L’inverno è un periodo in cui i variegati colori del giardino si spengono per lasciare il posto a tonalità memo vivaci, che trasmettono un senso di pausa e sospensione dell’attività della natura. Tuttavia, un bel giardino può, e deve, vivere tutto l’anno. E non solo solo nei periodi estivi e primaverili quando il massimo vigore di piante e fiori regala fioriture copiose e variopinte. Oppure quando l’autunno inizia a virare il colore delle foglie verso il giallo, l’arancio e e il rosso. Trasformandole così in fiori, come amava dire lo scrittore Albert Camus. Ci sono infatti piante che, attraverso le loro coloratissime bacche, possono regalare inaspettati scorci di colore anche nei periodi più freddi. Specialmente sotto la neve.
Il progetto per un giardino “vivo” tutto l’anno, non può prescindere dalla presenza di piante con bacche invernali. Proponiamo quindi ai lettori alcuni consigli per scegliere  piante con bacche rosse, che in inverno diventano una fonte di colore per piccoli e grandi spazi verdi. Regalando vivaci pennellate del colore natalizio per eccellenza, che appaiono ancora più spettacolari e suggestive a contrasto con le austere monocromie delle piante ormai spoglie e della candida neve.

Agrifoglio (Ilex aquifolium)

L’agrifglio, noto anche come pungitopo, è una pianta da siepe della famiglia delle Aquifoliaceae, utilizzato spesso per l’home decor, grazie a frutti e foglie molto decorativi. Presenta una chioma stretta e conica, con foglie lucide e con cime aguzze, che vivono per un anno intero. Esistono molte specie, ibridi e varietà di Ilex, che differiscono per i colori delle foglie e delle bacche (rosse o gialle) che vengono prodotte a partire dall’Autunno. Esemplari monumentali di Agrifoglio gigante possono essere ammirati a Piano Pomo, in Sicilia, uno spettacolare bosco con più di 300 esemplari con un’età stimata intorno ai 350 anni ed un’altezza che supera anche i 15-19 metri. Tra le specie più note, Ilex verticillata (Winterberry) a foglia caduca con le sue piccole bacche che, grazie al loro colore rosso vivo,  spiccano sui rami nudi. Ilex in genere è una pianta facile da coltivare. Infatti non servono grandi accorgimenti, visto che si accontenta dell’acqua piovana. Solamente in estate, in caso di prolungata siccità si deve annaffiare la pianta periodicamente.

L’ibrido ‘Nellie Stevens’ (Ilex aquifolium x Ilex cornuta ‘Nellie R. Stevens‘) si differenzia dall’Ilex aquifolium soprattutto per la forma delle foglie oblunghe ovate di colore verde intenso. Ideale per siepi, bordure arbustive o come esemplare isolato, presenta un’elevata tolleranza alla potatura. Per questo motivo può essere utilizzato con successo nell’arte topiaria.

Ilex  ‘Nellie R. Stevens’. Foto [John Caley]/stock.adobe.com

Corbezzolo (Arbutus unendo)

Tra le piante con bacche rosse, il corbezzolo è una delle specie più diffuse nell’area del mediterraneo. Si trova infatti abbondante nel sottobosco di pinete litoranee e leccete. Insieme con altri arbusti come il lentisco, il mirto, l’alaterno, l’oleastro, l’erica forma la tipica macchia mediterranea. I suoi frutti sono bacche commestibili del diametro di 2 centimetri, ricoperta di tubercoli abbastanza rigidi e spessi qualche millimetro. Nella fase di maturazione, che inizia in autunno e arriva a compimento nel periodo invernale, il suo colore vira dal giallo caldo verso il rosso vivace. La fioritura invernale di campanule bianche gli conferisce, soprattutto nei mesi più freddi un grande valore ornamentale. Durante il tardo autunno e inizio inverno la pianta porta contemporaneamente fiori e frutti (nei vari stadi di maturazione).

Agazzino (Pyracantha coccinea)

Foto di Niepokój Zbigniew

L’agazzino è una pianta sempreverde e spinosa della famiglia delle Rosaceae. Originario dell’Europa meridionale, cresce allo stato naturale anche nei boschi italiani. La popolare cultivar ‘Lalandei’ regala bacche di colore rosso arancio, che maturano in autunno e possono rimanere sulla pianta fino alla primavera successiva. Le foglie dell’agazzino sono di piccole dimensioni, ovali, lucide e di colore verde scuro. In primavera si assiste a una copiosa produzione di piccoli fiori a stella, di colore bianco, profumati, che attirano gli insetti impollinatori. L’arbusto, che può raggiungere un’altezza di tre metri, cresce velocemente e ha bisogno di potatura solo se deve essere coltivato per formare siepi, diversamente può essere lascito crescere in forma libera. La potatura deve essere effettuata con molta attenzione, poiché Pyracantha fiorisce sui rami dell’anno precedente, quando si pota si deve cercare di conservare quanto più legno di due anni possibile, per evitare di perdere la fioritura e, di conseguenza, anche i suoi meravigliosi frutti.

