Cortona on the move: la fotografia è donna

Riscoperta, celebrata, finalmente rispettata (o quasi): è l’anno della donna anche a Cortona on the move, il festival internazionale di fotografia che dal 2011 anima la cittadina aretina.

L’ottava edizione (12 luglio – 30 settembre) si adegua ai tempi storici e si schiera dalla parte del mondo femminile, senza cedere alle derive retoriche. A guidare il celebre festival non c’è infatti nessuno orpello, ma solo una consapevole esplorazione al femminile delle leggi che regolano il mondo, in bilico tra privato e pubblico.

Cortona, interno donna

Organizzato dall’associazione culturale ONTHEMOVE, il festival ha la direzione artistica di Arianna Rinaldo, che ha scelto dodici nomi femminili per analizzare la contemporaneità in altrettante mostre dislocate tra il centro storico e la Fortezza Medicea del Girifalco.

Ci sono ad esempio gli scatti di Guia Besana per il progetto Under Pressure, che fa il punto sull’evoluzione del concetto di emancipazione femminile, oppure quelli di Tanya Habjouqa, che riflette sull’esperienza delle donne siriane rifugiate in Giordania (Tomorrow Will Be Apricots). Getting Closer, Becoming Mother di Elinor Carucci attraversa le condizioni parallele di donna, madre e fotografa, mentre Poulomi Basu denuncia la condizione delle donne nepalesi durante il ciclo mestruale, isolate socialmente e vittime di abusi (Blood Speaks: A Ritual of Exile).

Mondo, esterno donna

Ma non solo. Il discorso documentaristico svicola dai contorni del genere, arrivando a dissezionare strati diversi della realtà contemporanea. Così Debi Cornwall (Welcome to Camp America: Inside Guantánamo Bay) svela i dettagli della quotidianità della celebre prigione americana.

E poi c’è Sanne De Wilde, che in The Island of the Colorblind racconta la curiosa storia della popolazione di Pingelap, un atollo dell’Oceano Pacifico, che a causa di una malattia genetica non distingue i colori.

È tempo di imparare

Il programma di Cortona on the move di quest’anno è ricco di occasioni speciali: dopo le serate inaugurali del festival (12-15 luglio), tra una lettura portfolio e un talk c’è anche la possibilità di frequentare una summer school. Dal 14 luglio al 30 settembre si potrà infatti partecipare a cinque workshop tenuti dai più importanti protagonisti della fotografia contemporanea. Da Jerome Sessini a Magnus Wennman, passando per Simona Ghizzoni, Guia Besana e Paolo Verzone.

Il futuro è arrivato

Ma lunga è l’estate cortonese: il festival non finisce di certo qui.

Tra le più importanti novità di quest’anno c’è ARENA – Video and Beyond, curata da Screen di Liza Faktor e Amber Terranova. Si tratta di un’apertura verso la sezione più innovativa del linguaggio fotografico e della sperimentazione visiva: installazioni e opere transmediali sul concetto di alterità sono esposte in un intero palazzo dedicato al progetto.

Che venga narrata una storia intima o globale, questo è il momento di tendere le orecchie e ascoltare con forza. O meglio, guardare ad occhi aperti: il mondo attraverso una lente è finalmente in grado di rivelarsi nel suo linguaggio privato – e così meraviglioso.