Sabato 15 e Domenica 16 maggio, nel rispetto delle normative sanitarie, il FAI – Fondo Ambiente Italiano organizza la 29ª edizione delle Giornate di Primavera FAI. Le giornate FAI si svolgono con il Patrocinio del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane e hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e

Sommario dell’articolo

Giornate di Primavera FAI

Evento dedicato al patrimonio culturale italiano che prevede l’apertura di 600 luoghi grazie a tutti i collaboratori delle Delegazioni FAI, Gruppi FAI, Gruppi FAI Giovani e Gruppi FAI ponte tra culture. Una occasione per tutti gli italiani di riavvicinarsi al patrimonio culturale, artistico, storico e naturale del nostro Paese. I partecipanti alle Giornate di Primavera FAI inoltre, avranno modo di aiutare la Fondazione con un piccolo contributo che permetterà di sostenere il FAI  e la sua missione.
Prendono vita con queste giornate ville e dimore storiche, musei meno conosciuti, parchi e giardini reali. Percorsi naturalistici, orti botanici e borghi ricchi di storia e tradizioni. 

Giornate di Primavera FAI in Italia

ABRUZZO

EREMO DANNUNZIANO – San Vito Chietino (CH) 

Luogo d’amore fra Gabriele D’Annunzio e Barbara Leoni, l’Eremo di San Vito Chietino è una casa rurale immersa nella natura luogo di ispirazione dannunziana di opere letterarie come il  Trionfo delle Morte. Abitazione dei due innamorati, di proprietà della famiglia del notaio Ferdinando De Rosa, ospita le spoglie di colei che fu musa per D’Annunzio, riportate dopo innumerevoli lotte burocratiche, dal cimitero del Verano.

Apertura: sabato 15 e domenica 15 maggio dalle 10.00 alle 17.30

San Vito Chietino (CH), Eremo Dannunziano

BASILICATA

PALAZZO MALVINNI MALVEZZI, DUCHI DI SANTA CANDIDA – Matera

Situato nella piazza del Duomo, imponente su tutti i palazzi della città, si trova nel rione dei Sassi. Composto da diversi nuclei, il primo risale al 1448 quando Erennio Malvindi che chiese un suolo al conte Giovanni Antonio Orsini del Balzo, feudatario. L’ultimo  accorpamento su Piazza Duomo risale a fine 700 primi 800. Dal barocco al neoclassico, il palazzo  è una unione di stili visibile non solo dalla facciata ma anche nelle sale interne. In occasione delle Giornate di Primavera FAI, sarà possibile visitare il palazzo dopo la chiusura per i danni che subì nel 1980 dal terremoto. Dopo anni di abbandono e chiusura furono iniziati i lavori nel 200 che si sono conclusi recentemente e cha hanno restituito alla città questo gioiello di architettura.

Apertura: sabato 15 e domenica 15 maggio nelle fasce orarie  09.30 – 13.30 e 15.00 -18.00

Matera-Palazzo-malvinni-malvezzi-Foto-Ing.-Ignazio-Oliveri-C-FAI

CASCATE TERMALI E OPERA SITE SPECIFIC DI ANISH KAPOORLatronico (PZ)

Nella località Calda, ai piedi del Monte Alpi, le cascate termali sono un’oasi di benessere. Immerse nel parco termale con una estensione di 4,4 KM, sono circondate da oltre 200 specie e varietà di arbusti.

Oltre ad avere effetti benefici le acque termali presso le grotte di Calda sono anche legate a culti votivi ritenute depositi sacri. L’artista anglo-indiano Anish Kapoor, nelle vicinanze del sito acquifero, ha posizionato la sua installazione permanente di Earth Cinema (2009). Questa prevede un taglio scavato nella terra, lungo 45 metri e largo 7 metri, in cui le persone possono entrare dai due lati e ritrovare l’eco della Madre Terra.

Apertura:
sabato 15 maggio, dalle 16.00 alle 19.00
domenica 16 maggio, dalle o10.00 alle 19.00

CALABRIA

PARCO ARCHEOLOGICO DI LAOS, MUSEO DEL CEDRO – Santa Maria del Cedro (CZ)

60 ettari di parco archeologico, l’area a più significativa  dell’intero territorio dell’Alto Tirreno Cosentino dal punto di vista storico-culturale, situata sul colle di San Bartolo. Annesso al parco, nel borgo antico di Santa Maria del Cedro, anche la chiesetta di San Basilio e il Palazzo Cefalà sarà nel percorso visitabile insieme al Museo del Cedro per le Giornate di Primavera FAI. Interamente dedicato alla pianta omonima nella varietà liscio diamante, che è possibile coltivare grazie al clima che vede l’unione di correnti provenienti dalla montagna e dal mare. Molto legato alla cultura ebraica, presso il Museo durante le Giornate di Primavera FAI ci saranno Show Cooking e incontri tematici.

Apertura: sabato 15 e domenica 15 maggio dalle 10.30 alle 18.00

Santa Maria del Cedro (CZ)_Foto Salvatore Paravati_2021_(C) FAI

SITO PALEONTOLOGICO: CAVE DI BRUNIA E FORCONECessaniti (VV)

Caratteristica del sito paleontologico situato a Cessaniti, è la grande quantità di fossili rinvenuti a partire dall’Ottocento. Una grande cava di sabbia formata dalle Cave di Brunia e Forcone a 10 km da Vibo Valentia, unica nel contesto delle risorse geologiche in Calabria. Resti rinvenuti nella sabbia di molluschi, mammiferi, pesci e animali marini che hanno consentito lo studio dell’evoluzione geografica e ambientale del territorio. Oltre alla visita del sito paleontologico, di proprietà privata e non visibile al pubblico, saranno inclusi per le Giornate di Primavera FAI, il Palazzo Cefalà e la Chiesetta di San Basilio, nel borgo antico, alla visita in occasione delle Giornate di Primavera FAI. 

Apertura:
sabato 15 maggio, dalle 15.30 alle 18.30
domenica 16 maggio, dalle  10.30 alle 18.30

MASSERIA TORRE FASANA –Santa Severina (KR)

Antica casa fortezza con un ampio parco in prossimità della foce del Neto sulla costa ionica calabrese. Dal 2012 bene vincolato dal Ministero per i beni e le attività culturali, il complesso dell’area naturalistica, tutelata come zona di protezione speciale (ZPS) e sito di interesse comunitario (SIC), ricorda i centri rinascimentali con edifici merlati e maioliche fiorentine. Stile neo-medievale per il castello intorno all’antica torre, fatto pietra gialla e rossa con capitelli, merli e coda di rondine e iscrizioni. Per le giornate del FAI è consentita in via eccezionale, essendo di proprietà privata,  la visita al Castello, alla Torre, la foce del fiume Neto,  le Dune di Santa Focà comprese nell’area naturalistica.

