Bagmotic – le borse tecno che sposano la filosofia di internet

Bagmotic è una collezione di borse, zaini porta computer e valigie-trolley, presentati, nel 2016, a Pitti Uomo, dall’italiana Piquadro.

I prodotti Bagmotic vivono nel mood della cosiddetta IoT – “Internet of things”, ovvero “Internet delle cose”, la filosofia che integra gli oggetti nel web, dotandoli di connettività, trasmissione dati e sensori.

Le loro funzionalità, pensate sia per i sistemi Android che per gli iOS di Apple, sono numerose.

Le borse possono comunicare con i nostri dispositivi (smartphone, smartwatch o tablet), segnalarci che non si trovano più nella nostra prossimità, essere geolocalizzate o chiuse a distanza (con un lucchetto bluetooth).

Utilizzando il banco batterie integrato, è possibile ricaricare i dispositivi o darci avviso di bassi livelli di carica, mentre appositi sensori possono rilevare il peso del bagaglio e led di segnalazione essere accesi in modalità allarme.

Tutte le funzionalità, per lo più wireless, sono gestite via app – un’applicazione denominata Connequ, in continua evoluzione, scaricabile dalle più note piattaforme online.

Tecnologia unita al design

Naturalmente, la tecnologia non è l’unico plus della serie Bagmotic e la filosofia IoT sposa un design contemporaneo, elegante e di alta qualità, in linea con i materiali (pelle abbinata a un tessuto tecnico e moderno, lavorato a maglie sovrapposte).

L’azienda

Piquadro è stata fondata, nel 1987, da Marco Palmieri (durante gli studi in ingegneria) e ha iniziato il suo percorso produttivo lavorando per conto terzi, per proporre, in seguito, modelli originali, con marchio proprio.

Alla fine degli anni ’90, il brand si è sviluppato sino a raggiungere dimensioni continentali e, oggi, lavora anche in Asia e negli Stati Uniti, territori tradizionalmente interessati alle linee del design italiano.

Da sempre, le coordinate di riferimento delle attività aziendali sono un particolare taglio per il business e un mood specifico per la modernità.

Per i credits, le immagini della cover e della galleria sono tratte dal sito internet di Piquadro; vi consigliamo di visitarlo, per nuove suggestioni o approfondimenti.