Meraviglia campana: Villa San Michele

A nord di Anacapri c’è Villa San Michele, una meraviglia a 327 metri di altezza dal mare.

Fu la dimora del suo creatore svedese, cioè il medico e scrittore Axel Munthe, e sorge su una villa imperiale romana, le cui rovine sono tuttora visibili nel giardino.

La residenza è diventata una Casa-Museo negli Anni Cinquanta, circondata dal rigoglioso giardino, ed è tuttora in attività. L’esperienza del giardino, della struttura architettonica della casa e della collezione artistica – di elementi di epoca romana, etrusca ed egizia – rispecchia il gusto simbolista e romantico che ha caratterizzato lo spirito di quel secolo.

L’edificio si apre infatti sul giardino attraverso una loggia di 37 colonne bianche che, arricchita da sculture, percorre il perimetro di questa zona verde.

Qui rose, glicini e gelsomini costeggiano il percorso che conduce al belvedere della Sfinge, da cui si gode uno dei panorami più belli del mondo: lo straordinario Golfo di Napoli. Una vista mozzafiato arricchita da bordure di viole, cinerarie, petunie, magnolie, ortensie e azaleee. Tutto intorno si aggirano gruppi di palme, cedri e pini. E un maestoso antico esemplare di Melaleuca armillaris, mentre una betulla – che riposa all’ombra dei cipressi – ricorda il paese nativo di Munthe, cioè la Svezia.

Nel giardino c’è anche una specie rara. È la granata rupicola Kochia saxicola, che miracolosamente cresce in maniera spontanea a Capri e che invece è estinta nel resto del mondo.

Un giardino con itinerari pensati per lunghe passeggiate e angoli raccolti per la meditazione, è circondato dal mare e offre una vista peculiare sulla flora mediterranea: è il paradiso in terra, è Villa San Michele.