Apertura:
sabato 15 maggio, dalle 15.00 alle 18.00
domenica 16 maggio dalle 9.30 alle 18.30

CAMPANIA 

SENTIERI LETTERARI DI NISIDA – Napoli

Solo per domenica 16 maggio saranno visitabili i Sentieri letterari di Nisida. Ai piedi della la collina di Posillipo l’isola ospita un Parco Letterario e Naturale, ideato come un viaggio attraverso percorsi in onore di Omero e altri autori,  per ammirare le ricchezze di Nisida. Meta di benestanti romani che ne fecero luogo preferito di residenza nel periodo classico e anche sede di dimore lussuose come fece Giovanna II d’Angiò, nel XV secolo. Il Parco Letterario è stato realizzato grazie alla Professoressa Maria Franco e alla direzione dell’istituto minorile e a tutti i ragazzi ospiti della struttura.

In parte finanziato dal Miurpr, progetto LeAli al futuro con la partecipazione della scuola Michelangelo e come capofila la Scuola Media Carceraria Sogliano, il percorso prevede una parte sentieristica che attraversa l’isola fino a porto Paone. Punto panoramico per eccellenza caratterizzato dalla vista sull’insenatura non visibile altrimenti. Inoltre, anche l’area dei palloni che sarà poi Giardino dei poeti, sarà visitabile lungo l’itinerario. I sentieri saranno visitabili solo la domenica poiché il sabato i giovani detenuti hanno il giorno di visite delle famiglie.

Apertura
venerdì 14 maggio, dedicato agli Iscritti FAI dalle 16.30 alle 17.30
domenica 16 maggio, dalle 9.30 alle 17.30

PARCO DEL PAUSILYPON –  Napoli

Tra le aperture più suggestive di interesse naturalistico, archeologico e paesaggistico delle Giornate di Primavera FAI rientra il Parco del Pausilypon. Con accesso tramite la la Grotta di Seiano, esteso tra la Baia di Trentaremi e la piana di Cordogliò, la galleria attraversa il banco tufaceo che costituisce la collina di Posillipo. In questa occasione sarà possibile ammirare il paesaggio del Golfo con i resti della Villa del Pausilypon di epoca romana e del Teatro dell’Odeion. Alcune delle strutture marittime della villa, fanno parte ancora oggi del Parco Sommerso di Gaiola.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 9.30 alle 17.30

Napoli, Grotta-di-seiano-e-il-parco-archeologico-della-villa-imperialeiale-pausilypon (C) FAI

VILLA CAMPOLIETO  Ercolano (NA)

Villa Campolieto, contigua alla Villa Favorita, non distante dalla Reggia di Portici, a valle della strada delle Calabrie, fu edificata per volere del Duca di Casacalenda, Principe Luzio De Sangro. Nel 1755 vennero affidati il progetto e i lavori a Mario Gioffredo che fu sostituito da Luigi Vanvitelli nel 1760 che ci lavorò fino al 1773. Alla sua morte subentrò il figlio Carlo che portò a compimento i lavori nel 1775. Il progetto prevedeva una impostazione dell’edificio a pianta quadrata su cinque livelli con una galleria centrale articolata a croce greca.

La parte tergale possiede un portico ellittico con colonne toscane che danno vita ad un belvedere coperto. Una scala a forma ellittica unisce il corpo della villa al giardino sottostante. Vanvitelli stravolse in alcune parti  il disegno originario del Gioffredo, ridisegnando lo scalone della Villa, con un rampante centrale e due laterali in stile Caserta e rendendo la sala da pranzo circolare, quando Gioffredo la progettò a forma quadrata con soffitto a botte. Diversi affreschi decorano la villa tra cui un autoritratto del Vanvitelli e  l’affresco della sala da pranzo di Magrì e Fischetti, che riproduce un gazebo con vitigno che richiama quelli coltivati nei terreni del principe.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 9.30 alle 17.30

PASSEGGIATA MISENATE – Bacoli (NA)

Una passeggiata alla scoperta di questo sito archeologico nell’antica Misenum per scoprire la storia e le testimonianze di questo luogo. Il sentiero costeggia la Grotta della Dragonara, una cisterna, oggi quasi sommersa, sorta da fenomeni bradisismici. Il suo ngresso si apre sulla spiaggia di Miseno  che fu la sede della classis Misenensis, l’importante base navale romana nel Tirreno. Lungo la passeggiata in occasione delle Giornate di Primavera FAI sono visibili i resti del Sacello degli Augustali, del Teatro di Miseno.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 9.00 alle 14.00

EMILIA ROMAGNA

PREFETTURA (PALAZZO CAPRARA) – Bologna

Il palazzo fu realizzato per volere del notaio bolognese Francesco Ercole Caprara nella seconda metà del 1500. Nei primi anni ‘60 del XVIII secolo , il palazzo fu acquistato e ristrutturato per mano dell’architetto Alfonso Torreggiani per conto della contessa Maria Vittoria Caprara.

Fu Bonaparte, incoronato re d’Italia dal figlio della contessa il cardinale Giovanni Battista arcivescovo di Milano, che nel 1806 prese il palazzo per donarlo a Josephine de Leuchtenberg, giovane principessa di Bologna. Nel 1837, Palazzo Caprara proprietà di Antoine d’Orleans, duca di Montpensier, si abbellì esponenzialmente ma nel 1925 fu venduto per problemi finanziari dei proprietari. Il conflitto della seconda guerra mondiale ne distrusse gran parte tra cui il Salone degli Specchi, la stanza della Regina e la Cappella al piano terreno. Nel 1927 il Palazzo Caprara divenne sede della Prefettura.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

GRAND HOTEL MAJESTIC EX BAGLIONI

Unico di categoria in Emilia Romagna per le cinque stelle lusso, lo storico albergo di Bologna fu progettato dall’architetto Alfonso Torregiani per conto del Cardinale Prospero Lambertini che divenne poi Papa Benedetto XIV. Nel 1772 fu affidato all’architetto Francesco Tadolini dal cardinale Vincenzo Malvezzi la realizzazione del portico con 23 archi al piano terreno sulla facciata di via Indipendenza, oltre alla demolizione di alcuni locali del seminario per rendere  più agibile lo spazio davanti alla cattedrale di San Pietro. 

