Ultimi giorni per poter ammirare la mostra L’arte di essere fragile al Museo Poldi Pezzoli di Milano. Organizzata per la Milan Design Week con la Fondazione Meissen, l’esposizione porta in scena oltre tre secoli di pocellane d’epoca.

Tre secoli di porcellana

Sono le porcellane del Museo della Fondazione Meissen a essere le protagoniste de L’arte di essere fragile al Museo Poldi Pezzoli di Milano fino al 14 Maggio. Non noiosi ornamenti, ma vere e proprie opere d’arte, dal fine design ed eleganti servizi da tavola della manifattura più antica d’Europa, fondata nel 1710 da Augusto il Forte e ancora oggi realizzata a mano.

L’arte di essere fragile e di conquistare la tavola

L’attenzione dei visitatori verrà sicuramente attratta dal settecentesco Swan Service: più di 2200 pezzi modellati in rilievo con un paio di cigni che nuotano tra le canne. Un servizio da tavolo sontuoso e da far girare la testa, ma anche che fa restare a bocca aperta per la bellezza e la particolarità.

Gli appassionati e gli intenditori del genere avranno la possibilità di ammirare anche la celebre Affenkapelle (Orchestra delle scimmie), prodotta nel 1753 dal più importante modellatore di Meissen, Johann Joachim Kaendler, è la vera sintesi dell’artigianato artistico: le ventuno scimmiette dai colori vivaci che suonano con entusiasmo sono capolavori di scultura di piccolo formato del Rococò tedesco.

In scena anche la contemporaneità di Chris Antemann

A L’arte di essere fragile onore alla tradizione ma anche alla contemporaneità: a farlo sono le porcellane della contemporaneità dell’artista americana Chris Antemann. Moderne e spesso con un accenno di erotismo reinterpretano le figurine del Settecento tra cene suntuose, pic-nic e giardini fioriti. Personaggi, motivi e scenari si fondono l’uno con l’altro, dando vita a un linguaggio caratteristico e forte che racconta di riti, modi e tabù domestici.