Zitanpixel rende omaggio al tappeto

A Milano presso lo spazio NONOSTANTE MARRAS, è possibile perdersi tra le meravigliose creazioni di tappeti da mille e una notte della mostra Zitanpixel di Stephan Hamel, designer cosmopolita  e creativo nel settore dell’arredo e Home Decor, che collabora con i più importanti brand internazionali.

Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo Fontana Etruria, un progetto di tre maestose fontane in marmo collocate  a Pietrasanta e realizzate insieme a Fernando e Humberto Campana.

L’esposizione Zitanpixel, curata da Francesca Alfano Miglietti e visitabile fino al 9 gennaio 2017, è una collezione di tappeti in lana di pecora di ispirazione gitana, dai colori gipsy-pop, con lunghe e soffici frange, realizzati tra gli anni Venti e gli anni Settanta, seguendo lavorazioni artigianali e con decorazioni geometriche.

Il tappeto rappresenta un omaggio che l’artista desidera fare alle popolazioni nomadi dei Rom, Sinti, Kale e Romanichals, che verso il sesto secolo si sono spostate dall’India verso l’Europa, tramandandosi tradizioni di generazione in generazione che culminano nella tessitura del tappeto.

Secondo Hamel questo complemento d’arredo assume un significato intrinseco di libertà, unicità e tradizione oltre che calore e comfort domestico:

I tappeti ti fanno sentire a casa, subito. Devo il mio amore per i tappeti a fiori a mia nonna paterna, russa di nascita, cittadina errante del mondo e alla sua passione per la storia millenaria di questi particolari manufatti artigianali.

La particolarità di questi tappeti, è l’effetto pixellato che Hamel interpreta così:

Il naturale effetto della trasposizione su telaio di immagini floreali, assume oggi ai nostri occhi una forma “pixellata”…

Come se, volutamente, questi tappeti volessero strizzare l’occhio a uno dei trend del momento, quelle stampe pixel oggetto di grande attenzione nel mondo della moda e del design. Ogni Zitanpixel è quindi una mappa d’ascolto, una proposta di rivisitazione topografica nel cuore di una stanza e della parola.

 

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Fonte foto: 

stephanhamel.com