L’edificio nacque come Seminario Arcivescovile ma fu poi venduto dalla Curia nel 1909. L’ingegner Gasperini, nel 1912, lo trasformò in un albergo. Parte di esso andò distrutto per un attentato al comando nazista nei pressi dell’hotel, il corpo centrale e parte della facciata andarono persi completamente, successivamente a quella data furono svolti dei lavori di restauro. Ancora oggi è possibile vedere la sezione stradale di uno dei decumani minori nei locali sotterranei dell’edificio

Ingresso riservato agli iscritti FAI
Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

Bologna, Grand Hotel Majestic ex Baglioni_Foto Paolo Panzera-OFV studio_2021_(C) FAI

PALAZZO NASELLI CRISPI: SEDE CONSORZIO DI BONIFICA  Ferrara

Palazzo Naselli Crispi, oggi sede legale del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, fu progettato dall’architetto e pittore ferrarese Girolamo da Carpi, allievo del Garofalo, intorno al 1531. Fu il protonotario apostolico presso il Duca Ercole II d’Este, Canonico Giuliano Naselli, a commissionarlo e i lavori furono ultimati intorno al 1536.

Il fabbricato, nella seconda metà del XII secolo, divenne proprietà del Conte Giovanni Maria Crispi; attorno alla fine del XIX secolo fu acquistato da un istituto bancario romagnolo, il Piccolo Credito, che iniziò la sua attività anche a Ferrara. Questa banca fallì nel primo dopoguerra e l’edificio passò ad un altro proprietario. Cinque arcate nei lati lunghi e tre nei lati corti, caratterizzano il cortile che, disposti su due ordini, richiamano il Teatro Marcello di Roma. L’affresco del Carpi della Madonna con Bambino, unico originale del palazzo arrivato fino ai giorni nostri, è posizionato nel portico d’ingresso.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 19.00

OSPEDALE VECCHIO, CROCIERA GRANDE – Parma

Risale alla seconda metà del XV secolo e fu edificato sulle rovine di un ospedale per trovatelli, l’Ospedale Vecchio a Parma è uno dei più antichi d’Italia.  I lavori iniziarono nel 1490 e videro la costruzione delle quindici arcate della facciata, dei tetti, delle volte, delle colonne per i loggiati del chiostro orientale. Successivamente continuarono gli ampliamenti dell’edificio che includerà le nove arcate da est a ovest e il prolungamento delle corsie.

Nella seconda metà del XVIII fu prolungata la corsia nord per volere di Ferdinando I di Borbone. Nel 1843, l’architetto Nicola Bettoli, per volere di Mairia Luigia trasformò in ospizio per le suore vincenziane l’estremità occidentale. Caratteristica della struttura è la copertura della crociera con una cupola alta 18 metri con oculi apribili posizionati per consentire ricambi d’aria e mantenere un microclima ottimale. Tutta l’area della crociera e la zona del Sottocrociera furono riqualificati e restaurati con un finanziamento di 3 milioni di euro.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 10 alle 19

FRIULI VENEZIA GIULIA 

PARCO DI VILLA SAN GIOVANNI – Trieste

Progettato da Lodovico Braidotti, in stile rinascimentale fiorentino, nel 1908, l’ospedale psichiatrico cittadino, situato all’interno del Parco di San Giovanni, fu inaugurato a Trieste. Negli anni 70 fu nei 22 ettari del Parco che, grazie a Franco Basaglia direttore del frenocomio, si realizzò una rivoluzione nel campo della psichiatria: il Parco e l’ospedale furono aperti alla città, sia malati che cittadini irono liberi di entrare e uscire. Conseguentemente ad una riqualificazione del 2009, all’interno del parco è possibile ammirare il roseto  con migliaia di varietà di rose che rientra tra i più importanti d’Italia.

Composto da 40 edifici che oggi ospitano sedi universitarie, bar, ristoranti, strutture sanitarie e un teatrino intitolato a Franco Basaglia e alla moglie.  L’Ente Regionale Patrimonio Culturale ne entrò in possesso nel 2016, per le Giornate di Primavera FAI con l’itinerario sarà possibile scoprire aspetti sconosciuti come gli aspetti architettonici degli edifici, la riqualificazione del Parco per mano di Vladimir Vremecla agronomo e architetto del paesaggio, oltre all storia della psichiatria. In quelle due giornate sarà visibile anche la mostra Oltre il Giardino a cura del museo interattivo, situata fuori del Padiglione M, dedicata alla riforma psichiatrica.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.00

AURISINA – Trieste

Una speciale visita con tre differenti percorsi alla scoperta del borgo di Aurisina.Il nome di questo piccolo borgo deriva dallo sloveno, Nabrežina che significa “paese sul ciglione”, tra Carso e mare.

Il primo percorso si sviluppa sulla storia del borgo e la sua pietra attraverso strade e sentieri naturalistici,  passando per il cimitero austro-ungarico, il viadotto della ferrovia  e le cave. Sarà visitabile  il laboratorio della Tecnomarmi snc alla scoperta delle tecniche di lavorazione del marmo e la storia della famiglia Zandomeni.  

Il secondo itinerario, Dalle falesie alle cave, saranno visibili i bacini marmiferi aperti già in epoca romana costeggiando una vecchia cava dismessa; sarà percorribile un tratto del sentiero Kugy lungo i baratri delle cave di marmo ancora attive. La visita si conclude ai laboratori della pietra dei Fratelli Cortese snc e nel laboratorio di Andrea Mervic marmista e scalpellino artistico.  

Il terzo è un percorso sotterraneo tra straordinari fenomeni carsici della Grotta delle Torri di Slivia. Situata a 113 metri sul livello del mare con una profondità di 100 metri luogo ricco di  vele, stalattiti e stalagmiti che la rende una delle cavità più antiche del Carso triestino.

LAZIO

VILLA IL VASCELLO  Roma

Situata sul colle del Gianicolo, sede del Grande Oriente d’Italia, Villa Il Vascello è la più antica istituzione massonica del Paese. Progettata dal primo architetto donna della storia Plautilla Bricci, nel Seicento. Per la realizzazione si ispirò a Bernini infatti, la scogliera all’entrata verso Porta San Pancrazio ricorda la Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona. Il nome di Villa il Vascello deriva dalle sue forme particolari simili proprio ad un vascello in navigazione.

