Biennale 2017: l’uomo al centro del mondo

Tre giorni fa  ha aperto la Biennale d’arte di Venezia, una delle più importanti esposizioni d’arte contemporanea al mondo. L’edizione di quest’anno, la 57esima, è stata curata dalla francese Christine Macel e si intitola Viva arte viva.

La curatrice ha definito questa esposizione:

una Mostra ispirata all’umanesimo, un umanesimo non focalizzato su un ideale artistico da inseguire, né tanto meno caratterizzato dalla celebrazione dell’uomo come essere capace di dominare su quanto lo circonda; semmai un umanesimo che celebra la capacità dell’uomo, attraverso l’arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in senso riduttivo la dimensione umana.

Biennale di Venezia 2017: cosa vedere

The Golden Tower

Pensata per una mostra al Martin-Gropius-Bau di Berlino nel 1990, The Golden Tower di James Lee Byars svetta in Campo San Vio, con i suoi 20 metri dorati sulla riva del Canal Grande, vicino alla Fondazione Peggy Guggenheim. Resterà in esposizione fino al 26 novembre.

Robert Wilson

Robert Wilson, THE DISH RAN AWAY WITH THE SPOON. EVERYTHING YOU CAN THINK OF IS TRUE. Una tigre siberiana sospesa nel mezzo, conigli meccanici alle pareti; lupi e vulcani, in un’atmosfera paurosa: è la nuova serie di sette camere e installazioni oniriche di Robert Wilson per Illy presso i Magazzini del Sale – Zattere Dorsoduro 262: fino al 16 luglio, dalle 10 alle 18, chiusura il lunedì.

The Boat is Leaking. The Captain Lied

Opere d’arte, film e scenografie teatrali: dal piano terra ai due più nobili del palazzo settecentesco, le opere filmiche e fotografiche di Thomas Demand e Alexander Kluge si confrontano nelle ambientazioni spaziali di Anna Viebrock presso Fondazione Prada, Ca’ Corner della Regina, Santa Croce 2215; fino al 26 novembre, dalle 10 alle 18, chiuso il martedì

Intuition

Nella casa-atelier di Mariano Fortuny, la mostra curata da Axel Vervoordt e Daniela Ferretti: si esplora il tema dell’intuizione tra totem sciamanici e svelamenti mistici, con opere di Marina Abramovic e Anish Kapoor, fantasie paranormali, performer dormienti (Matteo Nasini) e coreografie di danza. Palazzo Fortuny, San Marco 3958: fino al 26 novembre, dalle 10 alle18

Pierre Huyghe

Una spedizione in Antartide, tra scienziati e artisti, in cerca di un’isola creata dallo scioglimento dei ghiacci dove vivrebbe un pinguino albino: Pierre Huyghe, poliedrico e visionario, ha girato A Journey that wasn’t nel 2005, accompagnando il racconto della spedizione con uno spartito musicale interpretato da un’orchestra sinfonica al Central Park di New York. Espace Louis Vuitton, Calle del Ridotto 1353

Dove soggiornare?

La base perfetta per una fuga a Venezia a due passi dalla Biennale e da San Marco (si trovano proprio di fronte) è il JW Marriott Venice Resort & Spa, sull’isola delle Rose, un’isola artificiale, creata nel 1870 con i materiali di scavo dei canali della stazione marittimaun, un tempo il luogo dove venivano curati i malati di colera e di tubercolosi.

Il resort è aperto da marzo a novembre, ha 266 camere e suite che affacciano in ben 16 ettari di verde, ulivi, per la totale pace dei sensi. Ottima cucina e trattamenti della GOCO Spa Venice con piscina vitality interna ed esterna, bio-sauna, hammam ( accessibile anche per gli ospiti esterni).

Nei giardini curatissimi e profumati sono tornate le rose, che separano i giardini, con le siepi di pitosforo e di gelsomino, che circondano le JW Villas, di quattro tipologie: La Residenza, L’Uliveto, La Maisonette, Villa Rose separate dal corpo centrale, il bell’edificio stile Razionalista che ospita le camere.

 

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