Bobbio, che grazioso borgo!

La Val Trebbia vanta uno dei borghi più belli d’Italia: è Bobbio, nella provincia di Piacenza.

Sorge sulla sponda sinistra del fiume omonimo e si trova ai piedi del Monte Penice: è dunque vicino alla Liguria, e da questa regione ha ereditato il rapporto con il mare.

Un’eredità storica

Le origini del borgo sono storiche: il territorio era infatti abitato fin dal neolitico da insediamenti di tipo celto-ligure e solo nel IV secolo divenne Bobium, un rinomato centro romano.

La sua storia si intreccia poi con la vita religiosa: nell’alto medioevo ebbe infatti un ruolo rilevante la vicina Abbazia di San Colombano. Alla vita dell’epoca in fermento si deve l’accentramento di attività culturali, scientifiche e artistiche.

Nel 1014 si fregiò del titolo di città, ponendosi prima sotto il Ducato di Milano, poi sotto i Savoia. Fu in questo periodo che venne edificato il meraviglioso Duomo, attorno a cui si disposero antichi palazzi.

Il Ponte del Diavolo: un’antica leggenda

E da allora ha mantenuto le peculiarità della vita medioevale: a incarnarne il simbolo è il Ponte Gobbo. Conosciuto anche come Ponte del Diavolo, è un ponte in pietra d’età romana che attraversa il fiume con 11, spettacolari, arcate irregolari. Questo profilo così caratteristico è teatro della leggenda di San Colombano, il santo irlandese che ebbe un ruolo di prestigio nella costruzione del borgo.

Arte & cinema: che connubio!

Chi ama l’arte amanuense non può escludere Bobbio dalla lista dei luoghi del cuore da visitare. Imperdibile è, ad esempio, il Museo dell’Abbazia, che prende vita negli antichi locali del monastero dove aveva sede lo Sciptorium e la Biblioteca. Qui sono custoditi reperti eccezionali, che coprono uno spazio di tempo che va dai primi passi dell’Era Cristiana alla metà del XVI secolo.

Se d’estate è immancabile la tappa al Bobbio Film Festival curato dal regista Marco Bellocchio, in inverno è impossibile sfuggire al percorso dei sapori dei colli piacentini. Come fare visita a questo borgo e non assaggiare i celebri maccheroni alla bobbiese è un mistero: cucinati nel sugo di stracotto, ancora oggi sono preparati con il ferro da calza. E sono squisiti!