Nel 1849 fu in gran parte demolita in uno scontro contro l’esercito francese, nel 1876 il generale Giacomo Medici per aver difeso l’avamposto delle truppe garibaldine, ricevette dal re Vittorio Emanuele II il titolo di ‘Marchese del Vascello’ e successivamente acquistò la villa. L’edificio fu ristrutturato con le modifiche di cui si gode ancora oggi, stile Farnesina il Vascello divenne una sorte di villa rinascimentale.  Nel 1985 la villa fu venduta al Grande Oriente d’Italia, che ne fece la sede nazionale dopo aver lasciato la sede storica di Palazzo Giustiniani. Una splendida biblioteca, con sale ornate da pitture di soggetto massonico sono le ultime modifiche apportate alla villa visibili con le Giornate di Primavera FAI.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.30

Roma, Villa Il Vascello_Foto Giovanni Formosa_2021_(C) FAI

PALAZZO BORROMEO  Roma

Apertura eccezionale per le Giornate di Primavera FAI 2021. Sin dal 1929 Palazzo Borromeo ospita l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, l’unica Ambasciata nella Capitale del medesimo Stato che rappresenta. Fu progettato per volere di Papa Pio IV nel 500 da Pirro Ligorio, dopo anni lucenti fu abbandonato fino al 1920 quando il collezionista e antiquario romano Ugo Jandolo lo acquistò salvandolo dall’incuria. Divenne un bene del Governo Italiano a seguito dei Patti Lateranensi oltre a essere sede di rappresentanza diplomatica presso la Santa Sede. Ogni anno a Palazzo Borromeo si svolgono eventi importanti culturali e politici come l’annuale ricorrenza dalla firma dell’11 febbraio 1929 dei Patti Lateranensi.

Ingresso riservato agli iscritti FAI
Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 9.00 alle 18.00

Roma, Palazzo Borromeo, Sala della Loggia_Foto Giovanni Formosa_2021_(C) FAI – Fondo Ambiente Italiano

VILLA BLANC Roma

Un momento di grande interesse per la Roma di fine Ottocento fu la sistemazione del parco su via Nomentana commissionato dal lberto Blanc, dopo la nomina a Ministro degli Esteri del Governo Crispi nel 1895, all’archeologo Giacomo Boni. Nuovi materiali quali il ferro, il vetro e la ceramica oltre alle decorazioni pittoriche e scultoree della villa, costituiscono un esempio unico nella cultura architettonica e decorativa romana. Fu l’ingegner Francesco Mora che si occupò della realizzazione del casino nobile assemblando vari corpi di fabbrica in uno schema libero dalle forme tradizionali. Dal 2017 Villa Blanc è utilizzata come parte del campus universitario della LUISS.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 9.30 alle 18.00

Roma, Villa Blanc_Foto LUISS

ACQUEDOTTO DI PONTE LUPO Roma

L’acquedotto di Ponte Lupo si trova nel territorio dell’Agro Tiburtino Prenestino. realizzato da Quinto Marcio Re tra il 144 e il 140 a.C. misura circa 91 km ed è l’acquedotto più lungo della Roma antica. Famoso per la freschezza e limpidezza delle acque captate presso le sorgenti di Marano Equo. Ponte Lupo nacque per attraversare il Fosso dell’Acqua Rossa, poiché l’acquedotto, pur essendo per oltre 80 km in sotterraneo, necessitava di alcuni ponti per superare le valli. Fu restaurato in diverse occasioni negli anni fino ad ottenere un manufatto in opera composita, un palinsesto diacronico di tecniche costruttive, spesso oltre 18 metri e lungo circa 115 metri. Dopo lunghi anni Ponte Lupo venne riscoperto e studiato a fine Ottocento dall’archeologo britannico Thomas Ashby, che lo definì “Questo ponte è il più famoso e il più interessante di tutti i ponti degli acquedotti”.

Apertura:
sabato 15 dalle 10.30 alle 12.30
domenica 16 maggio dalle 10.30 alle 16.30

BAGNOREGIO  – Viterbo

Paese situato tra Orvieto e Bolsena, circondato dalla Valle dei Calanchi, Bagnoregio risale all’età pre-etrusca. Abitato poi da Etruschi e Romani, che gli diedero lustro e notorietà, nel 600 d.C. fu sede vescovile e diede i natali al teologo e dottore della Chiesa San Bonaventura, nel 1221. In occasione delle Giornate di Primavera FAI sarà visitabile la cattedrale nata sulle ceneri di una chiesa antichissima dedicata ai Santi Nicola, Donato e Bonaventura dove verrà esposta una Bibbia in pergamena del XIII secolo, probabilmente appartenuta a San Bonaventura. Il programma prevede la visita al cinquecentesco Palazzo vescovile, al Palazzo De Dominicis, proprietà della famiglia Cagiano de Azevedo. Il Palazzo Tecchi, di proprietà della famiglia dello scrittore Bonaventura Tecchi, in maniera del tutto eccezionale sarà visitabile soltanto per gli iscritti FAI con ingresso gratuito alla Civita, che racchiude la sua preziosa biblioteca.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 17.00

LIGURIA 

Albissola Marina (SV), Villa Durazzo Faraggiana_Foto Davide Marcesini_2021_(C) FAI

VILLA DURAZZO FARAGGIANA Albissola Marina – Savona

Commissionata dal nobile genovese Gerolamo Durazzo nella prima metà del XVIII secolo come residenza estiva.  Villa Faraggiana è l’esempio settecentesco di dimora signorile ligure di villeggiatura che fu edificata anche per controllare direttamente le coltivazioni dei vasti possedimenti del nobile. Nel 1821, dopo esser stata della famiglia Durazzo, ne diventarono proprietari i nobili liguri Faraggiana. Alessandro Faraggiana fu l’ultimo proprietario che, nel 1961, la lasciò in eredità al Comune di Novara la villa, oggi aperta al pubblico, oltre un ingente patrimonio.

I mobili della camera dorata, i raffinati salotti di gusto neoclassico, la stanza da letto ornata di stucchi settecenteschi con il letto a baldacchino rivestito di seta ricamata, denotano l’ascesa sociale della nobile famiglia ligure Faraggiana. La famiglia non si limitò alla cura e al mantenimento della villa e del giardino “all’italiana” ma, costruendo un frantoio, nuove cantine, una distilleria di sidro e due fornaci di stoviglie, diedero vita a un’azienda di produzione agricola. 

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

CASTELLO MACKENZIEGenova

Genova, Castello-mackenzie (C) Cambi Casa d_Aste

Il Castello Mackenzie, fu edificato su una villa preesistente dal giovane architetto fiorentino Gino Coppedè tra il 1893 e il 1905 su commissione di  Evan Mackenzie, ricco assicuratore, scozzese d’origine ma fiorentino d’adozione.  Mackenzie fece realizzare una sontuosa residenza in ricordo della Toscana e per celebrare il suo potere economico oltre ai suoi interessi artistici e culturali.