Cotoneaster (Cotoneaster spp.)

Il cotoneaster è un arbusto rustico originario dell’Himalaya, che può essere coltivato in qualsiasi tipo di terreno e può essere piantato all’ombra di altre piante. Se non potato, sviluppa diversi fusti principali, che gli conferiscono un aspetto disordinato e ispido. La massima attrattiva di questa pianta sono i piccoli frutti a grappolo, di colore brillante, che maturano in autunno e permangono sulla pianta fino alla primavera. Gli uccelli, tuttavia, ghiotti della bacca spesso privano l’arbusto di buona parte dei suoi frutti.  Molte specie del genere Cotoneaster, che ne conta oltre 200, vengono coltivate nei giardini, dai sempreverdi nani e striscianti, ideali per giardini rocciosi, a quelle ricadenti agli alberelli, che possono assumere sagome molto accattivanti se allevati sin da giovani con un fusto unico.

Cotoneaster simonsii

Arbusto eretto, adatto a formare siepi. Ha foglie ovate, lucide dalla colorazione verde scura. I fiori bianchi sono a forma di coppa e fioriscono all’inizio dell’estate mentre i numerosissimi piccoli frutti rossi appaiono in autunno e permangono a lungo sulla pianta. Per la realizzazione di filari è consigliato il Cotoneaster simonsii, che trattiene alcune foglie anche in inverno.

Cotoneaster sternianus

Arbusto dal portamento arcuato che presenta foglie dalla lamina superiore verde chiara mentre quella inferiore è bianca. In autunno compaiono i frutti dalla colorazione rossa tendente all’arancione.

Nandina domestica 

Foto di A. Barra

La Nandina domestica, detta anche Bambù sacro, è una pianta del genere Nandina, appartenente alla famiglia delle Berberidaceae. Originaria del Giappone e dell’Asia orientale, dove può ritrovare in una vasta area che va dall’Himalaya alla Cina. La Nandina, rustica e vigorosa, può essere coltivata anche in luoghi freddi e con condizioni climatiche avverse. Per questo motivo non richiede una particolare cura. Le bacche di colore rosso vivo, prodotte nel periodo estivo, resistono sulla pianta fino alla primavera successiva.

Rosa canina 

Originaria dell’Europa e dell’Asia Occidentale, la rosa canina è molto diffusa allo stato selvatico e quasi per niente nei giardini. Viene invece impiegata dai floricoltori come portainnesto. In autunno produce frutti rossi a forma allungata, che anche in inverno persistono e offrono punto di colore molto intenso. Le bacche vengono usate da secoli per sciroppi, tè e confetture che sono molte apprezzate sia per il gusto sia per l’elevato contenuto di vitamina C e antiossidanti.

Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia)

Una pianta di sorbo carica di pomi maturi. Foto di alexmarmotta

Il sorbo è un albero bello e aperto che cresce nelle zone montane e submontane, in terreni ricchi di humus. La sua forma snella non occupa molto spazio e il suo fogliame rado consente all’erba di crescere nel terreno sottostante alla sua chioma. I pomi, di colore rosso brillante maturano in autunno e assicurano al giardino, nei mesi freddi, una suggestiva pennellata di colore, particolarmente apprezzata quando l’albero è coperto di neve. I frutti, se consumati cotti, assicurano un elevato contenuto di Vitamina C.

Sorbus vilmorinii

È un arbusto deciduo che può raggiungere le dimensioni di un piccolo albero. Le foglie sono pennate e durante l’autunno si colorano di viola. I frutti permangono per tutto l’inverno, sono di colore cremisi ma possono diventare anche rosa pallido e sono appetiti dagli uccelli quando non ci sono altre scorte di cibo nelle vicinanze.

Skimmia japonica

 

È un arbusto sempreverde, densamente ramificato. Può avere un portamento strisciante o eretto. Le foglie sono leggermente aromatiche, verde scuro, ellittiche e coriacee. I fiori si tingono di bianco con lievi sfumature rosa o rosso all’esterno e appaiono in primavera formando pannocchie all’estremità dei rami. Questa specie si caratterizza dalla presenza di piante maschili e piante femminili con infiorescenze più piccole e profumate. Su quest’ultimi si formeranno numerosissime bacche rosso brillante che di solito permangono sulla pianta fino alla comparsa dei fiori la primavera successiva.

bacche rosse
Skimmia japonica. Foto [Sonja Birkelbach]/stock.adobe.com

Ardisia crenata

Arbusto eretto sempreverde che produce fragranti fiori bianchi a forma di stella all’inizio dell’estate. Successivamente compaiono frutti rossi brillanti che durano a lungo sulla pianta.

Luigi De Cari