospita spogliatoio e locali tecnici interrati; lungo questa piccola architettura sono disposti alcuni esemplari di faggi in forma. Con l’amico architetto Enrico Ferrari Ardicini, che ha curato il restauro della dimora, abbiamo deciso la pavimentazione in ciottoli, come insegna e vuole la tradizione dei luoghi. Nella corte si alternano vasi in cotto di diverse misure a vasi in rame pieghettato con grandi esemplari di Hydrangea paniculata, Sedum spectabile e Rose ‘Burgundy Iceberg’. Questo, per me, è un giardino affine allo spirito del luogo.

Focus

Giardini e arredi

Marco Bay, milanese, classe 1965, è un architetto paesaggista. Si è laureato al Politecnico di Milano con una tesi sui giardini di Sir Geoffrey Jellicoe. Ha collaborato con lo studio di Nena Balsari a Milano prima di fondarne, nel 1997, uno suo. Fra i suoi progetti (che spaziano dal giardino pensile ai masterplan in grande scala) ci sono sistemazioni per tenute vinicole in Canton Ticino e in Maremma, il giardino per l’Hangar Bicocca e per La Serenissima a Milano. Marco disegna per i suoi giardini arredi su misura. I vasi in rame pieghettato sono una sua creazione. marco bay.it

Arte topiaria

Gli esemplari di faggio  provengono dal vivaio Cappellini di Carugo, dove si  coltivano piante d’alto fusto. I vivai realizzano, inoltre, giardini e collaborano con i migliori paesaggisti italiani e internazionali. Nel vivaio ospitano una collezione di piante in forma, sul modello di quelle usate in Francia: è possibile trovare carpini, faggi, aceri, parrotie, phillyree e bossi, piante a lenta crescita. Nel giardino del lago d’Orta i Cappellini hanno piantato esemplari di Fagus sylvatica ‘Purpurea’. Dal vivaio di Carugo provengono anche le Hydrangea paniculata ‘Phantom’. cappellinipiante.it

Vasi in legno

I vasi in legno di teak che ospitano la collezione di agrumi sono di Out-standing, una ditta belga specializzata nel lavoro del legno. Basata nella località di Zandhoven, l’azienda produce oggetti e manufatti in legno come lampade, tavoli da esterno, vasi e cancelli realizzati con varie essenze e con gusto sobrio e nordico. out-standing.be

TESTO DI MARCO BAY, FRANCO NICCOL E MARGHERITA DALLAI.  FOTO DI DARIO FUSARO

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