Quando l’architetto Coppedè la realizzò immaginando un antico maniero medievale con un corpo principale a pianta rettangolare e  un avancorpo a simulare  due edifici distinti.

Nel castello  introdussero il riscaldamento centrale, acqua calda e fredda in tutti i bagni, una piscina coperta riscaldata con annessa sauna e anche di un grande ascensore, tutte tecniche all’avanguardia per il periodo.  

L’edificio è composto da ottantacinque stanze con elementi medievali, rinascimentali e neoclassici. A questi si aggiungono elementi decorativi tipici dello stile liberty come le scale a chiocciola in ferro battuto con motivi geometrizzanti. La visita durante le Giornate di Primavera FAI, consente di percorrere un viaggio nella storia dell’arte che mescola pezzi autentici, come antichi reperti archeologici romani incastonati nelle pareti e alcuni sontuosi ambienti che abbondano di opere d’arte.

Apertura: sabato 15 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

CHIESA DI SANTA MARIA DELLA SANITÀ – Genova

La Chiesa di Santa Maria della Sanità che sorge sulle fondamento di un piccolo edificio quattrocentesco, nacque con il convento nel 1614. Il progetto, grazie ai proventi delle saline spagnole della proprietaria famiglia De Mari, fu realizzato dall’architetto Giovanni Ponzello. Con i padri Carmelitani di Sant’Anna, che pochi anni dopo vi stabilirono la sede del loro noviziato,  nel 1614, l’edificio fu completato. Successivamente al periodo napoleonico, le suore della Visitazione di Maria, dette Visitandine presero in affidamento la chiesa.

La struttura si presenta con una pianta ottagonale preceduta da un atrio che ne copre l’intera larghezza con un piccolo sagrato sopraelevato, al quale si accede con una doppia scalinata. La chiesa è un gioiello dell’architettura sacra minore ed è poco conosciuta anche dagli abitanti del quartiere poiché solitamente chiusa al pubblico. Per poterla visitare è previsto il passaggio nel parco di Villa Gruber importante polmone verde per gli abitanti del quartiere di Castelletto.

Le Giornate di Primavera FAI presentano questo complesso monumentale, che meriterebbe interventi di recupero e valorizzazione per essere restituito alla cittadinanza in tutto il suo splendore. 

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

VILLA VOLPARA DETTA IL FODO – Lerici (SP)

Sul monte Branzi, si trova Villa Volpara, detta anche Il Fodo (he indica il “folto” del bosco), sul sentiero 426 in località Rocchetta di Lerici. Villa seicentesca nacque come casino di caccia dei Conti De Benedetti di Sarzana, oltre a svolgere un ruolo cruciale durante la Resistenza al nazifascismo, oggi in stato di abbandono. Disegnati nei primi dell’800 secondo un progetto “romantico” di fruizione dell’area verde,  i 4 ettari della proprietà sono percorsi da numerosi sentieri. Il FAI con il Comune di Lerici hanno recuperato questo luogo dopo molti anni di abbandono nel quale era caduto, per recuperare le memorie che lo videro protagonista. 

Apertura:
sabato 15 maggio dalle 11.00 alle 18.00
domenica 16 maggio, dalle 10.30 alle 18.00

MARCHE 

ROCCA COSTANZA – Pesaro

Rocca Costanza, costruita fra il 1474 e il 1483, fu ideata e commissionata da Costanzo Sforza per perfezionare il sistema difensivo infatti è la più importante opera di fortificazione della città. Con alcune parti recentemente restaurate è visitabile per la prima volta agli iscritti FAI per le Giornate di Primavera FAI.

L’edificio ha mantenuto la sua struttura originale: un quadrilatero con  scale a chiocciola per l’accesso ai torrioni e cortine che si uniscono alle torri cilindriche ai quattro angoli. Cesare Borgia, nel 1500, occupò la città, destituì Giovanni, figlio naturale di Costanzo e fece confluire nel fossato della rocca l’acqua dell’Adriatico. Nel 1503 ristabilito il dominio sforzesco, Giovanni completò l’opera del fossato, le residenze e il restauro totale. Nel 1864, la rocca fu trasformata in carcere ma perse questa funzione nel 1989 da quando diventò, ed è ancora oggi,   luogo di cultura con eventi dal vivo, festival, concerti e spettacoli teatrali.

Apertura riservata agli iscritti FAI
Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 10 alle 17

PALAZZI VESCOVILI – Ascoli Piceno

Con pianta rettangolare e situato lateralmente in Piazza Arringo, la piazza più antica della città, il Palazzo Vescovile o Episcopio comprende il complesso episcopale della diocesi di Ascoli Piceno. Circondato da altri palazzi importanti come il Palazzo dell’Arengo o palatium Aringhi, principale edificio pubblico del XIII secolo e il Duomo di Sant’Emidio con il Battistero di San Giovanni.

Sorge sull’antico episcopio medievale, edificio, composto da un complesso di tre edifici distinti sia per stile che per epoca. Gli uffici della Curia, dell’Ufficio Beni Culturali della diocesi e, al primo piano,  il Museo Diocesano. A causa del terremoto del 2016 è chiuso per restauro e visitabile isolo esclusivamente in occasione delle Giornate di Primavera FAI.

Al suo interno il palazzo è arricchito da sculture in pietra e lignee, tessuti altomedievali e dipinti di Carlo Crivelli, Cola dell’Amatrice e Pietro Alemanno. La statua di Sant’Emidio, del 1482, è in lamina d’argento e opera di Di Pietro Vannini. Del 1547 è il ciclo di affreschi con episodi della Vita di Mosè, situati nella sala principale, realizzati dal pittore veneto Marcello Fogolino.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

BORGO DI OFFIDA –  Ascoli Piceno

Offida rientra tra i borghi più belli d’Italia.  Situato  su uno sperone roccioso tra le valli del Tronto  e del Tesino, cinto da mura del XV secolo. Famoso per la tradizione dell’arte del merletto al tombolo. In occasione delle Giornate di Primavera FAI sarà visitabile uno dei maggiori esempi  nelle Marche di architettura  romanica: Chiesa di Santa Maria della Rocca.

