Cinque secoli di liuteria raccontati attraverso l’incontro diretto con i grandi maestri di quest’arte. Succede a Cremona, al Museo del Violino, raccoglitore dall’inestimabile valore di una collezione di strumenti ad arco comprendente violini, viole, violoncelli e contrabbassi di rinomati liutai, tra cui Antonio Stradivari, Nicolò Amati e Giuseppe Guarneri del Gesù.

Il Museo del Violino di Cremona: a tu per tu con i grandi maestri liutai
Particolare di uno dei violini Stradivari conservati

Tra donazioni e acquisizioni: come tutto ebbe origine

La storia del Museo del Violino inizia nel 1893, quando Giovanni Battista Cerani donò al comune di Cremona diversi strumenti musicali e modelli di proprietà di grandi liutai cremonesi, fra cui Antonio Stradivari. Tale momento segnò l’istituzione del Museo Stradivariano, che in seguito venne arricchito dall’inestimabile raccolta di Ignazio Alessandro Cozio, conte di Salabue, il quale aveva acquisito ciò che rimaneva del laboratorio di Stradivari, divenendo così uno dei primi esperti italiani di storia della liuteria.

Circa trent’anni dopo, la collezione venne acquistata dal liutaio Giuseppe Fiorini di Bologna al fine di creare una scuola italiana di liuteria; tuttavia, non riuscendo nel proprio proposito, dopo dieci anni decise di regalare tutta la collezione al museo civico di Cremona.

E se all’inizio si trattava solo di una sala, la Sala Stradivariana, all’interno di Palazzo Affaitati, la raccolta venne sistemata al museo civico e suddivisa in tre sale. Solo nel 2013 venne ufficialmente inaugurato quello che oggi è conosciuto come Museo del Violino di Cremona.

Scrigni musicali

Oggi i visitatori possono immergersi e scoprire il violino e l’arte liutaia attraverso un percorso composto da 10 sale. Si inizia con i precursori del violino per poi passare un’accurata spiegazione dei vari componenti del violino e dei vari tipi di legno utilizzati. La sala più importante e magnificente è sicuramente lo Scrigno dei Tesori: qui, protetti da teche, si trovano i dieci strumenti musicali più importanti della collezione, tra cui l’inestimabile violino “Il Cremonese” del 1715 di Antonio Stradivari, e altri pezzi della famiglia Amati e Guarneri dal 1556 al 1734.

Il Museo del Violino di Cremona: a tu per tu con i grandi maestri liutai
Sala Scrigno

Concerti e audizioni con strumenti originali, installazioni multimediali e un ricco corredo di documenti si aggiungono al percorso, consentendo così di realizzare un percorso suggestivo e coinvolgente dove strumenti, suoni, profumi e immagini concorrono a dar forma a storia, sogni ed emozioni.