In una proprietà all’interno di uno dei più antichi vigneti di Zinfandel della Napa Valley, il Dickerson Vineyard di circa 10 ettari a St. Helena, una coppia di San Francisco ha fatto costruire un buen retiro per sé, la famiglia e gli amici per incontrarsi durante i fine settimana. Quando il terreno fu acquistato, oltre alle vigne, c’era solo un vecchio fienile irreparabile che, tuttavia, è stato l’ispiratore, per architetti Jess e Stan Field, per l’estetica della grande abitazione, creata come una versione contemporanea di una fattoria tradizionale, con tanto di porticati, pool house e dépendance per gli ospiti. Lo studio californiano Surfacedesign Inc, di Roderick Wyllie, Geoff di Girolamo e James Lord si è occupato della sistemazione delle aree esterne, all’epoca poco più di un campo incolto di circa un ettaro, con però tracce del passato non irrilevanti: vecchie querce, di cui una monumentale, e un filare di olivi centenari, oltre allo storico vigneto. Innamorati delle connessioni tra cultura e ambiente, i paesaggisti hanno scavato nelle storie del luogo, cercando di riportare alla luce qualcosa che era stato nascosto dal tempo: nella disposizione funzionale degli spazi hanno rivalutato la quercia monumentale facendola diventare l’asse centrale della casa, della piscina e, attraverso il vigneto, del nuovo fienile, la succitata dépendance, e anche il perno intorno al quale ruota il giardino antistante l’ingresso dell’abitazione.

La vecchia quercia. In primo piano la bordura bianca del ‘Moon Garden’ Foto ©Marion Brenner

Il filare di olivi è diventato, invece il viale di accesso, in ghiaia grigio caldo chiamata Yosemite Tan, e si perde nelle querce che delimitano il confine della proprietà. In accordo con gli architetti, le nuove costruzioni sono state avvicinate al luogo storico del vigneto, che è quindi stato in parte inglobato nel giardino, ancorando tutto alla terra e ai suoi ricordi. Gli edifici sono aperti sul paesaggio e sul giardino di Surfacedesign Inc, che sono inquadrati da ogni finestra: ogni vista è stata studiata e definita e poi contestualizzata con il resto. A fare da sfondo al paesaggio che si è venuto a creare è la catena montuosa Mayacama a ovest, proprio dietro al nuovo fienile.

Il giardino vero e proprio, progettato da Surfacedesign Inc, ruota intorno a tutti gli edifici e si declina in una serie di spazi che consentono di godere della vita all’aria aperta, ognuno con una funzione precisa e quasi tutti con una paletti di colori principali che sfumano dal blu al rosa al lavanda, gli stessi che si ritrovano negli arredi della casa. L’unico giardino che contempla colori diversi è il ‘Moon Garden’, in realtà una grande bordura, con una collezione di fiori bianchi e profumati che riflettono la luce della luna e quasi illuminano la notte, quando arrivano i proprietari. Sono scelti secondo un planting design che alterna infiorescenze piatte a spighe e a forme arrotondate: Digitalis purpurea ‘Dalmatian White’, Ranunculus asiaticus ‘Tecolote White’, Echinacea purpurea ‘White Swan’, Gaura lindheimeri ‘Geyser White’, Anemone x hybrida ‘Honorine Jobert’, Lavandula x intermedia ‘Alba’, Gardenia jasminoides ‘Veitchii’, Rosa ‘Iceberg’, Cistus ladanifer, Convolvulus cneorum. Come in ogni bordura monocromatica c’è sempre qualche elemento estraneo: in questo caso Echinacea purpurea e Pennisetum orientale.

L’area più grande è quella ricreativa nella parte posteriore dell’abitazione che si allunga su tre lati: qui c’è una piscina a sfioro nelle cui acque verso sera si riflettono le vigne, il fienile, e le montagne, incrementando il senso del luogo. Nel fienile, la lampada a cascata ha lo scopo di riecheggiare le costellazioni notturne che risplendono nel cielo. L’area intorno alla piscina e alle sue terrazze in pietra e teak di recupero sono incorniciate da bordure vivaci, dalle texture, profumi e forme diversi.

Sono composte principalmente da erbacee perenni, suffrutici e graminacee che ondeggiano con il vento, intervallati da piccoli alberi di × Chitalpa tashkentensis per dare uno slancio verticale e portare il colore rosa più in alto. Le stesse piante sono richiamate, per dare un senso di continuità, anche nel giardino posteriore alla casa, dominato dalla grande quercia e dove sono anche  stati piantati una Zelkova serrata e dei Liriodendron tulipifera per lo spettacolo autunnale. Principalmente si tratta di piante da clima mediterraneo quali Phlomis purpurea, Lavandula x intermedia ‘Provence’, Cynara cardunculus, Perovskia atriplicifolia, Allium sphaerocephalon, tutte nella gamma dei blu viola e le graminacee Bouteloua gracilis, Calamagrostis x acutiflora ‘Karl Foerster’, Pennisetum orientale e Sesleria autumnalis. All’interno del patio della piscina ci sono una serie di piccole stanze: un giardino cocktail con una collezione di agrumi e di menta e uno più piccolo, vicino alla doccia esterna, per offrire privacy, con qualche graminacea e timo profumato inserito a strisce nella pavimentazione.

Il fienile in fondo all’asse centrale è circondato da vigne ma offre una zona per il relax e il ritrovo con un focolare accanto al quale è stato piantato un vecchio esemplare di olivo; nella parte posteriore del fienile ne sono stati inseriti altri, tra una bordura di Perovskia e Pennisetum orientale. Gli olivi sono integrati nel paesaggio del fienile, legandosi al legno recuperato del rivestimento, così la tavolozza di colori dei materiali si fonde con il paesaggio e fornisce uno sfondo neutro per far risplendere i vigneti e le piante.

Elisabetta Pozzetti

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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