Situata su un dirupo roccioso ad Ovest di Offida, è un tempio romanico-gotico, a croce latina con transetto appena pronunciato e un’unica navata, con tetto a capriate lignee con, sulle paereti, i dipinti murali attribuiti al cosiddetto Maestro di Offida. Nell’itinerario delle giornate FAI saranno visitabili anche le chiese della Collegiata e quella di San Michele, il Teatro del Serpente Aureo e il Palazzo Comunale. Mentre per gli iscritti al FAI il Palazzo Mercolini Tirelli e il Museo Sergiacomi. 

Visite sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

Offida (AP)_Foto Katia Camplone_2021_(C) FAI – Fondo Ambiente Italiano

MOLISE 

SANTA MARIA IN CASALPIANO  Morrone del Sannio (CB)

Grazie al comitato “Santa Maria in Casalpiano”  e che curerà le visite nelle Giornate di Primavera FAI, si potrà scoprire l’area archeologica che conserva i resti della villa romana del periodo imperiale. Residenza di Rectina, amica di Plinio il Vecchio e salvata dall’eruzione del Vesuvio a Pompei nel 79 d.C..

L’area, prima del VI sec. d.C., trasformata in una necropoli oggi conserva più di 50 ritrovamenti di tombe. L’anno Mille vide edificare due chiese: Santa Maria e Santa Apollinare che però oggi non esiste più. Mentre la chiesa di Santa Maria, con tipica struttura in stile romanico-molisano, diffuso tra il XIII e il XIV secolo, fu oggetto di continue trasformazioni tra cui l’orientamento e le decorazioni tra il Cinquecento e il  Settecento.

Apertura:
sabato 15 maggio, dalle 14.30 alle 19.00
domenica 16 maggio dalle 10.00 alle 19.00

Morrone del Sannio (CB), Complesso-monumentale-santa-maria-in-casalpiano (C) FAI

PUGLIA

CONCATTEDRALE GRAN MADRE DI DIO –Taranto

Ideata Gio Ponti, celebre architetto e designer, è considerata come una tra le più rappresentative architetture del Novecento. Nata dall’esigenza di creare un centro religioso, la nuova cattedrale di Taranto (1964-1970) doveva comprendere anche un auditorium, una scuola e alcune abitazioni che non sono mai state realizzate. Ponti volle unire il progetto della cattedrale con la tradizione religiosa pugliese:  i canoni dell’architettura moderna attraverso la facciata leggera e traforata, formata da setti di cemento armato bianco; la monumentalità con le dimensioni, con una scalinata e una vasca d’acqua nella quale l’immagine della struttura si riflette; il legame con la tradizione locale con l’uso del colore bianco.

In analogia con le antiche cattedrali italiane, per conferirle un carattere imponente Ponti decise di articolare la chiesa in due parti. La navata contenuta alta 8 metri all’ingresso nel corpo basso e il campanile svettante nel cielo. 

 L’interno è caratterizzato dall’alternanza tra elementi bianchi e altri colorati di verde, la copertura si alza progressivamente fino a raggiungere l’altezza di 11 metri in corrispondenza del tiburio, checosì facendo viene inondato dalla luce.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 9.30 alle 17.30

Taranto, Concattedrale_Foto Paolo e Giuseppe Fedele – Namias (C) FAI

CASTEL FIORENTINO – PARCO ARCHEOLOGICO – Torremaggiore (FG)

Il Parco Archeologico di Castel Fiorentino, noto come il luogo in cui Federico II di Svevia esalò l’ultimo respiro, è un luogo molto suggestivo al 20° posto nella classifica nazionale dei “Luoghi del Cuore”. 

Situato sui resti di una importante sede vescovile, inserita nel sistema strategico-difensivo della frontiera settentrionale della Puglia per fronteggiare gli attacchi dei nemici dell’impero di Bisanzio, edificata tra il 1018 e il 1023.

Vi sorgeva inoltre un castello normanno, sul cui sito fu edificata una domus solaciorum, residenza di svago lunga quasi 30 metri, dall’imperatore Federico II di Svevia. Nel 1250, ammalatosi durante una battuta di caccia, dovette fermarsi a Castelfiorentino, dove morì il 13 dicembre per le conseguenze di un’infezione. 

Durante le aspre lotte tra il papato e la Casa di Svevia, nell’ottobre del 1255 la città venne distrutta e gli abitanti superstiti si rifugiarono in maggioranza a Torremaggiore.

Per le Giornate di Primavera FAI, il Comune di Torremaggiore ha predisposto delle navette per consentire ai visitatori di raggiungere il sito.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

MASSERIA PALAZIATA DI MURGIA ALBANESE – Noci (BA)

 In  provincia  di Bari, a 10 km da Noci, si trova la  storica Masseria  palaziata di  Murgia Albanese. Edificata nel 1600, in seguito a un’ambiziosa ristrutturazione voluta dalla famiglia Albanese, assunse l’attuale aspetto verso la fine del 1700. Proprietà della famiglia Francese, dai primi anni del ‘900, ne hanno mantenuto la prerogativa essenziale, mantenendo l’originaria sede agricola con l’allevamento di mucche da latte. La masseria, dopo essere stata residenza estiva negli ultimi 100 anni, dal 2001 è un B&B. 

Gli interni della struttura non sono stati mutati nel tempo. Voluta dall’Arciprete Nicola Albanese che affidò al pittore Carella il compito di abbellire l’interno con affreschi, la piccola cappella rurale,  i cui lavori terminarono nel 1737, ancora oggi è visitabile.
La visita sarà accompagnata da un esperto apicoltore, con il quale sarà possibile scoprire l’evoluzione dell’apicoltura nella tradizione pugliese oltre a visitare un raro esempio di apiario in muratura del seicento.

Visite sabato 15 e domenica 16 maggio dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00 

SARDEGNA 

COMPLESSO DELLA CATTEDRALE ROMANICA DI SAN PANTALEO – Dolianova (CA)

Fra le chiese medievali più importanti della Sardegna. Sorge nell’attuale centro storico della cittadina del medio Campidano Dolianova, a circa 20 km da Cagliari. La cattedrale edificata in tre fasi è stata da sempre luogo di culto fin dall’epoca paleocristiana: tra il XII e il XIII secolo e terminata tra il 1261 e il 1289 per opera di maestranze provenienti dal cantiere della chiesa di Santa Maria di Bonarcado.

In stile romanico,  con alcune concessioni gotiche, il complesso fu edificato in pietra arenaria, ornato con decori floreali, mitologici e geometrici, mentre l’ingresso è sovrastato da un marmo inciso con serpenti. Realizzati tra la fine del ‘400 ed i primi del ‘500, si possono ammirare gli affreschi medioevali dell’abside “l’Albero della Vita” e il “Retablo di San Pantaleo”.

