Con Fortunato Depero il futurismo sbarca a Lucca

A Lucca sanno come si festeggia in grande stile: lo dimostra la mostra su Fortunato Depero, che riapre la stagione del Lu.C.C.A.– Lucca Center of Contemporary Art in occasione dei suoi primi 10 anni di vita. Dopo un restyling di alcuni mesi, infatti, il centro ha riorganizzato la sua attività verso lidi votati alla tecnologia e all’interattività: non poteva, dunque, che essere l’eclettico e visionario maestro del Futurismo a inaugurare la nuova brillante stagione del Lu.C.C.A.

Con la curatela di Maurizio Scudiero e Maurizio Vanni, Dal sogno futurista al segno pubblicitario è organizzata in collaborazione con l’Archivio Depero di Rovereto e resterà aperta fino al 25 agosto.

Il Bagnante di Depero
Il Bagnante di Depero

Un’esperienza museale completamente diversa

Il futurista trentino ha dimostrato di essere un artista fuori dagli schemi, anticipando i tempi attraverso le innovazioni del linguaggio dell’arte e della pubblicità. Lo dimostrano le ottanta opere in mostra, che ne ricostruiscono la produzione creativa: per essere meglio fruite, durante il percorso espositivo sono installate delle chatbot (sviluppate da Dimension) in grado di offrire ai visitatori informazioni sul proprio cellulare.

E l’innovativa proposta del Lu.C.C.A. non termina qui: per garantire esposizioni sempre più curate e interessanti, è stato predisposto un impianto di localizzazione (sviluppato da Thinkinside) che consente di capire quali siano le opere più attrattive per il pubblico e i suoi reali interessi. Grazie al posizionamento dei dispositivi mobili all’interno del museo sarà dunque possibile contestualizzare la visita e ottenere un’esperienza di visita più digitale e sartoriale.

Depero, ovvero il futurismo nelle arti applicate

Nel suo manifesto sull’Arte Pubblicitaria Futurista, Fortunato Depero sosteneva che l’arte dell’avvenire sarà potentemente pubblicitaria: è impostata su questa consapevolezza la proposta espositiva del centro lucchese, che non dimentica tuttavia le prime produzioni prettamente artistiche e le collaborazioni editoriali, come quelle per La Rivista illustrata del Popolo d’Italia e per la stampa americana (come Vogue e Vanity Fair).

Il progetto di Fortunato Depero del Liquore Strega
Il progetto di Fortunato Depero del Liquore Strega

L’approdo all’area pubblicitaria arriva infatti a metà degli Anni Venti, attraverso opere entrate nell’iconografia classica dello stile italiano: dalle grafiche del liquore Strega alle campagne per l’Acqua San Pellegrino, ma soprattutto per l’azienda Campari – che trova ampio spazio nella mostra, con una sala ad essa interamente designata. Con l’avvento di Fortunato Depero, l’idea del manifesto pubblicitario muta per sempre destinando più attenzione al carattere tipografico come elemento simbolico del prodotto da rappresentare.

Bozzetti, studi preparatori, esecutivi e opere finali: dall’ideazione alla sua esecuzione finale, in mostra a Lucca c’è davvero tutto il genio di Depero.