Nelle Giornate di Primavera FAI il Parroco, occupato nel recupero delle strutture che formavano il complesso episcopale come l’orto, il monte Granitico e l’episcopio, accompagnerà nella visita presentando la storia del territorio dai temi religiosi al suo sviluppo.

Apertura sabato 15 maggio dalle 9.00 alle 19.00

SICILIA 

ACIGREENWAY, PERCORSO CICLOPEDONALE NELLA RISERVA NATURALE DELLA TIMPA LUNGO LA FERROVIA DISMESSA – Acireale (CT)

Storia, curiosità, miti, leggende e caratteristiche, della Riserva Naturale Orientata della Timpa, percorrendo un tratto dell’Acigreenway con le Giornate di Primavera FAI. Un tratto di tracciato della ferrovia nel Comune di Acireale recuperato per realizzare una pista ciclopedonale.

Costruita intorno al 1866 sotto le direttive di Cipolletta, ingegnere delle ferrovie, la linea ferroviaria aveva binario unico. Lo sviluppo esponenziale del trasporto di gomma e il potenziamento delle ferrovie, degli anni Ottanta del Novecento, portarono al progressivo abbandono di alcuni tratti della ferrovia del territorio di Acireale. 

Nel 1981 avvenne l’ampliamento e la modifica della sede ferroviaria che prevedeva la dismissione del vecchio tracciato e la realizzazione di un nuovo percorso costituito da due binari. Grazie ad un finanziamento europeo  per incentivare la mobilità sostenibile, nel 2019, iniziarono i lavori di recupero del tratto ferroviario.

Avvenne così la trasformazione in una ciclovia col nome di Acigreenway. Per la realizzazione sono stati usati materiali ecosostenibili a basso impatto. Il percorso procede sia incassato fra gli alti muraglioni paraterra in pietra lavica, sia lungo quattro tunnel. La sua caratteristica è l’ampia veduta sulla pianura sottostante e sui borghi marinari. 

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

TOSCANA

CASTELLO DI SAMMEZZANO – Reggello (FI)

Il Castello di Sammezzano, tenuta di caccia in epoca medicea, chiuso dal 2016, riaprirà le visite eccezionalmente per le Giornate FAI di Primavera 2021. Il castello fu riprogettato in stile orientalista nel secondo Ottocento dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes D’Aragona. Protagonista della vita culturale fiorentina, lo rese un edificio senza pari in Italia e senza confronti a livello internazionale, per la rievocazione con capolavori architettonici di arte indiana e moresca nelle 13 sale monumentali. Il castello con le sue 140 stanze, nel 1970 divenne hotel di lusso.  Tra 2015 e 2017 fu protagonista di una serie di vicissitudini e di aste giudiziarie mai aggiudicate. Oggi  il castello è da poco tornato di proprietà della Sammezzano Castle srl ed è in cerca di una nuova vocazione. 

Sammezzano si è classificato al secondo posto nel censimento del FAI I Luoghi del Cuore 2020 grazie anche al parco di 190 ettari che lo circonda. Fu invece vana la vittoria nel 2016 poichè nessun intervento fu realizzato con il contributo di 50mila euro. Le visite sono gestite dal comitato che ha raccolto voti a favore del castello. Durante le Giornate di Primavera FAI si attraverserà il parco con i suoi alberi monumentali e si visiterà il piano nobile del castello con le spettacolari sale. 

(ATTENZIONE: POSTI DISPONIBILI ESAURITI)
Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 9.30 alle 17.00

Castello di Sammezzano, Reggello (FI) Foto Michele Squillantini (C) FAI

TRENO CENTOPORTE  Massa

Uniche in Italia e interamente arredate con oggetti e attrezzature dell’epoca, furono tilizzato per il set del film Il Paziente Inglese, vincitore di ben 8 Premi Oscar tra cui Miglior film e Miglior regia. Il “Centoporte” durante la II Guerra Mondiale fu trasformato con i suoi vagoni, in ospedale per il trasporto dei feriti. All’epoca, i treni ospedale, oltre 40, furono usati nelle campagne di Grecia, Jugoslavia, Albania e Russia. 3 carrozze, con la tipica coloritura “verde vagone”che furono conservate presso la base del Corpo Militare Croce Rossa Italiana, erano parte di un treno ‘Centoporte’ realizzato nel 1931. Le “Centoporte” furono carrozze trasporto malati e, ancora negli anni 70, i treni per Lourdes utilizzavano le carrozze barellate.

Le carrozze nell’agosto del 1994 vennero trasferite da Bari a Marina di Massa, prima del trasporto presso il CNFAD della CRI si dovette abbattere un pilastro del cancello d’ingresso. Costruite in 10 unità e classificate BM, sono tutt’ora in servizio, e vengono utilizzate per il trasporto dei pellegrini. 

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 17.30

TRENTINO ALTO ADIGE 

IL MOLINO DALLA TORRE ZORZINI – Mezzana (TN)

In Val di Sole, Mezzana è un paese che si sviluppa lungo le sponde del torrente Noce. Il percorso in occasione delle Giornate di Primavera FAI partirà dal Molino Dalla Torre “Zorzini”, uno dei tre opifici,  ancora perfettamente integro, addetti alla macinazione presenti in passato nel paese. Appartenuto a diversi proprietari, in particolare alla famiglia Dalla Torre detta anche “Zorzìni”, ovvero “i discendenti di Giorgio”. Dall’inizio dell’Ottocento, il molino è rimasto  in attività fino al 1965. 

Al suo interno è visibile la coppia di macine il ventilabro e il pestino per l’orzo oltre agli strumenti per garantirne l’utilizzo. Particolarità della struttura è il sistema di pulegge per azionare i macchinari. Nel censimento FAI “I Luoghi del Cuore” è risultato il più votato in Trentino Alto Adige del 2020. Oltre al mulino, si potranno visitare  la Chiesa della Madonna di Caravaggio e la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo. Con una breve passeggiata in salita, si potrà raggiungere la vicina frazione di Roncio e la Chiesetta dei Santi Romedio e Barbara. Ricco di muretti a secco e di antichi insediamenti in quota, il percorso è alla scoperta del paesaggio alpino della Val di Sole.

Itinerari domenica 16 maggio, dalle 9.30 alle 16.30 (ultima partenza ore 15.30)

UMBRIA 

Piediluco (TR), Villalago_Foto Matteo Carbone-Alberto Fabi_2021_(C) FAI

VILLALAGO – Piediluco (TR)

Aperta eccezionalmente per le Giornate di Primavera FAI, Villalago è la nobile testimonianza di un utilizzo del territorio multiforme. Edificata su un poggio che affaccia sul Lago di Piediluco, voluta dal barone Eugenio Franchetti, su disegno dell’architetto fiorentino Giuseppe Boccini, la villa risale alla fine dell’Ottocento. Circondata da un parco di 35 ettari, comprende un edificio per le scuderie, un teatro all’aperto e l’alloggio del custode. Progettata in stile neo rinascimentale, la villa con la sua dimensione di classicità si integra con l’ambiente circostante. Gli spazi interni oggi presentano un arredamento minimale a seguito di una spoliazione causata in prima battuta ai depredamenti del periodo bellico e successivamente allo svuotamento conseguente alla vendita dell’immobile. 

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00
Visite dedicate agli iscritti: sabato 15 maggio ore 15 e domenica 16 maggio ore 17.00

BORGO DI MONTESANTO – Sellano (PG)

Il borgo di Montesanto, rientra fra le mete delle Giornate di Primavera FAI. Situato in un punto panoramico a strapiombo sulla valle del fiume Vigi,  importante centro conteso tra il Comune di Spoleto e gli Alviano di Mevale, signori di Camerino nel corso dei secoli.

A partire dalla pacificazione del 1562, periodo in cui il borgo potè godere del suo periodo di massima fioritura, risalgono diversi palazzetti rinascimentali. Molti dei quali distrutti dai vari terremoti, inclusi quelli più recenti del 1979 e 1997, causarono lo spopolamento del borgo ad oggi quasi disabitato. 

Con una forma stretta e allungata, il borgo si sviluppa lungo la cresta di un colle, con una parte delle antiche mura di cinta con un affaccio fortificato sulla valle del Vigi. Al centro dell’abitato si trova una piazza sulla quale si affacciano il palazzo comunale e la Pieve di Santa Maria Assunta, antica chiesa romanica originaria. Ad oggi, costruita nel XII secolo, rimaneggiata e ampliata tra il 1545 e il 1574, rimane solo l’abside.

Dal centro del borgo l’itinerario porta verso la parte alta del paese, al palazzo dei conti De’ Pazzi Morelli. Nella parte opposta al fondo del borgo vicino ad una delle porte d’ingresso nelle mura di cinta, si trova la trecentesca Chiesa di Santa Lucia e la Cappella della Madonna della Porta, risalente al XVI secolo. Al suo interno si conserva un affresco di fine ‘300 e altri seicenteschi attribuiti alla bottega degli Angelucci da Mevale.

Apertura:
sabato 15 maggio, dalle 15.00 alle 18.00
domenica 16 dalle 10.30 alle 18.00

VENETO

RISERVA LA BRUSSA – Caorle (VE)

La riserva La Brussa, si trova nell’Oasi Naturalistica di Vallevecchia, zona agraria-lagunare da anni oggetto di intervento di riqualificazione ambientale. Quando il governo diede la possibilità di bonificare alcune zone umide per convertirle all’agricoltura, nacque la riserva la Brussa tra gli anni Venti e Trenta del 900. La zona fu bonificata dall’avvocato Giuseppe Lovati Cottini, originario di Milano. Dettero vita così, con l’aiuto degli abitanti del luogo, ad una zona agricola molto importante. Circa un centinaio di persone, legati a tradizioni contadine, vivono ancora oggi nella riserva. 

Caratterizzata da 4 chilometri di litorale sabbioso e dalla bonifica di superfici lagunari salmastre dalle quali è stato ricavato un entroterra. Interessanti specie di fauna e flora sono conservate all’interno del territorio. Specie di orchidacee Orchis palustris, Cephalanthera rubra, Epipactis palustris e Spiranthes spiralis. Per quanto riguarda la fauna è presente la testuggine palustre europea, la rana dalmatina, la raganella italica e l’aspide. Della famiglia dei volatili ospita varie specie di uccelli nidificanti, tra cui la moretta tabaccata, anatidi come il fistione turco, l’oca selvatica e il moriglione. Daini, tassi, caprioli, e volpi popolano questa terra. Con le Giornate di Primavera FAI questo patrimonio naturalistico, culturale e paesaggistico normalmente non promosso e valorizzato, sarà a disposizione dei visitatori.

Apertura: domenica 16 maggio, dalle 10.00 alle 18.00

RISORGIVE DEL BACCHIGLIONE – Vicenza

La splendida area naturalistica in cui riemergono le acque da cui nasce il fiume simbolo di Vicenza, il Bacchiglione. Questa zona fu profondamente trasformata negli anni ’60 per realizzare canali artificiali destinati alla piscicoltura. Questi interventi sostituirono la struttura d’origine delle risorgive, facendo convergere tutta l’acqua nei canali artificiali.

La riconversione e la valorizzazione ambientale è avvenuta nel 2009 quando la Provincia di Vicenza ha acquistato l’area della ex-piscicoltura. 

Un esteso territorio agrario, nella campagna vicentina, con una serie di ambienti di varia tipologia come prati umidi naturali e seminaturali e prati stabili da fieno, polle e corsi d’acqua caratterizzati da vegetazione igrofila tipica delle aree paludose, con boschetti agrari e filari di siepe. Su incarico della Provincia di Vicenza, dal 2017 l’area delle Risorgive del Bacchiglione è valorizzata il gestore del servizio idrico, Viacqua, che con altri soggetti del territorio la stanno rendendo  accogliente e accessibile. 

L’acqua come elemento di vita, non solo dal punto di vista naturalistico ma anche come elemento dal quale si sviluppa la storia del territorio.

Le risorgive fanno parte di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione Europea: “Natura 2000”. Lo scopo è garantire il mantenimento degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali. 

Apertura:
sabato 15 maggio, dalle 9.00 alle 20.00
domenica 16 maggio, dalle 9.00 alle 19.00

Vicenza, Risorgive del Bacchiglione_Foto (C) Alberto Piccoli

Come partecipare

Per partecipare alle Giornate di Primavera FAI è obbligatoria la prenotazione sul sito delle Giornate Fai www.giornatefai.it entro e non oltre la mezzanotte del giorno precedente alla visita.

Il contributo minimo di partecipazione è di 3€ per sostenere la missione del FAI, oltre ad una libera donazione in difesa del patrimonio italiano. 

Durante le visite dovranno essere rispettate le seguenti regole:

  • mantenere il distanziamento sociale
  • evitare luoghi di assembramento
  • indossare l mascherina per tutta la durata della visita
  • utilizzare gli appositi distributori posizionati lungo il percorso per potersi igienizzare le mani. 

 

Carlotta Cigliana